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Autore: LovelyMoon    13/11/2013    2 recensioni
"Io non dimentico quello che ci hanno fatto e tu? Una vendetta è d'obbligo!
Dobbiamo colpirlo nel profondo! Quali sono le cose che ama di più? Oltre a rincorrere la Evans, ovviamente"
"Oh, è facile: il boccino, la sua scopa, i suoi capelli, la sua reputazione..."
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Potter, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Piccola premessa: questa storia è il seguito di “Le bugie hanno le gambe corte”, quindi, per chi vorrà, consiglio di leggerla per sapere il “motivo” della vendetta!

Da quando James e Peter avevano scoperto, in modo abbastanza traumatizzante, la storia tra Sirius e Remus questi non avevano più ragione di nascondersi e potevano liberamente scambiarsi baci ed effusioni in loro presenza. James continuava a dir loro che dovevano almeno darsi un po' di contegno, era strano vederli baciare e dormire nello stesso letto!.

-Io e Sirius stiamo insieme, Ramoso, Quando te lo metterai in quella dannata testa cornuta?- ripeteva sempre Sirius.

Ma come James e Peter facevano fatica ad abituarsi alla loro relazione, Sirius e Remus non riuscivano a dimenticare che i loro amici li avevano legati a quel letto per farli confessare. Sirius, allora, pensò che una vendetta era d'obbligo!

-Io non scordo che ci hanno legato per tre ore al letto, e tu? Hanno bisogno di una lezione!- disse una sera, stretto tra le braccia di Remus sul suo letto.

-Sirius, non so...- erano passati un po' di giorni ormai, anche se Remus stesso ricordava ancora i segni delle corde ai polsi e alle caviglie. -Ok, ci sto!- acconsentì alla fine sorridendo.

-Bene! Dobbiamo colpire Ramoso nel profondo, farlo pentire!- disse Sirius euforico -Quali sono le cose che ama di più? A parte rincorrere la Evans, ovviamente-

-Oh, facile no? Il boccino catturato alla sua prima partita, la sua scopa, i suoi capelli, la sua reputazione...-

-Ancora non riesco a capire come possa amare i suoi capelli!- esclamò Sirius -Comunque, io propongo di colpirlo su questo! Le tre cose a cui tiene di più per le tre ore che ci ha tenuti legati-

-Ma come diavolo ha potuto dimenticare che ci aveva lasciati lì?- disse Remus scuotendo la testa -Ma non sarà troppo? Voglio dire... il Boccino, sai... è prezioso per lui!

-Ma è per questo, Rem! Oh coraggio... non vuoi vendicarti per quello che ha fatto? Per la reazione che ha avuto? Quel maledetto si era dimenticato che ci aveva lasciati lì!-

-Hai ragione! E ti dirò di più! Ho un bel piano!-

-Adoro quando fai così!- gli disse Sirius -Lo dico sempre che sei nato per essere un Malandrino, ovviamente quando non sei il solito secchione, Prefetto, rompiscatole...-

-Hai intenzione di continuare ancora per molto? Guarda che ti lascio a secco!- disse fingendosi offeso.

Ma Sirius si avvicinò al suo orecchio -Sei sicuro di farcela?- gli sussurrò e Remus sentì una scarica di eccitazione lungo tutto il corpo.

Sospirò e chiese: -E Peter? Cosa proponi per lui?-

-Oh, Peter è facile- rispose Sirius -Lo lasceremo digiuno, gli farebbe bene un po' di dieta! Oppure possiamo rinchiuderlo in uno stanzino delle scope! Ha paura del buio!-

-Non essere così cattivo! Non lo lasceremo al buio da solo!- ribatté Remus -Infondo lui voleva liberarci!-

-E va bene- acconsentì Sirius -Vuol dire che lo lasceremo digiuno per un giorno! Ora... possiamo riprendere il discorso di prima?- sussurrò malizioso baciandolo sul collo.

Remus e Sirius decisero che la “penitenza” a Peter sarebbe stata l'ultima, in modo da fargli trascorrere ore e giorni con la paura che potesse succedergli qualcosa, notando ciò che succedeva a James.

Il giorno dopo la decisione del piano, loro e Peter erano seduti sul divano della Sala Comune quando James, sconvolto, furente e bianco come Nick-Quasi-Senza-Testa, li raggiunse, rischiando di cadere all'ultimo gradino.

