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Autore: Flam92    15/11/2013    2 recensioni
E un giorno il cielo si aprì e ne discese una figura avvolta nella luce: Pain, il sommo Dio!!!
Forte della convinzione che il suo chackra l'avrebbe aiutato nella discesa sulla Terra, si accucciò pronto a incassare il colpo. Ma non aveva fatto i conti con questo strano mondo in cui in ninja non possiedono arti magiche e il Rinnegan, bè...è solo uno strano caso eterocromia.
Questa One Shot nasce dalla mente malata e da una conversazione recente con una mia amica. E' una nonsense/what if? ambientata in un luogo fittizio dell'Italia, spero vi diverta!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Pain, Sasuke Uchiha
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto, Contesto generale/vago
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*Piccola introduzione: questa One Shot nasce dalla mente malata e da una conversazione recente con una mia amica. E' una nonsense/what if? ambientata in un luogo fittizio dell'Italia; ho inserito l'avvertimento OOC per giustificare alcuni particolari che mi servivano a loro volta per giustificare l'ambientazione nel nostro Mondo e non in quello di Naruto. Detto ciò, prendetela sul ridere Buona lettura*

E un giorno il cielo si aprì e ne discese una figura avvolta nella luce: Pain, il sommo Dio!!!
Forte della convinzione che il suo Chackra l'avrebbe aiutato nella discesa sulla Terra, si accucciò pronto a incassare il colpo. Ma non aveva fatto i conti con questo strano Mondo in cui i Ninja non possiedono arti magiche e il Rinnegan, bè...è solo uno strano caso di eterocromia.
 
 
[Intanto, a qualche decina di metri di distanza..]
 
“Ale, cos'era quello?!” Chiese la ragazza, alzandosi di scatto da sotto l'albero.
“E io che cazzo ne so!”
Le due si guardarono con fare interrogativo. A quel punto anche Alessia si era alzata e aveva raggiunto l'amica. Erano tranquillamente semi-appisolate a far finta di prendere il sole in una calda ma ventilata giornata di metà agosto. Parlavano del più e del meno, scherzavano e intavolavano i soliti discorsi non-sense, quand'ecco che..bè, QUALCOSA cadde giù dal cielo. Un attimo prima, il nulla; un istante dopo, due figure non meglio identificate cascavano giù nel frutteto.
“Saranno mica gli UFO?”
“Vale, nel caso prendi la macchina fotografica che mandiamo tutto all'Area-51 con un bel “Alla faccia vostra” scritto sulla busta!”
Valentina prese davvero la sua Canon, ma anche la scopa e il battipanni, giusto per star sicura.
“Scopa o battipanni?”
“Mmmmh...dà qua la scopa, a te l'onore del battipanni.”
Dopo un cenno d'assenso, si avviarono guardinghe ma con piglio deciso nel luogo esatto in cui i due oggetti misteriosi erano caduti.
Arrivate nel punto d'impatto, rimasero a dir poco esterrefatte nell'osservare ciò che si presentava ai loro piedi.
“Sono io scema o vedi anche tu quello che vedo io?” Chiese Valentina appena ebbe riallacciato la mascella al proprio posto.
“Stavo giusto per chiederti la stessa roba.” Rispose Alessia, anche lei dopo essersi ripresa dalla visione di quei due ragazzi, riversi a terra svenuti e coi vestiti strappati nei punti da cui usciva qualche goccia di sangue dovuta a delle ferite.
Si trattennero dall'urlare come delle groupie pazze, mollarono a terra le loro “armi” e si avvicinarono ancor più.
Si guardarono e sorrisero, rosse in volto e occhioni lucidi dall'emozione. Ammettiamolo: erano facce un po' idiote, ma ne avevano tutte le ragioni dell'Universo!
“Ora sì che gli psicologi se la daranno a gambe levate, solo vedendoci!”
“Non se gli portiamo le prove del nostro delirio!” Valentina scattò solo tre foto, dimostrando enorme autocontrollo: una in cui figuravano entrambi i ragazzi, una del moro e l'altra del tizio mascherato coi capelli grigi, di cui tutto si poteva dire tranne che fosse vecchio, colore dei capelli a parte.
Le due amiche si presero pochi istanti per essere certe di non star sognando: pizzicotti alle braccia, occhiate dalla Canon alle figure ancora (teneramente) svenute nel frutteto e sorrisi complici.
“La domanda ora è: come ci sono arrivati qui?”
“No, la domanda ora è: come li spostiamo?”
“Non hai mica tutti i torti. Ma il modo migliore credo sia il classico: io la testa tu i piedi.”
“Facciamo che Sasuke lo tengo io dalla parte della testa e tu dalla parte dei piedi. Anche perchè è finito mezzo addosso a Kakashi ed è per forza il primo da spostare.”
