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Autore: Kaleido    16/11/2013    7 recensioni
"C'era un'unica cosa che, a suo parere, rovinava quel matrimonio : lo sposo non era lui. "
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alejandro, Heather | Coppie: Alejandro/Heather
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Perfecto


 

Perfetto, fino a quel momento era stato tutto pazzescamente perfetto. La cerimonia semplicemente divina, l'abito della sposa aveva fatto sicuramente morire dall'invidia molte delle invitate, che pure erano star televisive che potevano permettersi abiti di un certo tenore. Il pranzo che aveva appena consumato poi era stato fra i più deliziosi che avesse mai mangiato nella sua vita, perfetto per il suo stomaco delicato. E lei, poi. Lei era perfetta,semplicemente, perfetta come lo era sempre stata. C'era un'unica cosa che, a suo parere, rovinava quel matrimonio : lo sposo non era lui.

Alejandro si mosse a disagio sulla sedia. Avendo finito di mangiare la sua porzione e non essendo ancora cominciati i balli non sapeva bene cosa fare e occupare quel tempo pensando in quel caso non lo aiutava a sentirsi meglio. E dire che era stato lui a volersi sedere al tavolo da solo, alcuni dei suoi ex compagni di Reality infatti sembravano averlo perdonato dopo tanti anni e gli avevano tenuto un posto al loro tavolo, posto che lui aveva rifiutato, se pur con gentilezza. Il suo rifiuto era stato dettato da molteplici ragioni, ma ce ne era una in particolare : tutti a quel tavolo sapevano che lui era stato l'unico, a parte Gwen, a non essere stato invitato. Era stata Zoey, in un moto di compassione forse, a fargli sapere dell'evento, poco prima che lo apprendesse dalle riviste comunque. Per questo aveva rifiutato. Un Burromuerto non si siede a un tavolo dove ispira compassione. In realtà non avrebbe dovuto nemmeno presentarsi cosi, senza invito, lo sapeva. Ma aveva sentito il bisogno assoluto di farlo. Forse Heather non l'aveva neppure notato in mezzo a quell'immensa folla di invitati ;avendo continuato lei a essere una star televisiva a quel matrimonio c'era la creme de la creme della televisione e anche del cinema, la sala era piena di persone in vista e quindi forse lei, forse quasi nessuno in realtà aveva avuto modo di concentrare l'attenzione su di lui che non era poi cosi tanto famoso.


 


 


 


 

Sentì un tintinnare di bicchieri e la sala, dove fino a un momento prima si poteva sentire un chiacchierio continuo, si fece silenziosa. I due sposi erano in piedi, davanti al tavolo centrale, lui sorrideva "Beh, forse ora sarebbe il caso di fare il discorso. Ma la mia signora" James, lo sposo, si voltò a guardare Heather che sembrò ricambiare lo sguardo di sfuggita "vuole che vi divertiate, quindi direi di spostarci nell'altra sala e dare inizio alle danze! " finì così, esclamando con fare deciso e gioviale e facendo esplodere in un sonoro applauso la folla degli invitati. Alejandro sapeva che probabilmente il "vuole che vi divertiate" di Heather era un "No , va bene la cerimonia ma al discorso smielato davanti a tutti preferisco il cianuro" e non potè fare a meno di sorridere facendo questa considerazione, pensando a quanto la conosceva bene ; un sorriso che si spense subito dopo.


 


 

Rimase seduto per non essere travolto dalla folla che seguiva i novelli sposi nella sala da ballo e solo quando fu tutto più tranquillo li raggiunse. Quando arrivò capì di essersi perso gran parte della danza d'apertura fatta ovviamente dai futuri signori Sawyer. Che peccato. Gli ospiti applaudirono nuovamente come un branco di foche ammaestrate e, quando capirono che finalmente anche a loro era concesso ballare, si trasformarono in anguille dimenandosi in maniere ridicole.

Alejandro sentì un risucchio all'altezza della bocca dello stomaco, improvvisamente si sentì debole, ma in fondo lo sapeva, il motivo per cui era venuto finalmente era giunto.


