(Pov
Giovia)
Dopo
la sterminazione
della mia famiglia per colpa della Brigata dell'Illusione, decisi di
abbandonare una volta per tutte il mio castello senza salutare nessuno.
Non mi
interessava nessuno. Ciò che mi interessava era compiere la
mia vendetta verso
di loro e diventare più forte. Ma per fare questo... dovevo
diventare un
Hunter.
Mi
presento, mi chiamo
Giovia e ho 16 anni. Faccio parte della famiglia dei Royale, vampiri
purosangue, molto conosciuti. Io sono una dhampira, metà
vampira metà umana.
Sono rimasta a casa solo con i servitori del castello e la noia
prevale, non
c'è niente di interessante qui! Adesso vado a farmi un giro
dalla mia amica
Amulet al cimitero... e forse da lì posso anche scappare. Mi
prendo quello che
mi serve e posso anche andare a trovarla. Credo di aver preso tutto,
è ora.
-Dove
va signorina?- mi
chiese una servitrice quasi prendendomi per mano per restare
-Non
sono affari tuoi.
Ormai sono grande e posso badare a me stessa.
-M-ma
signorina... se lo sapesse il signore che lei esce di casa senza il suo
permesso si arrabbierebbe di brutto! -mi disse con aria preoccupata
-Se provi a contattarlo riguardo la mia uscita, ti ammazzerò, ricordalo. Ora vado, ritornerò appena possibile.
–Nooooooo-
piagnucolò lei -Non te ne andare!!
È già uscita... dovrei chiamare
il signore, o no?
Presi
il cammino verso il cimitero e vidi lei, l'unica ragazza che mi capiva,
Amulet.
(Pov
Amulet)
Vampiri...
esseri maligni, spietati.... mostri senza cuore,
che non aspettano altro se non delle vittime da uccidere, come hanno
fatto con
la mia famiglia, avevo solo cinque anni allora, ma ho giurato che mi
sarei
vendicata, e per farlo mi serviva la licenza di Hunter......
Mi
presento, mi chiamo Amulet, ho 15 anni e sono un
apprendista cacciatrice di vampiri. Non ho una famiglia, e nemmeno una
casa,
vivo nell’orfanatrofio della città da 10 anni, e
ho una sola amica, una che mi
capisca.
Quando
le raccontai la mia storia sembrò sconvolta, ma lei mi
capisce, l'ha sempre fatto. Ora sono alla tomba, no... non quella dei
miei, lì
non ci vado mai, sono davanti alla tomba della nonna, lei è
l'unica che sapeva
sempre tutto, che mi salvò quel giorno, facendomi
nascondere. Sentii dei passi,
capii subito chi era, la mia amica Giovia, lei viene sempre a trovarmi
in
questo triste posto.
-Sapevo
che ti avrei incontrata qui, Amulet.- disse la
ragazza dai capelli bianchi, venendo verso di me
-E’ naturale,
ormai mi
conosci bene, Giovia.- feci io girandomi a guardarla
-Quando
hai intenzione di partire? Io non ho più niente da
fare qui.
-Ho
già preparato le mie cose, penso che me ne andrò
oggi
stesso. All’orfanotrofio c’è una coppia
che mi vuole adottare e io non lo
accetto.- sbuffai
-Allora
andiamo, c'è il vascello pronto a portarci là.-
fece
Gio entusiasta
-Come
fai ad essere sempre così di buon umore?? Ti rendi
conto che sono le 5 del mattino.... e che la nave parte alle 10?? Non
te ne
sarai scordata...vero??
-Allora...
andrò a farmi un giro qua intorno. Vado a
sgranchirmi le gambe. Vuoi venire anche tu? –chiese la
ragazza dagli occhi ambrati
-Va
bene, ma evitiamo l'orfanotrofio, se mi scoprono mi ci
rinchiudono nuovamente.- sbuffai prendendo la borsa
-Ok,
ok. Tranquilla! –mi fece un sorriso- Si parte!
-Almeno
non urlare, io stanotte non ho dormito.- mi lamentai
-Non
sto urlando, sono solo eccitata!- disse dando un
colpetto sulla mia spalla
-Se,
se, se per te questo non è urlare.- sbuffai spingendo
Giovia di lato
-Siamo
in un cimitero ti ricordo, i morti non si risvegliano
alle urla della gente.
-E
come fai a dirlo?? Certe volte i morti tornano senza che
nessuno lo decida, lo fanno e basta- risi
-Perché
io so... che questi non si risveglieranno mai più!-
disse Giovia, dando accidentalmente un pugno a un morto che si era
appena
risvegliato dalla tomba -Vedi? Dietro non c'è nessun morto
vivente!- continuò
indifferente alzando le spalle
-Ne
hai appena messo k.o. uno, per giunta uno di quelli più
simpatici.- le feci notare
-Davvero?