“Ovvio che il tuo amato Sasuke lo pigli tu per la testa, era per dire.”
Sollevarono il corpo privo di sensi, che per fortuna non reagì svegliandosi e menando Chidori a destra e a manca, e lo adagiarono sotto l'albero presso cui le due ragazze stavano riposando fino a qualche attimo prima.
Tornate anche col maestro, si detersero il sudore dalla fronte e rimasero ancora un “attimo” imbambolate a guardare quelle due figure: Valentina persa a consumare con gli occhi Kakashi, Alessia a consumare Sasuke.
“Okay, basta, se resto ancora qui inondo il circondario di bava!” Valentina scosse la testa e insieme ad Alessia andò a controllare il danno al frutteto, fortunatamente minimo. Recuperarono battipanni e scopa, li riposero e tornarono in giardino con dell'acqua e un succo freschi di frigo.
Non volendo destare bruscamente i due Ninja di Konoha, in trasferta sulla Terra per qualche ignoto motivo, iniziarono a parlare fittamente fra loro.
“Come cazzo ci sono arrivati fin qui?”
“Cazzo ne so io? Una tecnica di Tobi? Pain? Itachi? Non lo so!”
“Orochimaru?” Sparò in modo assolutamente ironico Alessia ridendo.
“Orochimaru?! E con quale tecnica?” Restò al gioco Valentina.
“Con la Tecnica del Trasporto Ultraspaziale! Fa tanto Mister Satan che si inventa il nuovo pugno alla fine del torneo contro C-18, ma fa figo.”
“Fa figo sì! Oddio, t'immagini se Oro potesse usare davvero una tecnica del genere?”
“Troverebbe contenitori everywhere!”
“Davvero! E comunque..ricordi i nostri viaggi mentali di qualche tempo fa? Quando scherzavamo su Facebook dicendo 'Poi ti ritrovi in un Kamui con Kakashi' e 'Inviteremo anche te e Sasuke'.. A furia di sparar cazzate son piombati qui davvero!”
“Minchia veramente! Chissà poi come.”
“Booooh!”
“Ehi, si stanno svegliando!”
Corsero sotto l'albero. Pensando entrambe che i loro adorati fossero tremendamente sexy anche così, rimasero in trepidante attesa.
Il primo a riprendere completamente i sensi fu Sasuke. Spalancò gli occhi neri come pozzi, che per fortuna tali rimasero, e diede uno scossone a Kakashi.
“Maestro.. Maestro Kakashi si svegli!”
“Cosa.. E voi chi siete?” Domandò alle due amiche, perse entrambe nello smarrimento di coloro che vedono una superstar sotto casa.
“Ehi, ma noi capiamo cosa dite!” Fu l'enorme dimostrazione d'intelligenza di Valentina; non la sua performance migliore, decisamente no.
“Che cosa strana eh.” Commentò acido Sasuke.
“Considerato che non siete più a Konoha direi che lo è invece.” Ribattè Alessia.
I due Ninja si guardarono intorno.
“Già, non siamo a Konoha. Non conosco questo luogo.. Si può sapere dove ci troviamo? Stavo combattendo contro Pain quando Sasuke è giunto sul luogo dello scontro.”
“In un attimo di distrazione Pain ha fatto uscire allo scoperto mio fratello, ed Itachi ci ha colti di sorpresa e non abbiam potuto fare a meno di incrociare il suo sguardo, maledizione!”
“Siamo.. in Italia.”
“Non esistono villaggi con quel nome!” Sbottò Sasuke alzandosi di scatto.
“Capitan Ovvio..” Mormorò Valentina.
“Pechè non siete più nel vostro Mondo. Siete nel nostro.” Fece Alessia indicando sé stessa e l'amica.
“C..cosa?” Era riuscita a zittire Sasuke.
Kakashi si alzò, diede uno sguardo rapido intorno, quindi si sollevò il coprifronte a scoprire lo Sharingan sempre attivo. “Forse ho capito cosa ci facciamo qui, Sasuke. Itachi deve aver usato lo Tsukuyomi sotto ordine di Pain per portarci in un Mondo irreale, in modo da liberarsi di noi e renderci innocui. Ora dobbiamo solo capire come tornare indietro e spezzare l’illusione.”
“Allora siete messi male, ho idea. Noi non siamo Ninja. Diglielo anche tu Vale.”
La ragazza però si era (di nuovo) persa a rimirare il fisico di Kakashi, ora abbastanza visibile dato che aveva perso lo smanicato che lo identificava come Jonin e Maestro, e che la maglia era ridotta a brandelli.
“Ehi Vale sei viva? Terra chiama Vale, sei rimasta imbambolata come un'imbecille. Smettila di mangiartelo con gli occhi e dì che non siamo delle Ninja.” Sussurrò Alessia.
