Into my arms

Capitolo I

Le ho detto tutto. Mi ero preparato tante volte questo discorso. Avevo pensato alle parole da usare, al momento giusto per dirglielo, alla sua reazione. Mi ero preparato a tutto, ma non a questo. Pensavo che sarebbe stata felice, che mi avrebbe baciato, oppure che sarebbe scappata, che avrebbe fatto qualcosa, ma non pensavo a questo. Non pensavo che si sarebbe seduta per terra e che avrebbe cominciato a piangere. Non so cosa fare. Non so se sedermi con lei e abbracciarla o se aspettare fermo una risposta. La guardo: le gambe strette al petto, la faccia nascosta, i capelli sulle spalle. Sembra una bambina, gli stessi singhiozzi, lo stesso modo di fare, la stessa innocenza. Messa così sembra anche un po' una barbona, ma non importa.

Alza lo sguardo e cerca di sorridere. Gli occhi cerchiati di rosso, sono diversi dal solito, ma mi piacciono anche così, anzi, molto di più, li amo, amo lei. Da sempre, solo che non gliel'ho mai detto , fino a oggi.

Non mi importa cosa farà dopo, ma non posso vederla così. Mi piego e la stringo forte. Con un filo di voce, quasi senza volere farmi sentire, le parole mi escono di bocca, da sole.

“Cosa succede...-un singhiozzo più forte- non fare così”

“Scusami”

“Ma..”

“Non posso”

“Pensavo volessi stare con me..”

“Era così”

“Cos'è cambiato?”

“Io...”

“E' passato tutto quello che c'era?”

“E' questo il problema”

“Non capisco...”

I suoi occhi fissano i miei. Non so se è arrabbiata o se ha paura. Probabilmente entrambe.

“Ho aspettato tanto, troppo tempo questo giorno. Poi ho visto che non arrivava, che mentre aspettavo stavo perdendo di vista tutto il resto. E allora ho smesso. Ho deciso di andare avanti e di non aspettare più nessuno.

Ed è quando ho smesso di aspettare tu sei arrivato”

Io l'ho sempre voluta, ma in tutto questo tempo non mi sono mai accorto di quanto lei volesse me.

In questo momento nella mia testa è tutto disordinato, non capisco più niente, solo che sono un grandissimo stronzo.

“Mi dispiace”

“Lo so”