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Autore: Nani__Directioner    15/11/2013    1 recensioni
E se l'Echelon fosse solo una grandissima organizzazione?
Se i Thirty Seconds To Mars fosse solo una copertura?
E se noi davvero fossimo dei soldati reclutati senza sapere il perchè?
Genere: Horror, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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                                                                                                         E se l'Echelon fosse solo una grandissima organizzazione?
                                                                                                            Se i Thirty Seconds To Mars fosse solo una copertura?
                                                                                                    E se noi davvero fossimo dei soldati reclutati senza sapere il perchè?

                                                                                                 ARGUS APOCRAPHEX
                                                                                                        THE BIRTH OF A MODERN MYTH.



                                                                                                                                         PROLOGO.

Sinceramente tutti noi sognavamo un posto che rispecchiasse la nostra idea di casa, voi potreste intendere questo bisogno,questo senso di appartenenza come una semplice utopia di ragazzi che ancora devono trovare il proprio posto nel mondo e che forse si rendono conto della propria piccolezza nel confronto con esso. Ma non è così. Marte era seriamente casa nostra, solo che ancora non ci erano state aperte le porte di quella dimensione che per noi significava davvero tutto - e con tutto generalizzo, purtroppo - ma le parole in questi casi , sminuiscono solamente il valore di cio' che si vuole esprimere a chi non ha avuto la fortuna di respirare l'aria di Marte , eppure mi sento in dovere di raccontarvi cos'era quella bolla di sapone in cui tutti noi un pochino ci cullavamo e traevamo conforto,ed eravamo davvero tanti e forse la parola piu' azzeccata , l'espressione che piu' ci faceva sentire fieri di esserci era famiglia.

Eravamo una famiglia di soldati che credevano nelle proprie utopie.
Cosa c'era di male?

 

                                                                                                                       CAPITOLO UNO.

Diciamo subito che nessuno di noi aveva mai pensato che vivere per i propri sogni fosse semplice, semplicemente ci piaceva cullarci nel fatto che combattendo per essi qualcosa sarebbe cambiato, eppure non ci rendevamo conto che forse combattere contro noi stessi era un atto stupido e quasi irrispettoso ma potevamo migliorarci e credo che questa fu la cosa piu' importante che imparammo a fare per noi stessi.

La mattina inizia sempre come finiscono i sogni, con una sfumatura e non saprai mai a cosa andrai incontro, con cosa ti scontrerai e con chi ti confronterai e detta così sembra che la nostra esistenza fosse fatta semplicemente per sognare , alzarci , combattere per noi stessi , vincere e tornare contenti a casa , mentre invece tra tutte queste azioni ne facevamo veramente bene solamente una, sognare.
Ci veniva benissimo e forse era questa la cosa che ci fotteva , perchè nel momento in cui ci accorgavamo che le catene che ci assicuravano al terreno si incrinavano e tendevano a spezzarsi , ma eravamo davvero tutti molti fortunati perchè accanto a noi avevamo sempre delle mani che ci aiutavano e ci mettevano in quella testa vuota che la cosa migliore da fare era rendere quei sogni realtà e che sognare era la cosa piu' facile del mondo , che era sbagliato crogiolarsi in essi senza tentare di farli diventare concreti e che temerli a volte era giusto , perchè i sogni se non ti spaventano non sono grandi e se non sono grandi non è una sfida.


Cavoli, gli occhi di un' Echelon li vidi per la prima volta in una stazione, quella di Napoli, vidi quelli di Ilaria e Rossella che cercavano qualcosa tra la gente, non si fermavano mai ed anche se erano stanchi sorridevano, le avevo riconosciute gia' da un bel po' , ma mi ero fermata a guardarle, così forti mi sembravano insieme che stonare con la loro semplice bellezza mi sembrava un reato, rimasi ferma a guardarle a bocca aperta, eppure quando mi videro non potei far altro che alzarmi dalla panchina e saltare addosso ad Ilaria, l'abbracciai così forte che mi scesero le lacrime dalla gioia, e non fu solo un abbraccio, fu la felicità , fu il non sentirsi sole in mezzo a tanta gente e guardavo Rossella come fosse un angelo e non mi sembrava piu' di stonare in mezzo a loro ,mi raccontarono del concerto e furono anche altri abbracci e fu davvero la felicità.

La nostra avventura infatti inizia davvero in quella stazione squallida e dir il vero un pochino puzzolente al centro di Napoli , in mezzo a gente inconsapevole della mia felicità e del loro amore , in fretta e in furia decisi di non prendere nessun treno e di rimanere con loro per qualche giorno , per godere un pochino dell'aria della famiglia Echelon che non avevo mai provato prima di quel dannato momento .