 


 

Si fece largo fra la folla, costretto anche a scansare malamente il prossimo e ignorando le sonore proteste e gli insulti che riceveva di conseguenza. Aveva attraversato almeno metà del salone, ma non riusciva a trovare Heather. Non poteva di certo chiamarla a alta voce. Ricominciò a farsi largo fra le persone, intanto sentiva l'ansia invaderlo pian piano, nel contempo la sua mente prendeva sempre più consapevolezza che quello che stava per fare era un qualcosa di assolutamente idiota, oltre che inutile. Eppure doveva farlo.

Finalmente, in quella foresta di gambe e piedi disordinati, intravide un vestito bianco. Alzò lo sguardo e la vide : lei, che ballava, che ballava cosi bene, che ballava in maniera cosi dannatamente sensuale. Fra lei e gli altri non c'era nemmeno un termine di paragone. Era rimasto incantato nel guardarla, tanto che quasi non si accorse che Heather, stufa di ballare in quel punto, o forse delle persone che erano in quel punto, si stava spostando da un'altra parte. Si riprese velocemente e, superati gli ultimi ostacoli, riuscì a raggiungerla "Heather!" la chiamò cosi, per nome, nessun nomignolo in spagnolo, nessun vezzeggiativo o dispregiativo. La donna si voltò e socchiuse gli occhi vedendolo. Alejandro si buttò, di istinto, stavolta, se avesse ragionato non sarebbe stato in grado di combinare nulla. Le prese la mano e la invitò a ballare cominciando lui per primo. Lei oppose resistenza ma solo per un attimo, poi lo seguì nei movimenti.

"Vedo che le tue abilità di stratega non ti hanno abbandonata, ti sei sistemata bene : bell'uomo, erede di un'azienda importante, un futuro assicurato" le disse lui con quello che avrebbe voluto far suonare come sarcasmo ma che uscì invece come rabbia "Tutto ciò che tu non vedi la mattina guardandoti allo specchio, no ?" fu la risposta pronta, gelida e spietata di Heather. Alejandro si morse il labbro, non aveva previsto di venire ferito in quel modo dalle risposte della donna. “Oh e c'è anche un altro motivo per cui l'ho sposato : non sa una parola di quell'orrendo spagnolo“ aggiunse lei, rincarando la dose. Lui non sapeva proprio cosa rispondere “Allora, ti sei imbucato per stare in silenzio e sparare occasionalmente qualche idiozia o pensi di rendere questa mossa un minimo utile ?” Heather lo strappò brutalmente dal silenzio nel quale era caduto; era stata così chiara che lui capì che non aveva senso girare intorno all'argomento, tanto valeva parlare subito.

“Perchè non mi hai più richiamato ? Di nuovo...” le chiese mescolando nella voce rabbia e tristezza “Perchè non volevo una storia con un pezzo di scemo come te? “ replicò lei mantenendo l'intenzione precedente nella voce. Alejandro sospirò, non era questo il motivo, lo sapeva. “E' inutile che continui a prendermi in giro, querida, sappiamo che c'è un'altra motivazione “ “Forse perchè ti odio, dato che mi hai fatta eliminare da Reality ?” “ Mi odi per questo, eh ? E' vero, ti ho fatta eliminare. Ma tu mi hai buttato giù da un vulcano, mi hai lasciato bruciare. Non mi hai chiamato in tutti quei mesi...e neanche in questi anni. Ti stai sposando con un altro, senza neanche invitarmi. Sei sempre la più cattiva, Heather, e hai anche il coraggio di odiarmi,complimenti “. Forse fu la rabbia che ci aveva messo, forse il contenuto del discorso, fatto sta che Heather perse il suo sguardo cattivo e ne assunse uno confuso, sconcertato ; provò a scansarsi, a allentare la sua presa ma lui la trattenne “Ho diritto, Heather, ho diritto almeno a una vera spiegazione, maldiciòn! “ aveva urlato , ma la musica era stata più forte e quasi nessuno a parte lei lo aveva sentito. Stavolta fu Heather a sospirare, abbassò per un attimo lo sguardo e, quando sollevò di nuovo il volto lo guardò come mai aveva fatto, con serietà e rassegnazione, poi iniziò a parlare lentamente, con stanchezza quasi.