Valentina si riscosse sussultando e si schiarì la voce. “No, infatti. Siamo ben lontane dall'essere Ninja, io al massimo vado a cavallo.” Si sarebbe mangiata la lingua se fosse servito a fermare la parlantina isterica da sono-tremendamente-in-imbarazzo.
“Diteci come fare a tornare indietro e forse vi risparmieremo la vita.” Disse Sasuke con un sorriso.
“Ma noi non sappiamo come aiutarvi, purtroppo! Sennò l'avremmo già fatto Sasuke.”
“Conosci il mio nome però..”
“Sì, e conosciamo anche Kakashi. Io sono Valentina e lei è Alessia, presentazioni fatte. Ora, come cercava di dirvi la mia amica... Non abbiamo. La più pallida. Idea. Di come. Farvi. Tornare. Indietro.”
“Forse questo vi aiuterà a ricordare..” Prende a fissarle male negli occhi.
Le due ragazze si guardano facendo spallucce. Non capiscono.
“Non funziona.. L'arte illusoria del mio Sharingan non le ha minimamente sfiorate!”
“Strano.”
Questa volta sono in due a fissarle male, e di nuovo Valentina e Alessia si guardano, questa volta trattenendo a stendo una risata.
“Com'è possibile?!”
“Semplice, siete nel nostro Mondo, qui lo Sharingan non funziona.”
“Esatto: benvenuti in un Mondo senza Arti Ninja diverse da quelle puramente legate al menar le mani.”
Le lapidarie sentenze di Alessia e Valentina fanno restare davvero male Kakashi e Sasuke che, presi momentaneamente dallo sconforto, abbandonano le braccia lungo i fianchi.
Gli occhi dell'Uchiha non erano nemmeno mutati rivelando i neri tomoe su iridi nere, e quando glielo fecero notare diede di matto e rischiò seriamente di picchiare qualcuno.
“Calmati Sasuke. A questo punto abbiamo la conferma che non potremo tornare indietro facilmente. Forse basterà lasciarsi alle spalle il rancore e collaborare. Pain potrebbe averci messi alla prova, ordinando ad Itachi di creare uno scenario in cui dobbiamo aiutare queste due ragazze a compiere una qualche sorta d'impresa.”
“Sì può darsi. In ogni caso, non varrebbe la pena di scontrarsi tra di noi in un semplice corpo a corpo. Il nemico del mio nemico è mio amico. Almeno fino a quando si rende utile per i miei fini.”
Da sotto la maschera, Kakashi sorrise.
Si spostarono, andando a sedersi intorno al tavolino dove le due ragazze avevano appoggiato da bere. Dopo essersi lanciati un'occhiata, e appurato che le due amiche non erano morte dopo aver bevuto, i Ninja si dissetarono. In un attimo di stallo Valentina sussurrò all'orecchio di Alessia: “Tre parole: Kakuzu vs Kakashi.”
Riportando il busto allo schienale della sedia trattenne le risate nel momento in cui l'amica sillabò “Spogliarello” a fior di labbra, anch'essa al culmine dell'autocontrollo.
Alessia passò quindi la Canon a Valentina, che estraendola dalla custodia annunciò: “Tranquilli, non è un'arma. Non ha mai ucciso nessuno.”
“Che cos'è?” Domandò Kakashi.
“A che serve quell'affare?” Chiese Sasuke.
“E' una macchina fotografica. A cosa serve si fa prima a farvelo vedere che a spiegarvelo. Ok, guardate qui.” Concluse portando l'occhio al mirino e scattando una foto con il consono click.
“Non mi piace quel suono..”
“Calmo, ora ti fa vedere.”
“Ecco.” Valentina girò il corpo macchina della sua Canon in modo che i due Ninja potessero vedere lo schermo LCD sul retro, in cui si osservarono immortalati nella foto.
“E' un po' come un disegno.” Osservò Kakashi.
“Esatto.”
Valentina prese a scattare alcune foto, a colori e in monocromatici bianco e nero e seppia. Non poteva farsi sfuggire un'opportunità simile, e poi i due soggetti erano talmente perfetti!
Chiesero se ci fosse qualche impresa in cui potessero aiutarle, e Alessia azzardò con: “Resuscitare Cicero!” affrettandosi a spiegare che era solo una battuta.
“E poi lo sappiamo tutti che solo Tobirama, Orochimaru e Kabuto sanno usare l'Edo Tensei.”
Restarono vari minuti nell'ozio, un po' parlottando un po' no, cercando un modo per far tornare Kakashi e Sasuke nel loro Mondo. Con profondo rammarico delle due ragazze nel momento in cui ciò sarebbe accaduto. Perchè era ovvio che sarebbe successo prima o poi. O no?