-Il mio... Boccino...- cercava di dire -Non c'è... scomparso... qualcuno lo ha visto?- balbettò

-Ramoso, calmati!- gli disse Sirius -Fai un bel respiro e riprenditi!-

-Riprendermi?- sbottò ancora col fiatone -Il mio Boccino è scomparso!-

-Non può essere scomparso nel nulla, James- cercò di tranquillizzarlo Remus -Hai guardato bene?-

-Certo che ho guardato bene!- disse infuriato -O non stare qui, ti pare? Lo volevo prendere per lucidarlo e...-

-Si può sapere cos'è tutto questo baccano?- La voce di Lily Evans arrivò dalle sue spalle -Oh, chi poteva essere se non tu, Potter!-

-Evans, ti prego! E' una cosa importante! Hai visto il mio Boccino?- le chiese con le mani giunte.

-Vuoi dire la tua pallina gialla?- domandò con un sorriso sfacciato, giusto per mettere il dito nella piaga.

James spalancò gli occhi: chiamare “pallina” il suo Boccino era un vero colpo basso!

-Non chiamare il mio Boccino pallina!- disse furente.

Lily, di tutta risposta, inarcò un sopracciglio. -Comunque no, non l'ho visto e se non smetti di fare casino toglierò 5 punti a Grifondoro!- e se ne andò.

-Vi prego ragazzi!- supplicò James tornando a guardare i suoi amici -So che siete stati voi! Chi altro poteva prenderlo? Ridatemi il mio Boccino!-

-Oh, James! Non potremmo mai farti una cosa simile! Sappiamo quanto conta quel Boccino per te! Non è che è volato via mentre tenevi il baule aperto?- suggerì Remus

-Ma se fosse così... non lo ritroverò più!- piagnucolò James

-Lo ritroverai, magari ti ci vorranno un paio di settimane, forse anche mesi... visto che potrebbe trovarsi ovunque-

-Sirius!-gridò James -Non dirlo neanche!- e uscì di corsa dalla Sala Comune.

Peter si voltò verso i due amici: -Siete stati voi?- chiese con voce tremula

Remus e Sirius si limitarono a sorridere.

-Questo.... vuol dire che... insomma, è per quello che abbiamo fatto?-

-Cos'è Codaliscia, hai paura?- lo canzonò Sirius -Credi che faremmo mai una cosa del genere?-

-SI!- rispose Peter con tutta sincerità -Vuol dire che... devo aspettarmi qualcosa anch'io?- poi si rivolse a Remus -Remus ti prego, tu se quello più buono! Non mi farete niente, vero?-

-Oh, Peter sta calmo- gli disse Remus -Puoi stare tranquillo... o forse no, chi può dirlo?-

Il giorno dopo, James aveva le occhiaie e l'aria di chi non dormiva da anni.

-Non hai dormito bene?- gli chiese Peter a colazione, seriamente preoccupato.

-Non ho dormito affatto!- gli rispose scontroso -Ho cercato il Boccino fino alle 4 di stamattina! Devo trovarlo, Peter, mi manca!-

-Come fa a mancarti una pallina, Potter?- disse Lily Evasn seduta poco più lontana.

-Smettila di chiamarlo pallina, Evans!- sbottò lasciando increduli tutti gli altri Grifi -Per me è importante, chiaro?-

In quell'istante, Remus e Sirius si sedettero accanto a James, uno a destra e uno a sinistra.

-Ancora niente, Ramoso?- gli domandò con tranquillità Remus mentre Sirius sghignazzava.

-E secondo te, se l'avessi trovato starei così?- ribatté sempre più scontroso.

-Hei, non essere scorbutico, ti ho solo fatto una domanda!-

-Vi odio! Davvero, vi odio! So che siete stati voi! Siete cattivi e non me lo sarei mai aspettato!- e ancora più nervoso, si alzò di scatto rovesciando tutto il caffè che stava bevendo.

-Non doveva bere il caffè se è già così nervoso- disse Sirius sorridendo.

Peter lo guardò perplesso, prese lo zaino e corse via.

-Quando credi che dovremo ridarglielo, Sir?- chiese Remus prendendo un toast.

-Non saprei... alla fine? O quando gli prenderemo la scopa?-

-Non potremmo darglielo stasera?- propose quasi supplicandolo.

-Cosa? Ma Remus, abbiamo appena cominciato!-

-Ma guardalo, sta male!-

-Anche i miei polsi stavano male!- ribatté Sirius.

-Sei malefico, lo sai?-

-Sbaglio o lo scherzo dei tre tesori è stata una tua idea?-

-E va bene! Ma glielo daremo domani sera! E la scopa la mattina dopo, ok? Non un giorno più tardi!-

-Si, Rem- acconsentì sospirando e, lontano da occhi indiscreti, gli accarezzò la gamba sotto il tavolo.

Nei giorni seguenti, tra un'allusione e l'altra, Peter diventava sempre più nervoso e James incazzato nero. Non riusciva a credere che i suoi migliori amici gli avessero fatto una cosa del genere. Insomma era il suo Boccino! Sapevano quanto era importante per lui! Era stata sicuramente un'idea di Sirius! Sirius! Suo fratello! E non voleva uccidere suo fratello, ma se era per riavere il suo prezioso Boccino...

