Louis Tomlinson è egoista. Ne diventa a consapevole quando affonda delle carni bollenti del timido Harry, ricci sparai sul cuscino, occhi verdi, spalancati e liquefatti dal piacere, labbra martoriate da baci famelici e gemiti mal trattenuti contro il palmo della mano. Ma a lui piace essere egoista, vuole Harry solo per se, lo vuole distrutto e piegato dalle bugie che la società impone, piegato solo ai suoi voleri, vuole le sue lacrime di sofferenza, il suo corpo ancora acerbo, ma maggiormente vuole la sua anima. La vuole logorare e prosciugarla, assaggiarla in tutte le sue sfumature e debolezze. Harry Styles è ingenuo e se ne accorge solo quando viene sporcando il suo ventre e quello di Louis di bianco, pensando che stare tra le sue braccia sia il paradiso senza capire che lui lo sta martoriando e non solo di baci e affondi, ma martoriando nell'essere, lo sta consumando. Ma gli piace essere ingenui, visto che è anche masochista e sapendo anche che si sta spegnendo continua a incontrarlo ogni notte senza mai avere ripensamenti. Perdona la sua ingenuità quando sente Louis sussurrare un flebile "ti amo, Harry" venendo dentro di lui e attutendo gli ultimi ansimi sulla sua bocca color fragola matura e gonfia. Louis si dimentica del suo egoismo pensando che domani si sveglierà con il suo amante distrutto e spezzato, ma lo consola il fatto che si sveglierà tra le bracca del timido Harry più innamorato di prima, che poi tanto timido non è.