Rischiammo di essere investire almeno trenta volte , parlavamo e ci guardavamo in faccia e per me il mondo attorno aveva poco significato tanto da dimenticarmi della strada e degli automobilisti frettolosi ,
la serata che passammo insieme fu una delle piu' divertenti della mia e mi sentivo davvero parte di qualcosa di importante eppure la notte rimuginavo su tutto quello che stavo provando riguardo
gli Echelon , i Thirty Seconds to Mars e tutto il mondo attorno ad essi.


Chi riusciva a dormire? Nessuno.
Rossella e Ilaria nell'altra camera ridevano per non so quale motivo idiota e io vagavo su Internet , come un'ossessa alla ricerca di qualche news sulla band marziana e ogni tanto davo un'occhiata alle foto pubblicate dagli Echelon dopo il M&G del concerto, quando ebbi la felice idea di andare sul sito della band a girovagare come una barbona internauta.
E scoprii che da pochi minuti era stato messo un annuncio davvero stravagante , ma cosa non è strano su Marte?

HAVE YOU FOUND THE ARGUS APOCRAPHEX?

E sotto di esso già decine e decine di risposte, tra le tante mi colpì quella di una certa ragazza, presuppongo dal nickname... o almeno spero, MissDevour.
Diceva che aveva seri problemi a trovarlo a che aveva bisogno di piu' rinforzi possibili ed immaginabili
.
Che simpatia ne avrei bisogno pure io e nessuno mi aiuta seriamente, al massimo l'unico AA che avevo trovato era il mio gatto peloso, trovato in mezzo alla strada mezzo malmesso,che miagolava impaurito.
Volevo rispondere anche io in modo simpatico alla domanda,ma quando abbassai gli occhi sullo schermo trovai come commento di Jared, un link.
"FA CHE NON SIA UNA SUA FOTO CON IL DITO MEDIO ALZATO O NASCE LA GUERRA" pensai.
Connessione lenta di merda. Non mi faceva aprire il maledetto allegato, e aspetta che riaspetta, gira i pollici e rigirali,d'un tratto la pagina si aprì. Cio' che trovai di fronte non fu per nulla divertente. Una schermata nera,solamente, e io avevo sprecato i miei megabyte,per una cazzata del genere,fottuto.

La presi filosoficamente,insomma, poteva essere la risposta di Jared che andava interpretata e che io ero solamente una scema e non riuscivo a trovare ispirazione in una pagina nera di Internet.
Forse andava interpretata come un "cerca da sola" o un "cerca nel nulla" o semplicemente ero io che cercavo di interpretare il gesto folle di un artista frustrato e che durante la notte invece di darci dentro si divertiva a prenderci per i fondelli... il mio delicato invito fu semplicemente quello di andare a girare un altro video in stile Hurricane, che poi alla fine le crisi epilettiche non le fa venire per le immagini che appaiono all'improvviso,ma per ben altro,intendiamoci , e poi all'improvviso si aprì una schermata che diceva di immettere una dannata parola d'ordine che io non sapevo.
Quale puo' essere la parola d'ordine per Jared Leto,insomma,la parola che da senso a tutto per lui?
E davvero per Jared Leto aveva senso solamente una cosa nella vita,davvero era una persona che sceglieva e metteva dei paletti nella vita?
Per trovare quella parola d'ordine ci misi meno di mezzo minuto,la risposta l'avevo avuta mesi prima quando era uscito il nuovo lavoro della band... Se come ogni artista,come ogni band i Thirty Seconds To Mars consideravano ogni sfumatura della propria esistenza allora la parola non era una, ma ben quattro.
LOVE LUST FAITH DREAMS, senza quel dannatissimo e bimbominchioso segno di addizione.
Mi chiesi solamente alla fine il perchè mi fossi impicciata di quell'affare che non riguardava me.

Dopo dieci minuti abbondanti,non l'avessi mai detto,la pagina si carico' e gira che ti rigira di fronte a me era scritto a caratteri alquantotroppoimpressionantemente piccoli un avviso, non potei far a meno di chiamare quelle due scalmanate dalla camera affianco con un urlo strozzato:
- Finitela di fare sconcerie insieme e venite qua,immediatamente.- E tutto d'un tratto mi ritrovai a ringraziare il cielo che il 'subito' di Ross e Ila non era pari a quello di un certo Leto,per fortuna,per me e per loro o le avrei prese dalle orecchie, se fossero arrivate ,sempre se.

  
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