Come previsto, la sera dopo, un piccolo Gufo atterrò vicino al succo di zucca di James. Come mittente c'era scritto SxR. Non capì cosa voleva dire all'inizio, ma quando aprì il pacchetto il suo volto si illuminò e gli occhi gli luccicarono dalla felicità. Senza curarsi di rovesciare tutto quello che c'era sul tavolo, James fece un gran salto e abbracciò i suoi amici.

-Grazie! Grazie, grazie, grazie! Sapevo che avreste fatto del male al mio Boccino! Oh, vi voglio così bene ragazzi! Davvero, vi perdono! Vi perdono tutto!-

La mattina dopo, James tornò ad odiarli.

-CHE FINE HA FATTO LA MIA SCOPA!- urlava in continuazione prendendo a pugni il bagno occupato da Sirius.

-Quale scopa?- la voce di un Sirius falsamente ingenuo gli arrivò ovattata.

James continuava a battere contro la porta mentre Peter tentava di calmarlo.

Poi vide Remus alle sue spalle e si scaraventò su di lui, gettandolo sul letto, facendo così cadere tutti i libri che aveva in mano.

-Cazzo James, lasciami!-

-Dimmi dov'è la mia scopa! Non voglio passare un solo giorno come quando mi avete rubato il Boccino!- urlò.

-Non so nulla, non capisco di cosa parli- continuò a mentire Remus.

-Oh, non mi farò imbambolare dal tuo bel faccino e dalla tuo tono calmo e gentile, traditore che non sei altro!-

In quel momento una mano possente lo allontanò da Remus -Non vedi che così lo ammazzi?-.

-Allora ucciderò te!- urlò James. Poi si lasciò cadere sul letto, sfinito e depresso -Ti prego Sirius, quella scopa è... amo quella scopa! Per favore...-

-Ragazzi, dai... non state esagerando?- sussurrò Peter impaurito, temendo uno scatto di Sirius -Prima il Boccino... ora la scopa.-

-Susu, amici miei carissimi- li canzonò Sirius -E' solo una piccola punizione... piccina piccina...-

-Questa non è una punizione, è una condanna a morte! Mi state uccidendo, poco alla volta!- esclamò James. -Hei un momento! Che idiota, io sono un mago! Posso Appellarla!-

-Ottima osservazione, Ramoso- disse Remus

-Zitto tu, o mi trasformo immediatamente e ti incorno-

-E allora io non ti darò più la tua scopa... non arriverà mai neanche se la Appelli... puoi anche scordartela- lo rimbeccò Remus.

-Tu... sei perfido!- balbettò James -Sirius ha una brutta influenza su di te!-

-Credimi, non c'è proprio bisogno che lo influenzi- gli disse Sirius con un ghigno. -E ora scusate, ma abbiamo qualcosa da fare- e fece l'occhiolino.

Intanto Peter si spaventava ogni volta che Remus e Sirius gli si sedevano accanto e i due compagni non potevano fare altro che divertirsi e essere soddisfatti.

-Ci manca solo l'ultima parte, Sir e poi avremo la nostra vendetta!- disse Remus steso sul letto nella Stanza delle Necessità, la testa sul petto di Sirius.

-Si, domani daremo la scopa a James e ... digiuno per Codaliscia!- disse entusiasta Sirius.

-E l'ultima fase?- chiese Remus

-Aspetteremo qualche giorno, così penseranno che è tutto finito e invece...-

-Diabolico! E mi piace!- disse Remus dandogli un bacio.

L'indomani, a colazione, mentre Remus, Sirius e Peter erano a cena a parlare della prossima uscita a Hogsmead, arrivò James urlando e scaraventandosi prima su Sirius e poi su Remus, finendo alla fine sul povero Peter.

-Cosa avete fatto? COSA AVETE FATTO? COME AVETE POTUTO NASCONDERLA SU QUELLA MALEDETTA TORRE? LA MIA SCOPA... E' ROVINATA!-

-No!- Esclamò Peter indignato -Come avete potuto!-

-Non farne un dramma, Ramoso!- gli disse tranquillamente Sirius.

-Non farne un dramma? Ha tutti i rametti bruciacchiati! Come farò ora?- piagnucolò James.

-Signor Potter!- la voce della professoressa McGrannitt arrivò alle sue spalle -Posso sapere perchè sta sbraitando in Sala Grande?-

-La mia scopa!- cercò di spiegarle -Hanno rovinato... La mia scopa!-

-Potter, non mi interessa della tua scopa o di qualsiasi altra cosa! Un po' di contegno!- e furente, tornò al tavolo dei professori.

James imprecò a bassa voce e si sedette.