“Vuoi sapere perchè, Alejandro, vuoi sapere perchè non ci ho mai nemmeno provato? Va bene, te lo dico. Io non ci ho mai provato perchè sapevo che sarebbe stato inutile, che non avrebbe mai funzionato “

“Io ero perfecto per te lo dicevano tutti! I giornali, i blog...insomma siamo uguali! Siamo due perfidi, gelidi manipolatori no ? La pensiamo allo stesso modo e...”

“Appunto.” Heather lo interruppe “siamo o comunque siamo stati due bastardi, no? E sai dove funzionano le storie fra due manipolatori? Nei film, nei telefilm, nei blog malati di Sierra forse ma non nella realtà”

“Come puoi dirlo se no hai nemmeno voluto tentare? “

“Perchè sarebbe stata solo una guerra continua, ecco perchè. Avremmo passato tutto il nostro rapporto a sospettare che per l'altro fosse solo strategia,a aspettarci vicendevolmente vendette, ritorsioni. Avremmo sempre dubitato dei gesti d'affetto e d'amore, sempre senza nessuna eccezione. Eravamo solo degli adolescenti quando ci siamo conosciuti e forse allora andava bene, ma siamo stati troppo orgogliosi. Nessuno vuole vivere in guerra continua, perlomeno non io. Questo è quanto” concluso il discorso la donna riabbassò lo sguardo verso terra, un gesto così insolito per lei che fece pesare ancora di più quel discorso.

Alejadro intanto si era come congelato, quello che aveva detto Heather era maledettamente vero, maledettamente giusto e ingiusto nel contempo; o per meglio dire era corretto ma lui non voleva che lo fosse. Voleva pensare ancora di poter dare la colpa solo a lei, che avrebbe potuto funzionare fra loro. E invece no. Doveva arrendersi alla realtà : lei aveva pronunciato quel “sì” e lui di certo non l'aveva interrotta prima come fanno nei film, aveva semplicemente lasciato che le cose andassero per conto loro.

Si sentì come mai si era sentito prima di quel momento : sconfitto, sconfitto e disperato. Tuttavia in quella disperazione ancora riaffiorava un sentimento che non poteva più tenere nascosto. Si bloccò improvvisamente smettendo di danzare, strinse Heather a sé con più forza facendole posare la testa sulla sua spalla. Prese fiato.

“Te quiero” l'aveva detto, era privo di difese, privo di qualsivoglia orgoglio.

“In inglese” ringhiò di rimando Heather, quasi a volersi prendere una vendetta finale, nonostante tutte le sue parole, nonostante avesse già vinto.

“Ti amo” stavolta le due parole sembravano macigni da far risalire su per la gola.

Heather lo guardò, sembrava sul punto di dire qualcosa.

“Heather! Amore, eccoti !” la voce di James, il suo novello marito, la interruppe. Alejandro vide l'altro uomo venire verso di loro, era solo a poche persone di distanza. “Devo andare” disse risoluta Heather e si avviò verso suo marito, lasciandolo solo. Prima di sparire fra la folla, però, si voltò un'ultima volta verso di lui e pronunciò semplicemente due parole

“Yo tambièn “*

Alejandro avrebbe continuato a giurare per tutta la vita che, insieme a quelle due parole, sugli occhi della donna si erano formate delle lacrime.


 

* “anche io”


 


 

NOTE DELL'AUTRICE

Eahm..lo so è triste. Volevo con queste note precisare una cosa : io AMO la Alehaether e non importa cosa ho fatto dire a Heather in questa storia, io continuerò a shippare loro e tutti gli altri badass di tutti gli altri fandom forever ! Mi sono spezzata il cuore da sola a scrivere questa storia.

E ora sento il bisogno compulsivo di scrivere qualcosa in cui loro siano felicemente fidanzati! Spero che abbiate gradito comunque, alla prossima!


 

Kaleido. 

   
 
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