Penavo a quei giorni senza una via,
dove i giorni si accavallano e le ore passano leggere su un quadrante d’orologio,
quei giorni in cui pensi di stare in una pausa costante,
un momento di stasi, entro cui le idee viaggiano lontane.
 
Giorni stupendi, dove un sorriso ti cambia la vita,
giorni in cui non ti importa di nulla che ti essere felice,
giorni talmente importanti per se, che ogni cosa accada
il sorriso non si potrà togliere mai.
 
In quei giorni darei oro per non avere distrazioni dalla mia felicità.
 
Quando penso a quei giorni talmente belli,
mi viene nostalgia,
e quando mi viene nostalgia mi immergo in quei ricordi
i ricordi di una vita,
dove la felicità era all’ordine del giorno,
come tornare bambini,
come tornare all’inizio di tutto, dove una mano che ti toccava
la guancia ti dava quel senso di appartenenza,
dove le ginocchia sbucciate si curavano con un bacio,
quei giorni dove non importava che ore fossero,
perché la felicità non ha un tempo,
non ha uno spazio valido per cessare,
la felicità rimarrà sempre in noi,
anche quando tutto ti cade addosso,
la felicità sta là, vicino ad ognuno di noi.
 
Come un’onda di speranza ci prende alla sprovvista..
Possiamo controllare i nostri sentimenti
Per schivare quelle paure tanto odiate..