Beh per me sono sempre morti. Andiamo al porto va'.
– fece tirandomi per un braccio
-Va
bene, scusa Bo-san, ci vediamo se un giorno torno.- feci
rivolta al morto che si massaggiava la testa
-Ti
metti a
salutare anche i morti... sempre la solita!- disse la ragazza dai
capelli
bianchi
-E
dai, mi
sono stati vicini negli ultimi 10 anni, sono molto più
socievoli dei vivi- feci
-Andiamocene
Amu- disse seccata Gio
-
Ti ricordo che io sono
ancora vivo!!- disse il morto rialzandosi piano piano
-Sì
Bo-san lo
sappiamo, ciao.- urlai poi al morto -Va bene Giovia.- risi
Camminammo
per un po', finché... uno strano ragazzo apparve dal nulla e
ci bloccò la
strada. Aveva una stella e una goccia sulle guance.
-Non
sapete... che le ragazzine non dovrebbero andare in giro a quest'ora?-
disse
con un ghigno scherzoso l'estraneo
-Se
vuoi
morire basta chiedere- feci io con sguardo assassino
-Lottare
contro delle principianti? Dovete ancora migliorare le vostre
abilità. Poi ne
potremo parlare... -disse rivolgendomi lo sguardo- Sono un gentleman
infondo,
io non faccio del male alle ragazze...- continuò con aria
sognante -Ci si
rivede!- sparì nel nulla facendomi con l'occhiolino
-Ma
chi cazzo
era??- feci arrossendo
-Uno
che si è
preso una cotta per te... brava Amu, hai fatto colpo! Ahahaha -si
sbellicò Gio dalle
risate
-NON
DIRE
STRONZATE!!- urlai cercando di strozzarla
-E
stai
ferma! -cercò di allontanarmi -OMMIODDIOOOO sbrighiamoci
prima che facciano le
8, il vascello parte alle 8:15! -guardò l'orologio allarmata-
-Parte
alle
10 scema- sbuffai
-Eh
come
sempre... Memoria 0...- sbuffò Giovia a sua volta
-Se
non ci
fossi io.....- feci lasciando la frase in sospeso
-OHHHHHHHHHHHH
cosa farei senza di teeee?- mi strozzò -Allora prendiamocela
alla leggera,
siamo quasi arrivate al porto!- disse Giovia lasciandomi respirare ma
facendomi
cadere come un lenzuolo bianco per terra
-A...aria
finalmente- feci
-Che
tecniche di combattimento hai migliorato?- fece la
ragazza dagli occhi ambrati incuriosita
-Veramente...
è un se-gre-to- risi
-Sono
davvero curiosa...
-Scordatelo,
non te lo dico- dissi neutra
-Prima
o poi dovrai combattere genio!- disse alzando le
spalle -Siamo arrivateeeeeeee- fece un salto alto 30 metri -Quanta
gente!
-E’
normale che ci sta gente, e comunque mi basta la pistola
per combattere, non mi farò scoprire facilmente- bofonchiai
-Non
vedo l'ora di vederti in azione.- mi dà una pacca sulla
spalla
(Pov Giovia)
Mentre
scherzavamo si sentì un colpo di pistola, guardai con
la coda dell'occhio, stava per colpirci da dietro! Quel qualcuno stava
per
mirare ad Amulet... o a me!
-AMULETTTTTTTTTTTTTTTTTTT,
STAI ATTENTA!!!- la spinsi da
un'altra parte per proteggerla e presi l'arma con una mano sola
Guardai
nella direzione da cui proveniva l'arma.
-Brigata
dell'Illusione... vi ho trovati finalmente.- dissi -Ora
so che non era lei l'obiettivo, ma io!
-Brigata
dell'Illusione... -disse un ragazzo dai capelli
biondo oro
Era
un proiettile, però non faceva male. Solo...
-AAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH
... che sta succedendo... -dissi
cadendo in ginocchio
D'un
tratto mi ricordai tutto quello che era successo ai miei
genitori per colpa loro, provai dolore, tanto dolore.
"-Ritorneremo
presto, Giovia, non ti preoccupare! -disse mamma
con voce calda, accarezzandomi il viso
-Esatto,
tu intanto resta qui con i servitori, non ci
metteremo tanto. -continuò papà, spettinandomi i
capelli"
Alla
fine non erano più ritornati... il giorno dopo i
servitori mi avevano comunicato che li avevano uccisi la Brigata
dell'Illusione. Ecco perché... provo così tanto
odio per loro.
