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Autore: Irenetta98    13/11/2013    0 recensioni
Tutto ciò che voglio è solo che voi mi perdoniate.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Perdonatemi.
Perdonatemi se vi scrivo qui. Noi non potrete mai leggere nulla di tutto questo. Ma ho bisogno che ciò che provo rimanga scritto.
Perdonatemi, dunque, se vi dico che vi amo. Siete la mia aria, il mio nutrimento e la mia acqua.
Perdonatemi, se vi dico che non vi avrò mai, perché dicono che sia impossibile condividere un amore. O forse è possibile, chi lo sa. Ma non è quello che volete voi, giusto? Perdonatemi, perciò, se vi dico che siete il mio cappio e la mia sedia. Se vi dico che siete il mio ceppo e la mia ascia.
Perdonatemi, se vi dico che con voi sento la morte più presente della vita in me. Ma è una morte dolce come il miele, che mi allieta, che mi culla. La desidero.
Siete la mia ossessione, siete il mio doloroso scopo, il mio unico obiettivo, il quale è destinato a non compiersi mai. Tutti hanno quel fine tanto agognato che sanno benissimo che non lo raggiungeranno mai, ma continuano a vivere solo per quello. E' così che siete voi per me.
Irraggiungibili ma indispensabili.
Perdonatemi, allora, se vi dico che non mi dichiarerò a voi. Se accadrà, accadrà quando sarò sicura che non mi sarà letale.
Quando sarò sicura che la sedia sotto di me non scivolerà e il cappio non mi stringerà impassibile la gola.
Quando sarò sicura che l'ascia non infierirà sul mio collo giacente abbandonato sul rugoso ceppo.
Quando sarò sicura che i miei obiettivi saranno altri.
A quel punto vi dirò tutto. Vi dirò tutto quanto, con la serenità che cerco da tempo immemore.
Perdonatemi.
Perdonatemi per tutto.
Siete identici ma siete diversi. Ai miei occhi apparite come due dolci sogni che non riesco a distinguere, perché daltonica a guardarvi. I miei occhi sono velati, appannati dalla vostra bellezza. Il mio cuore si fonde, sciolto dal calore del vostro tocco. La mia anima canta piangendo, straziata dal mio amore incondizionato.
Ed io, io sono il silenzio.
Posseduta dalle emozioni, schiava delle irrazionalità dei miei pensieri, controllata dalle profonde sensazioni di dolorose gioie.
Perdonatemi, perdonatemi, vi prego.
Ho tante colpe, lo ammetto senza vergogna.
Perdonate il mio amore.


Solo allora... potrò accettare con fierezza la morte...
 
  
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