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Autore: santiagotrueba    25/04/2008    8 recensioni
E'un one shot,su come Tony abbia capito,attraverso gli occhi,di amare Ziva.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anthony DiNozzo, Leroy Jethro Gibbs, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Tony e gli occhi.

Tony non riuscì a capire come aveva potuto dire, a Jeanne,che tutto quello che c'era stato tra di loro non era reale.
Jeanne,per settimane,era stato il suo unico pensiero,aveva ancora dei dubbi sulla scelta che aveva fatto,ed ora quando aveva avuto la possibilità di parlarle,guardandola negli occhi,le aveva detto"No".
Già gli occhi.
Tony iniziò a capire,ed intanto la parola occhi rimbombava dentro se,in ogni cosa,nella foto di Marilyn che aveva al muro,nel cappellino dei Dodgers che indossava,nella birra,ormai calda,che beveva steso sul divano.
Occhi.
Gli occhi di Ziva.
Ziva che gli era stata accanto comunque,sempre,anche quando lui era sotto copertura,anche quando era freddo nei suoi confronti.
Tony comprese che negli occhi di Jeanne avrebbe voluto vedere Ziva,la sua deteminazione,il suo coraggio,il suo essere donna.
Ziva gli aveva detto"sii uomo",con una forza ed uno sguardo colmo di dolore,di ansia.
E lui era stato uomo,già perchè lui non aveva mai amato Jeanne,forse jeanne in qualche modo aveva sostituito Ziva.
Già,aveva vissuto con Jeanne ciò che lui,incosciamente,avrebbe voluto vivere con Ziva.
Adesso era chiaro,con Ziva era se stesso,gli scherzi,le allusioni,il condividere il pericolo,fidarsi ciecamente l'uno dell'altro.
Tony comprese anche perchè odiava Langer,agente FBI,anche se l'aveva visto una sola volta,aveva tentato di lasciare il suo biglietto da visita a Ziva,era geloso,e lo era da tempo.
Lo aveva capito quando Ziva si legò a Roy,ma non lo ammise,anche perchè Roy non sarebbe potuto essere un pericolo a lungo.
"Ed ora cosa faccio?"si disse Tony.
Nell'attimo in cui cercò di darsi una risposta,si trovò in auto,diretto verso casa di Ziva.
Tony iniziò a dubitare sulla scelta di andare da Ziva a quell'ora di notte,e se fosse stata con qualcuno?
Avrebbe fatto la figura dello stupido.
Si disse che non era possibile,era chiaro,anche Ziva provava qualcosa per lui,lo aveva capito dai segnali che lei gli lanciava.
Restò fermo in auto,per circa un'ora.
Oramai sono le 2,pensò Tony guardando l'orologio.
Le luci della cucina si accesero,Ziva era sveglia e sembrava da sola.
Tony bussò,attese qualche secondo e Ziva sembrò non essere sorpresa della sua visita.
"Ti sto osservando da quasi un'ora"gli disse Ziva
"Cosa c'è Tony?Sei pentito di quello che hai detto a Jeanne e sei venuto a sfogarti?"disse bruscamente Ziva,già una volta aveva dovuto sentire i dubbi di Tony.Lei,che era innamorata di quel testone,forse l'unico a non accorgersi dei suoi sentimenti.
"No,Ziva."Disse dolcemente Tony.
La guardò e capiì cosa avesse sempre cercato.
Da sempre,cercava Ziva.
Ziva aveva ragione sulle anime gemelle,loro lo erano.
Ziva sorrise,non aveva più bisogno di parlare.
Si abbracciarono dolcemente,parlandosi,baciandosi.
Era vero?Ziva se lo diceva e obbligava Tony a dirle che non stava sognando.
Stavano facendo l'amore,sul serio,stavolta,non c'erano missioni,non c'erano telecamere.
Si stavano cercando,come due persone normali,aveva atteso troppo tempo.
Tony era finalmente cresciuto,grazie a Ziva,ora era sicuro di quello che voleva,una vita con Ziva,voleva amarla,capirla,visitare Israele,starle accanto,voleva amarla.
Ziva era diversa,non era più il freddo agente del Mossad di pochi mesi prima,era innamorata,era stato Tony a darle fiducia nella vita,a donarle la speranza di vivere una vita normale.
Si svegliarono,ed era tardi,chissà cosa avrebbe detto Gibbs.
"Abbiamo appena infranto la regola 12"disse Tony.
"Hai paura di infrangere le regole"gli chiese Ziva.
"Con te,non ho paura di nulla"le rispose Tony,abbracciandola.
Arrivarono in ufficio,insieme,in ritardo.
Gibbs era infuriato perchè i suoi due migliori agenti erano in ritardo e c'era un marine ucciso che aspettava giustizia.
Uscirono dall'ascensore ed avevano entrambi uno sguardo felice,sereno.
"Finalmente"disse Gibbs.
"Capo,scusami ma l'auto di Ziva ha avuto un guasto e sono passato a prenderla"rispose Tony,pensando che Gibbs si riferisse al ritardo.
Gibbs si avvicinò e diede uno scappellotto ad entrambi.
"Finalmente,Dinozzo,ti sei accorto che Ziva è innamorata di te."disse Gibbs.
Tony restò senza parole.
"Ziva lo scappellotto e per avere infranto la regola 12."continuò Gibbs.
"Ma le persone cambiano ed anche le regole,cambiano"concluse Gibbs sorridendo.


Due anni dopo...

"Ci siamo,capo"disse concitatamente Tony,con la fronte imperlata di sudore.
"Tony,calmati"rispose Gibbs arrivando.
"E'la cosa più normale che c'è ,partorire,stai tranquillo"aggiunse ancora Gibbs.
Finalmente l'attesa era finita,Ziva aveva dato alla luce una bella femminuccia ed entrambe stavano benissimo,adesso si,che erano una vera famiglia.
Tony,Ziva e la piccola Kate.
  
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