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Autore: waferkya    26/04/2008    6 recensioni
[Mitsui/Rukawa]
Dopo il ritiro, dopo la bocciatura, dopo ogni cosa, gli Assi dello Shohoku, semplicemente, innocentemente, s'incontrano. In un tripudio di fluff XD
Genere: Generale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hisashi Mitsui, Kaede Rukawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PAIRING: …mah. Nella mia testa è MitRu, ma voi potete pure non vederlo XD
DISCLAIMER: non li posseggo, non esistono, sono maggiorenni. Inoue-sensei crea, io cazzeggio <3

~HN!!
(ovvero: come volevasi dimostrare, guardare gli episodi di Slam Dunk tutti di fila fa male)



Rukawa non si aspettava di trovare il campo occupato, soprattutto non dal senpai Mitsui. Rimane a guardarlo giocare, tormentandosi la zip della felpa, sovrappensiero.
Dopo una splendida tripla, il senpai si accorge del volpino aldilà della recinzione e sorride.
"Ehi, Rukawa! Ma quando sei arrivato?", domanda, raggiungendo il ragazzo.
"Hn… sarà un quarto d'ora…", borbotta questi, dopo averci pensato un po' su. Mitsui ridacchia.
"No, intendevo quando sei arrivato a Kanagawa. Ti credevo ancora in ritiro…"
"Ah. Beh, allora forse un paio d'ore"
Il sorriso del senpai si allarga.
"Sei tremendo", dice, poi accenna al campetto. "Mi dispiace, ti ho rubato la piazza. Comunque, entra anche tu, se vuoi, tanto io ne occupo solo metà."
Rukawa annuisce e poi scivola in campo, spogliandosi in fretta, e nella sua testa sta già schiacciando a canestro.
Mitsui sorride all'esuberanza di queste nuove generazioni, poi torna al lavoro.

Il problema degli atleti orgogliosi è che mai, nemmeno sotto tortura, ammetterebbero di essere stanchi, e Mitsui e Rukawa non sono certo un'eccezione. Entrambi stanno forzando i loro corpi oltre ogni limite della resistenza fisica umana, in attesa che sia l'altro a proporre una pausa.
Non giocano insieme, non occupano nemmeno lo stesso lato del campo, ma, per la loro etica sportiva, fermarsi equivarrebbe ad una sconfitta, piacevole come un castoro nelle mutande.
Alla fine, si voltano a guardarsi nello stesso istante; Mitsui si apre in mezzo sorriso.
"Una pausa?", osa domandare, perché ha visto che anche Rukawa, ormai, è in pezzi.
Il volpino grugnisce, e un momento dopo si sono abbandonati all'ombra di una grande quercia cresciuta a ridosso della recinzione.
Mitsui si accorge di stare ansimando in maniera fortemente equivoca, e spera ardentemente che nessuna vecchietta passi di là.
"Senpai… la tua resistenza…", bisbiglia Rukawa, tentando, tra una parola e l'altra, di riprendersi. "La tua resistenza è molto migliorata".
Mitsui annuisce e sogghigna orgogliosamente.
"Beh, Rukawa, senza te e Sakuragi sono l'unica speranza dello Shohoku, perciò ho voluto allenarmi più degli altri, concentrandomi sulla resistenza! Posso dire di essere al meglio della forma, ormai."
Negli occhi di Rukawa scintilla qualcosa che gli dà l'esatta espressione di un gatto compiaciuto.
Poi, le sopracciglia sotto la folta frangia nera si accigliano.
"Senpai, sei stato bocciato?", domanda la volpe. Mitsui annuisce e poi sospira.
"Tu invece sei stato promosso per miracolo, eh, Kawa?"
"Sì, credo che mia madre abbia pregato molto." Poi: "Kawa?"
Mitsui arrossisce.
"Ehm. E' un soprannome, no? Ruuukaaawaaa è troppo lungo da pronunciare", si giustifca, sudando freddo al pensiero che la volpe potrebbe offendersi e ucciderlo in maniera atroce.
"Kawa, huh? Hn, va bene." borbotta invece Kaede, piacevolmente socievole, oggi.
"Ehi, a quanto pare il ritiro ha sciolto un po' di tutto quel ghiaccio, eh?"
Rukawa non risponde, ma dalla sua espressione si capisce che non è propriamente entusiasta dell'argomento che Mitsui ha introdotto.
"E' stato così traumatico?", indaga il senpai. Ancora una volta, è il viso del volpino a rispondere. Mitsui scuote le spalle.
"Bah, comunque sei migliorato tanto, cosa che, lo ammetto, non ritenevo possibile."
Vero. La bravura degli allenatori è l'unico motivo per cui Ru non ha mollato quel covo di pazzi il secondo giorno.
Mitsui sorride, guardando il cielo.
"Suppongo sia stato questo, la possibilità di migliorare, a farti restare là."
Rukawa annuisce piano, fissando i lacci delle proprie scarpe – belli come non sono mai stati.
Quando Mitsui gli accarezza una mano, deve esercitare una eccezionale pressione su sé stesso per non tremare.
"Il volpino dalle mani d'oro…", mormora il senpai. "Quest'anno, portaci alla vittoria, intesi?"
"Hn."
"No, niente versacci!", esclama Mitsu, saltando in piedi. Si china, a cavalcioni delle gambe di Rukawa, e intreccia il mignolo destro col suo.
"Voglio che lo prometti, Kawa", dice, vicino da togliere il fiato. Rukawa deve concentrarsi per riuscire a spiccicar parola.
"Hn… cioè, te lo prometto, senpai." E poi arrossisce, perché dev'essere stato davvero patetico, a vedersi.
Il senpai, comunque, sembra soddisfatto e sorride, rialzandosi.
"Tirati su, adesso. M-mi chiedevo… se ti andasse di fare due tiri con me", dice, riportando, pari pari, la proposta che Rukawa ha avanzato l'anno scorso.
Il volpino si solleva, annuisce.
"Senpai", chiama poi, e quando Mitsui si volta, fissa gli occhi nei suoi, blu nel blu, sfida su sfida. "Niente tiri da tre."
Senpai sorride, sembra euforico. Esattamente come mi sento io, pensa Ru.
"Questo non posso garantirlo, Kawa-kun!"
"HN!!"
Mitsui ride, portandosi in attacco.
"Sì, Kawa, provaci, a stopparmi!"

Se non fosse ormai totalmente preso dall'azione, Kawa-kun si fermerebbe a pensare che il senpai ha perfettamente inteso il suo hn.

;; end.

HN!! XDXDXDXD *muore*

  
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