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Autore: Mewpower    26/04/2008    7 recensioni
Un pericolo incombe su Konoa, un pericolo chiamato Akatsuki che vuole impossessarsi della forza del giovane Naruto Uzumaki. Ma un altro problema sembra preoccupare i personaggi di questa storia... Quando al sangue si mischiano le lacrime, quando alla disperazione si aggiunge l'odio, quando si è pronti a rischiare e a morire anche per amore!
Genere: Romantico, Triste, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Akatsuki, Naruto Uzumaki, Neji Hyuuga, Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Erano trascorsi quasi tre anni da quando Naruto era partito in compagnia del suo maestro Jiraja: tutti erano impazienti di rivederlo tra cui anche una ragazza di nostra conoscenza, Sakura. Quest’ultima era intenta a curare un piccolo scoiattolino ferito:
-E anche questa è fatta!- esclamò una volta terminato il suo lavoro.
Recandosi verso la finestra si asciugò il sudore. L’estate era ormai arrivata e tutti sembravano essere più felici… tutti tranne Sakura: lei sapeva benissimo che in quella estate Naruto, tornando, avrebbe corso un grosso rischio, quello di venire catturato dai membri dell’Akatsuki. Ma se da una parte era preoccupata dall’altra sentiva il desiderio di rivederlo e di riabbracciarlo…
In un alta casa poco distante dal centro di Konoa, ritroviamo un’altra ragazza che come ogni mattina si era alzata presto per preparare la colazione a tutta la famiglia. Hinata adorava di prima mattina aprire la finestra per respirare il profumo dei fiori che decoravano il giardino. Hinata era davvero cresciuta e non soltanto fisicamente. Aveva deciso di allenarsi ancora più assiduamente, perfezionando il suo stile e sacrificando il suo tempo libero. Voleva dimostrare al mondo intero che stava diventando forte, non voleva essere la ragazzina ingenua e debole come suo padre credeva. E poi c’era una persona dalla quale voleva farsi notare…e che non vedeva l’ora di rivedere dopo tanto tempo:
- Chissà, se domani Naruto tornerà… oh Naruto…-
I pensieri della dolce Hinata furono disturbati dal bussare di qualcuno alla porta:
- Hinata, sei sveglia?-
-Sì, padre -
- Quando hai finito di vestirti porta la colazione a Neji…-
- Certo -
Neji non poteva muoversi dal letto: in seguito ad una missione era stato ferito gravemente ad una gamba e i medici gli avevano consigliato di rimanere a letto per un paio di settimane. Hinata, poco dopo, bussò alla porta della stanza di Neji con un vassoio in mano pieno di leccornie:
- N…Neji, posso…?-
Aveva un po’ di timore di entrare nella stanza del cugino: nessuno poteva accedervi senza il suo permesso e quella era la prima volta per Hinata.
- S…sono Hinata! Ti ho portato qualcosa da mangiare.-
Nessuno rispose. La ragazza con la mano tremante, aprì la porta: Neji era disteso sul letto, dormiva profondamente, era bagnato di sudore e portava ai piedi le scarpe, ma non la maglietta. A quella vista, Hinata si fece rossa in volto e quasi urlò per la vergogna  (la timidezza gioca questi scherzi):
“Si deve essere allenato tutta la notte, senza farsi sentire…” pensò.
Delicatamente posò il vassoio sopra il comodino e fece per girarsi quando si sentì afferrare il braccio. Perse l’equilibrio e cadde all’indietro finendo sopra il petto bagnato del cugino.
- Che cosa ci fai in camera mia?- disse quest’ultimo.
Non rispose subito: presa dall’imbarazzo,  riusciva solamente a pronunciare parole deboli e  incomprensibili, però una volta rialzata in piedi e con la testa abbassata in segno di scusa disse:
- Perdonami, Neji. Ero soltanto venuta a portarti la colazione. Mi dispiace di averti svegliato!-
-Non fa niente. E grazie per la colazione.-
A quelle parole Hinata rimase quasi a bocca aperta: mai suo cugino si era rivolto a lei in maniera così dolce e tranquilla.
- Siediti un attimo, per favore - disse poi.
Con ancora più sorpresa la ragazza si sedette.
- Hinata-chan… mi raccomando non devi dire a nessuno cosa faccio di notte, capito?-
-Non ti preoccupare. Con me il tuo segreto è al sicuro. Ma... s…secondo me non dovresti sforzare eccessivamente la gamba. Hai sentito quello che ti hanno detto i dottori…-
- Sei gentile a preoccuparti per me, ma non ce ne è il motivo-
Cosa stava succedendo? Tutta quella tenerezza e gentilezza… dove era finito tutto l’odio e il disprezzo che provava per lei? Queste erano le domande che in quel momento ossessionavano Hinata, ancora più confusa.
- Adesso vai. Non voglio farti perdere ancora tempo -
- D’accordo. A dopo.-
 Dicendo così uscì dalla stanza ancora perplessa per strano comportamento di Neji. Uscendo da casa per andare ad allenarsi fu sorpresa nel vedere Kiba che correndo verso di lei gridava a squarciagola:
-Hinata! Hinata-chan! È tornato! Naruto è tornato!-
- Che cosa?- esclamò arrossendo.
Proprio così: la persona che stava aspettando da tanto tempo era di nuovo a Konoa! 
      

Questa è il primo capitolo della mia prima storia, mi auguro che vi sia piaciuto. Ancora siamo agli inizi, quindi la storia sarà più interessante a mano a mano che proseguiamo. Mi raccomando: recensite!

  
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