Seduta su di una misera sedia cigolante.

Noiosa routine.

Ecco,quello era ciò che percorreva nei miei neuroni in quel momento.

Noiosa,noisissima routine.

Non ricordo cosa stesse succedendo,ricordo solo,di averlo visto.

Si,era lui.

Avrei potuto riconoscerlo tra mille.

Era in piedi,mi guardava.

Il bianco intorno,il cuore in gola.

Rimasi perplessa,io,allucinazioni?

Io?

Ho sempre pensato che le allucinazioni avrebbero dovuto averle quelli,come dire,al limite.

Io?Allucinazioni?No.

Però era lui.

Capelli bianchi,rughe,ma sempre con i suoi occhialetti e magro che avrebbe potuto attraversare anche la fessura più stretta.

Ero impotente,avrei potuto fare qualcosa,ma ero rimasta con gli occhi paralizzati,il cuore credevo fosse partito per una volta per tutte.

Avevo paura,ero spaventata,cosa cavolo mi era apparso davanti?Lui?John?Perchè a me?Perchè adesso?

Insomma,incontrarlo era sempre stato il mio sogno,eppure era davanti a me e io non volevo,non potevo fare niente.

Ero debole. Ero senza forze. Ero come un neonato davanti un gigante. Nessuno. ...
Poi scomparse. Non so che fine avesse fatto,non so perchè era venuto davanti a me,con il suo sguardo ipnotico.
Il cuore batteva,le gambe non riuscivano a muoversi.
Avrei mai potuto fare qualcosa?
Eri tu,John?