-A-accidenti...
finalmente vi... ho trovati... ahah. Sarà
guerra. -dissi rialzandomi in piedi
(Pov
3° persona)
D'un
tratto un vortice di potere oscuro circondò Giovia
rendendola quasi invisibile. Una luce rossa si accese nei suoi occhi,
il
colorito dei capelli cambiò da bianco a nero pece con uno
strano segno
rosso sull'occhio
sinistro. Le sue
unghie crescevano fino a 50 cm e i suoi vestiti erano cambiati. Tenuta
leggera
da combattimento. Il vortice oscuro cessò.
*Amulet
inseguendo l’altro strano tipo che le avevano
attaccate*
(Pov Amulet)
Stavo
correndo dietro allo strano tipo, sembrava un bandito,
credo sia di quelli che ci hanno attaccate, è veloce ma lo
devo prendere.
-Fermati!-
gli gridai dietro, ma sembrò ignorarmi totalmente,
e no, nessuno mi può ignorare -Fermati... STUPIDO NANETTO!-
gli gridai
nuovamente, e stavolta si girò regalandomi
un’occhiataccia omicida
-Come
osi...mocciosa?!- fece incavolato fermandosi sul tetto
-Ho
detto solo la verità- ribatto divertita -Nanetto-
aggiungo poi, un istante dopo mi ritrovo spiaccicata sulla strada con
una
ferita parecchio profonda all’addome -Nano e irascibile, la
combinazione
perfetta- sbuffai rialzandomi, e per una volta ringrazio quella dannata
malattia che mi impedisce di provare dolore, anche se credo che fra
poco morirò
dissanguata
-Come
fai a reggerti ancora in piedi?- mi chiese un po’
stupito
-Abitudine-
ridacchiai prima di lanciargli dietro dei
coltelli che prese al volo -Fregato- risi, ricevendo un occhiata
interrogativa
Un
istante dopo le armi esplodono facendogli fare un bel
volo, ma per la polvere lo perdo di vista e sparisce, lasciandomi
lì come una
cretina.
(Pov 3° persona)
-Accidenti,
volevo spararti dritto al cuore... ma l’importante
è che ti ho sfiorata. Com'è
la sensazione di rivivere i brutti ricordi, dhampira dei Royale?
Ricconi buoni
a nulla?
-Dhampira?-borbottò
il biondo
Amulet
era lì
immobile, sconvolta.
-Come
ti
permetti... brutta stronza!-disse Giovia infuriata nera
"Ora
me
la pagherai" pensò quest'ultima.
Si
avviò
verso di lei, tirando fuori le sue unghie aguzze, muovendosi con una
velocità
incredibile e colpendola qua e là senza lasciargli il tempo
per respirare.
-Ac...
accidenti... da dove proviene tutta questa velocità??
Credevo che i ricordi ti
avrebbero divorata, invece...
-E'
inutile
resistere Pakunoda. Più l'ira di uccidere cresce,
più la forza aumenta. Tu là,
ora lascia fare a me.
-Stai
zitto
tu, kurutariano! -urlò Pakunoda allontanando Giovia
-Non
ho
bisogno del tuo aiuto, bamboccio. -rispose Giovia con tono freddo e
distaccato
-Non mi sottovalutare.
-Che razza di... -si trattenne il biondo
-Ora
ti farò
saltare la testa, idiota che non sei altro.- disse la ragazza dai
capelli neri,
sparendo nel nulla
-Interessante...-
aggiunse il tizio dai strani segni sulle guance
-
AHAAHHAHAAHAH non farmi ridere, guardatela, sarà sparita per
la paura! Dato che
lei non c'è, me la dovrò vedere con te,
kurutariano!
-Stiamo
a
vedere.- disse lui
Nemmeno
un
secondo e Pakunoda si trovò con la testa tagliata. Giovia
atterrò elegantemente
come un gatto a quattro zampe lasciando gli altri a bocca aperta.
"Ma...
com'è possibile??!" disse il biondo sconvolto.
-
... ben ti
sta, non ti permettere mai più di insultare i miei
genitori.- disse rialzandosi
in piedi -Uhm? rimase
a fissare il
biondo per un secondo, ma poi si avviò verso Amulet
"Allora
aveva ragione, non aveva bisogno di nessuno per
farla fuori, mi sono sbagliato." pensò lui guardandola.
(Pov Amulet)
Dhampira...Dhampira.....Giovia
è una di loro?! Non può essere, lei è
la mia migliore amica, non può essere una
di quelle belve. Si sta avvicinano a me, ma io non lo posso accettare,
ho giurato di ucciderli tutti, e ora...anche
lei. Prima che potesse proferire parola le puntai una pistola alla
testa.