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Autore: mitchiewrites    16/11/2013    1 recensioni
Lo guardavo, la mia disgrazia, così spaventosa ma maledettamente attraente. I suoi occhi così azzurri che sembravano aver sottratto il colore al cielo che ora era scuro e cupo e, seppure non l’avrei mai ammesso, mi spaventava, avevo la pelle d’oca ogni volta che alzavo lo sguardo per cercare la luce della luna.
“Ma per favore, non saresti in grado di sopportarlo.” Mormorai provocandolo. Mi spuntò un ghigno nell’istante in cui pronunciai quelle parole.
Non sapevo perché ma sentivo che c’era qualcosa di dannatamente bello che riguardava quel volto, quello di un uomo al quale era stato strappato via l’amore, quello di una persona che non aveva niente che realmente significasse qualcosa. Sapevo che non aveva un posto in quel mondo, altrimenti non sarebbe stato in quel posto con noi, ne ero sicura.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The bottom of the sea.

 

 

 

Era come tuffarsi in mare aperto. L’adrenalina che ti scorre nelle vene, l’aria gelata che ti si infrange addosso e la consapevolezza che, presto o tardi, avresti dovuto lottare per non affogare, esaurire le forze per cercare di arrivare in superficie per respirare, sapendo che anche se fossi riuscita a riempire i polmoni di aria, il freddo ti avrebbe congelata e probabilmente avresti perso coscienza e saresti tornata lentamente sul fondo del mare.
Lo guardavo, la mia disgrazia, così spaventosa ma maledettamente attraente. I suoi occhi così azzurri che sembravano aver sottratto il colore al cielo che ora era scuro e cupo e, seppure non l’avrei mai ammesso, mi spaventava, avevo la pelle d’oca ogni volta che alzavo lo sguardo per cercare la luce della luna.
“Ma per favore, non saresti in grado di sopportarlo.” Mormorai provocandolo. Mi spuntò un ghigno nell’istante in cui pronunciai quelle parole.
Non sapevo perché ma sentivo che c’era qualcosa di dannatamente bello che riguardava quel volto, quello di un uomo al quale era stato strappato via l’amore, quello di una persona che non aveva niente che realmente significasse qualcosa. Sapevo che non aveva un posto in quel mondo, altrimenti non sarebbe stato in quel posto con noi, ne ero sicura.
“Magari sei tu quella che non potrebbe sopportarlo.”
Mi stava sfidando, e di solito non ero una persona che scattava a una provocazione del genere, ma in quel momento, quell’istante in cui mi sentivo sola con lui come unica persona che poteva essere di conforto, decisi di fare ciò che lui voleva.
Lo presi per la giacca e posai le labbra sulle sue. Sentivo la sua mano tra i miei capelli mentre lo baciavo. Era la prima volta che mi sentivo speciale dopo tanto tempo. Sapevo soltanto di volerne di più.
Mi staccai dalla sua morsa col fiato corto. “E’ stata…”
“…una cosa di una volta sola.” Mi voltai e cominciai a camminare dalla parte opposta a quella dove si trovava lui. “Non seguirmi. Aspetta un minuto, prendi della legna per il fuoco o qualcosa del genere.”
“Come desideri.”
E in quel momento ebbi solo il desiderio di morire.  


 

  
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