Remus e Sirius si scambiarono uno sguardo -Dai su, diamogliela Sirius, guardalo... è così depresso!-

Sirius sbuffò.

-Sirius, non può continuare per sempre! E manca ancora l'ultima parte!.

-E va bene!- disse alla fine, poi si rivolse a James ghignando -Sai James, può darsi che... quella non sia la tua vera scopa-

-Cosa?- chiese James perplesso.

-Può darsi che qualcuno abbia trasfigurato una scopa qualunque in una come la tua-

-Vuoi dire che questa non è la mia?- chiese subito James, gli occhi già brillavano di speranza.

Remus gli sorrise -Vai a farti un giretto nell'aula chiusa dei sotterranei... magari è legata ad una colonna lì-

-Legata? Avete legato la mia splendida scopa... poverina! Povera Lils!-

-Lils? Chi è?- chiese Peter

-E' la scopa! La mia scopa! Si chiama Lils- spiegò James impaziente.

-Hai dato un nome alla tua scopa?-

-Un nome che guarda caso ricorda molto Lily- disse Sirius ridendo.

-Non centra niente con il nome della Evans!- sbottò James vago -E ora lasciatemi andare dalla mia povera Lils!-

Poco più di mezz'ora dopo, James correva felice verso gli amici, stringendo la scopa tra le mani -Sana e salva, tutta intera! Siete stati perfidi, davvero perfidi! Non avreste mai dovuto toccare la mia Lils! E nemmeno il Boccino!-

-E tu non avresti dovuto lasciarci legati a quello stramaledetto letto per tre ore!- ribatté Sirius.

-Sono state due ore e mezza, non tre!-

-Calmati Bandy, o ti scoppierà una vena!-

-E' Bamby, Sirius- lo corresse Remus.

-Quello che è!- esclamò lui. Poi si rivolse di nuovo a James -Spero che ora hai capito che non avresti dovuto legarci a quei letti!-

-E farci confessare in quel modo!- aggiunse Remus.

-Si, ok! Forse abbiamo...ho esagerato l'altro giorno, e vi chiedo scusa!- ammise James

-Ah, e faresti meglio a non sederti vicino a Codaliscia- gli disse Remus

-Perchè?-

-Resterà digiuno fino a stasera e sai... quando salta un pasto è capace di ucciderti- gli spiegò.

James guardò Peter: qualsiasi cosa mettesse nel suo piatto scompariva un secondo dopo. Quando capì cosa stava succedendo, lanciò uno sguardo inceneritore a Sirius e Remus e iniziò a imprecare.

-E questo... fino a stasera?- chiese James, divertito ora che non doveva più preoccuparsi di nulla -Credetemi, siete cattivi... e inizio a preoccuparmi, sapete?-

-Oh, non sai quanto...- disse Sirius scambiando uno sguardo complice con Remus.

Tre giorno dopo, alle 8 del mattino, si sentì un urlo folle in tutta la Sala Comune.

-Che succede, James?- chiese subito Peter raggiungendo l'amico in bagno.

-IO-LI-UCCIDO! PASSI IL BOCCINO, PASSI LA SCOPA... MA I MIEI CAPELLI NO! I MIEI SPLENDIDI, MERAVIGLIOSI CAPELLI SONO... SONO... VERDI!! IO LI AMMAZZOOOO!!-

Quel giorno, James Potter avrebbe tanto voluto restare in dormitorio, ma era obbligato ad andare almeno a Trasfigurazione per il test della McGrannitt e scoprì che i due traditori avevano scelto quel giorno proprio per impedirgli di nascondersi.

Nessuno in 6 anni aveva mai preso in giro James Potter, tanto meno riso alle sue spalle e quello fu uno dei suoi giorni peggiori.

-Tre punizioni per tre ore- gli disse Remus raggiungendolo in bagno.

-La vendetta è un piatto che va servito freddo, mio caro Ramoso- gli disse Sirius beffardo, mostrandogli una bottiglietta con scritto: tintura assicurata impossibile da lavar via.

Spazio Autrice!

Be', che dire! Spero vi sia piaciuta, perchè io mi sono divertita tantissimo a scriverla e ad immaginare la reazione di James e tutte le sue facce imploranti e disperate! Qualche errore c'è sicuramente, quindi non esitate se dovete fare qualche critica!

Per quanto riguarda Peter, poverino, l'idea mi è venuta da How I Met Your Mother, c'è un episodio, ma non ricordo quale, in cui Barny perde una scommessa e la sua penitenza è quella di ricevere 5 schiaffi... ma non sa quando li riceverà! La storia degli schiaffi, se non erro, continua fino alla 5 stagione. Ed ecco! Peter sa che toccherà anche a lui, ma non sa cosa né quando e questo lo rende particolarmente agitato e intimorito. Che dire, alla prossima!

L.M.

  
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