“Potremmo venire con voi.” Buttò lì Valentina.
“Non credo sia possibile.”
“Sarebbe troppo bello per essere vero!” Esclamò Alessia.
Un rumore di passi attirò l'attenzione dei Ninja.
“C'è qualcun altro qui con voi?”
Entrambe fecero di no con la testa e si maledissero per aver riposto le loro “armi”. Soprattutto quando videro Pain, coi capelli scompigliati e pieni di rametti, arrivare claudicante per via della botta dovuta alla sua discesa sulla Terra. Di cui tutti erano all'oscuro in quel lembo di campagna sperduto, escluso Pain stesso chiaro.
“Eccovi, dunque, Kakashi dello Sharingan e il traditore di Konoha, Sasuke! Siete sopravvissuti all’illusione di Itachi, e devo ammettere che qualcosa è andato storto perchè vi sono finito dentro pure io. Ma ora posso liberarmi di voi, e delle due ragazze che vi hanno aiutato. Conoscerete tutti il vero dolore!! SHINRA TENSEI!!”
E vennero tutti sbalzati via da un'onda d'urto!
Ci avevate creduto eh? In realtà non successe nulla. Assolutamente N-U-L-L-A. I quattro al tavolino si lanciarono occhiate perplesse e Alessia esordì dicendo: “Qui non funziona, amico.”
“Amico? Come osi chiamarmi amico? Io sono Pain, più precisamente il Mondo Divino delle Sei Vie, e sono pari a un dio, portami rispetto!”
“Signor Pain, perdoni la nostra iniziale mancanza di rispetto, ma siamo ad un punto critico. La mia amica ed io vorremmo tanto aiutare Kakashi-sensei e Sasuke-san a tornare nel Vostro Mondo, e a quanto pare anche Voi siete imprigionato qui tanto quanto loro. Nel Mondo in cui viviamo non esistono le Arti Ninja che sono presenti da voi, e quindi nemmeno lo Sharingan o il Rinnegan posso essere utilizzati.”
“Maledizione! Come è potuto accadere che io, Pain, commettessi un tale grave errore e cadessi vittima della tecnica di quel folle di Itachi Uchiha?” Pain iniziò quindi a mormorare insulti e sproloqui vari ed incomprensibili.
“Se nemmeno lui può portarci indietro, siamo spacciati Maestro!”
“Temo proprio di sì.”
Le due amiche proprio non potevano tollerare che i loro amati e stimati Ninja si abbattessero tanto. Si spostarono in un angolo più lontano, controllando da un lato Kakashi e Sasuke, seduti al tavolino con sguardo vuoto ma pensante, dall'altro Pain, appoggiato alla parete della casa e visibilmente crucciato.
“Forse un modo ci sarebbe, Ale.”
“Ovvero?”
“La maschera. Insomma è una bell'impresa togliergliela, non si è mai visto interamente il suo volto. Forse è questo il compito che devono aiutarci a portare a termine.”
“Sarà, ma potresti anche avere ragione. Ci avevo pensato anche io, secondo me tentar non nuoce. Spero non deluda le aspettative.”
“E' strafigo lo stesso, al diavolo le aspettative!”
Tornarono al tavolo ed esposero la loro idea.
“Già una volta ci abbiamo provato, quella testa quadra di Naruto, Sakura ed io e sotto la maschera c'era solo un'altra maschera!”
“Allora me lo aspettavo, non porto davvero due maschere, Sasuke. Valentina, Alessia.. credo valga la pena fare un tentativo, ma temo non basti così poco.”
“E tu me lo chiami poco?!”
Kakashi portò lentamente le mani ai lati della maschera. I secondi passavano inesorabilmente piano. Iniziò a calarla con teatrale lentezza, e tutti, anche Pain che aveva sentito tutto, erano in trepidante attesa.
La maschera scese al di sotto del naso e...
“NO! Dannazione no! Merda!”
I corpi dei tre Ninja vennero avvolti da una luce bianca prima di svanire nel nulla.
“E il misterioso volto di Kakashi non venne visto nemmeno quella volta. Che sfiga.”
“Puoi dirlo forte Ale!”
Almeno furono baciate dalla fortuna e li incontrarono. E ne avevano le prove, proprio lì sulla scheda SD della Canon. Avevano controllato per sicurezza e c'era tutto.
“Ehi, ora che mi viene in mente! Ma lo Tsukuyomi non creava mica delle illusioni?”
“Evidentemente non ce la contano giusta!”

N.d.A.
Bene, eccomi qui anche post-fanfiction. Spero di sopravvivere ai lettori che sono giunti fin qui, vi chiedo di inserire una qualsiasi recensione. Grazie a chi lo farà.^^
Baci,
Flam.
  
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