Una scimmia con un cappello
si esibiva poco distante da me.
La scimmia si divertiva a
imitare i suoi addestratori.
In realtà non si divertiva.
Per nulla.
Era lì perché era costretta,
in un certo senso.
A fine spettacolo gli spettavano
delle deliziose banane.
Io mi sentivo come quella scimmia.
Avevo votato il capo del mio governo
perchè così avrei ricevuto qualcosa in cambio.
In realtà avevo quello
che avrei avuto anche se
non avessi votato nessuno.
Avevo mia moglie e mio figlio.
Le banane le avrebbe avute
comunque, anche senza vendersi.
Non so perchè io fossi felice,
a differenza della scimmia.
Capii che la scimmia
era triste solo quando
si ribellò ai suoi istruttori.
Gli tirò le proprie feci addosso.
Avrei voluto farlo anche io.
Anche io avrei voluto
ribellarmi al padrone.
La scimmia venne abbattuta.
Io non lo feci perchè non avevo coraggio.
Una scimmia merita più rispetto di me.