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Autore: gabryweasley    15/11/2013    3 recensioni
"Se si sforzava di non pensare al dolore per una frazione di secondo, urlare e sentire urlare lei poteva anche sembrare confortante. Erano vivi dopotutto. C’era ancora speranza allora"
[ Mockingjay - Missing Moment - Peeta ]
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Johanna Mason, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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 Speranze che non conosci
 
 
Aveva appena smesso di urlare, quando lasciarono la sua cella. Mancava poco e sarebbe stato il turno di Johanna. Se si sforzava di non pensare al dolore per una frazione di secondo, urlare e sentire urlare lei poteva anche sembrare confortante. Erano vivi dopotutto. C’era ancora speranza allora.
Si, ma speranza per cosa?
Peeta non lo sapeva. Cosa doveva sperare? Di tornare a casa sua? Sperare la fine della guerra?
C’erano stati momenti in cui nonostante il pericolo e le torture e il dolore, aveva saputo in cosa sperare: vedere lei arrivare e specchiarsi nei suoi occhi ancora una volta. Altri momenti in cui il disperato bisogno di proteggerla lo aveva costretto invece a deluderla. Erano le ultime volte che ricordava di essere stato se stesso. E tutto quello che riusciva a provare adesso cozzava contro quelle speranze che aveva nutrito. Forse era diventato pazzo.
 
La colonna sonora dei suoi pensieri sconclusionati e dei suoi infiniti perché erano le grida di Johanna. Mentre si lasciava cadere a terra, pensava che lei fosse migliore di lui. Johanna gridava di rabbia, non di dolore. Chissà di cosa sapevano le sue urla invece… Dolore? Collera? Disprezzo?
Magari un giorno Johanna glielo avrebbe detto, magari sarebbe riuscita a descriverle addirittura con un colore.
Ma perché avrebbe dovuto dare proprio un colore?
Peeta non sapeva neanche quello, ormai.
Steso a terra, riusciva a pensare solo che avrebbe voluto che quel mal di testa passasse, perché lo faceva impazzire ogni secondo di più. Ancora qualche minuto e avrebbe perso la ragione nello sforzo di tenere lontano i pensieri peggiori. Cercò di concentrarsi sui minuscoli granelli di polvere che roteavano nell’aria, illuminati dal sole che filtrava dalle grandi finestre. Ma anche tutta quella luce gli dava fastidio.
 
La porta del blocco che si chiudeva lo fece destare. Di solito a quel punto cercava di restare sveglio il più possibile, e in silenzio, per assicurarsi di sentire ancora il respiro di Johanna.
         - Ehi… - quel suono esanime che proveniva dalla cella accanto alla sua gli bastò per capire che non l’avevano uccisa.
Come Johanna riuscisse però a trovare la forza per parlare dopo essere appena stata torturata, Peeta non riusciva a spiegarselo. Non rispose, perché non aveva motivo di chiamarlo. Per dirgli cosa? Probabilmente delirava. Succedeva ogni tanto, dopo una sessione di torture particolarmente violenta.
         - Ehi, Mellark!
Mellark era lui, era ancora certo di chiamarsi Peeta Mellark. Forse era l’unica cosa della quale era sicuro.
         - Katniss è dalla nostra parte, Mellark. Tienilo a mente.
Chissà se gli aveva detto quelle parole perché immaginava che lui cominciava ad odiarlo, quel nome. Lo sapeva che Peeta combatteva continuamente per tenerlo lontano dalla sua testa?
Katniss, che cerca di ucciderlo nell’arena. Katniss, che finge di essere sua alleata e scappa via con i ribelli condannandolo a quelle torture, che si mostra davanti alla panetteria e rivela di aver assassinato i suoi genitori.
Pensare a lei era diventato uno strazio senza fine.
Eppure ancora ricordava di aver desiderato vedere quegli occhi grigi per motivi che non comprendeva più. Prima di crollare addormentato e stordito da quel dolore, un ultimo ricordo si fece strada nella sua mente, nitido.
 
‘’Ti avrebbero incantato coi loro modi da Capitol City e tu saresti stato perso per sempre.’’
 
Peeta si era perso, e non negli occhi grigi di Katniss.
 
 
“Are you brave enough to figure out 
Know that you could set your world on fire 
If you are strong enough to leave your doubts”

 
Kerli - Walking On Air
 
 
 
*************
 
Ma ciao! ^^
Come va? A che punto è la vostra febbre di Catching Fire? Perché la mia è alle stelle, e se penso che mancano ancora 12 giorni potrei rimanerci secca, quindi… lasciamo stare! Non posso pensarci! >_<
Veniamo a questa shot. E’ nata rileggendo “Il canto della rivolta” nel momento in cui Johanna spiega che lei e Peeta conoscevano benissimo le reciproche urla…
Ho immaginato Peeta nella confusione totale. Credo che prima del depistaggio abbia lottato molto ma che, una volta cominciato, abbia avuto anche un momento di crollo… prima di diventare l’essere rabbioso che abbiamo visto.
La canzone… l’ho ascoltata proprio oggi, e ho pensato che le parole non fossero affatto male!
Ringrazio tutti quelli che passano da me, e se lascerete una recensione per dirmi cosa ne pensate, mi farete felice! Come sempre! :)
Baci a tutti!
Gabry
   
 
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