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Autore: Kokonatsu    16/11/2013    7 recensioni
{KaiBaek ♥}
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"Cosa succede se metti dello zucchero in un caffè amaro?"
“Diventa più dolce” rispose questo con fare ovvio.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Kai, Kai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Saaaalve a tutti! E' una vita che sono iscritta su efp ma non ho mai recensito perché boh son pigra (?) e intanto vi ho osservato nell'ombra mlml Io amo questa coppia e finalmente mi è venuta l'ispirazione per questa cara fanfiction che inoltre è anche la prima che scrivo omg La dedico alla mia adorata Senpai ♡, la mia Chokomo ♡ e la cara Jojo ♡ Non mi resta che dirvi buona lettura e scrivete una recensione, positiva o negativa che sia! nwn/

You are the sugar for my bitter coffee;

 

Baekhyun non era mai stato di molte parole, decisamente silenzioso come ragazzo, non esternava quasi mai le sue emozioni.
Si limitava ad osservare e a giudicare il mondo circostante nella sua mente contorta, dove nulla era abbastanza perfetto per lui.
Non riusciva a crearsi molti amici a causa di questa sua testa, questo suo modo di pensare, ma la cosa, in realtà, non gli pesava più di tanto.
Ogni persona per lui aveva una sua utilità che andava a rispecchiarsi su cosa gli faceva provare, ma nessuno gli faceva provare davvero qualcosa, non sentiva nascere sentimenti piacevoli, solo fastidio.
Si sentiva un estraneo e si ritrovava ad essere sempre in disaccordo con le idee altrui.
La gente intorno a lui era totalmente inutile.

Notava che le persone spesso si perdevano a fantasticare, a immaginarsi le cose, senza prestare attenzione all’impossibilità di ciò che pensavano, totalmente in contrasto con la sua mente logica e razionale, che non accettava queste cose senza senso.
“Perché perdere tempo a immaginare qualcosa che non accadrà?” si chiedeva spesso, trasformando i suoi lineamenti delicati in una smorfia.

Ma con Jongin cambiò qualcosa.

Jongin era un ragazzo dall’aspetto dolce che presentava spesso un sorriso impacciato e gentile che avrebbe fatto stringere il cuore a chiunque, perfino a Baekhyun.
Riusciva a darti sempre una visione positiva della realtà, allontanandosene ma rendendo quel pensiero concreto come essa.
Inutile dire che era circondato da molti amici, ma nonostante si ritrovasse sempre a cercare di consolarli per i motivi più insulsi, lui non sembrava annoiarsi o irritarsi, tutto il contrario.

Quando si ritrovarono come coinquilini, il più grande pensò che sarebbe stato come con tutti gli altri.
Si immaginava un rapporto freddo e distaccato, basato solo sulla necessità data dal convivere.
Invece, nacque una certa intesa, forse data proprio da questo loro contrasto così evidente.

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Era una fredda mattinata d’inverno, c’era silenzio e la neve che cadeva, guardandola, poteva dare l’idea che arrivata al suolo avrebbe fatto rumore, lasciandoti invece come in sospeso.
Entrambi stavano facendo colazione in cucina, chiacchierando del più e del meno.

“Perché le persone sono infelici, secondo te?” spuntò Baekhyun dopo una breve pausa, mentre si scaldava le mani con la tazza di caffè amaro bollente che si era appena versato.
“Perché la vita è imprevedibile e crea problemi di continuo?” rispose Jongin ironico, andando a sedersi di fronte a lui con un mezzo sorriso.
“Già… ma i problemi che subentrano, vengono sempre lasciati da parte alla fine” notò con disappunto.
“Non esiste sempre una soluzione immediata, bisogna prendersi del tempo”
“Secondo me, basterebbe fermarsi e pensare razionalmente subito, si risparmierebbe un sacco di tempo”
“Non hai mai pensato che la gente mette da parte i problemi per pensarci successivamente, senza avere il peso dell’infelicità del momento?”

Fermò la sua mente un attimo, non l’aveva mai vista in quel modo; cominciava a pensare di essere seriamente apatico.
Gli sembrava di non vivere, di essere in un’altra dimensione; le emozioni sembravano neanche sfiorarlo.

Girò il cucchiaino nella tazza a vuoto, pensando, tenendosi la testa con una mano, accarezzandosi i capelli spettinati dal sonno.
“Non ha senso” soffiò.
Jongin sospirò fissandolo un momento, spostando poi lo sguardo sul tavolo.
“Cosa succede se metti dello zucchero in un caffè amaro?” chiese prendendo una bustina di zucchero che iniziò ad agitare, attirando l’attenzione del più grande, e la versò nel caffè di questo.
“Diventa più dolce” rispose questo con fare ovvio, guardando le micro particelle cadere nel liquido e sparire; quel caffè non lo avrebbe più bevuto di certo.
“Esattamente,” iniziò girando la bevanda col cucchiaino che si portò poi alla bocca, assaggiandolo “pensi ad altro per rallegrarti sul momento per poi affrontare il problema positivamente, successivamente”
Baekhyun accennò un sorriso.
Sentì qualcosa scaldarlo, sentì il battito accelerare.
Sentì anche come se la sua mente fosse soggetta ad una forte pressione.

Nei giorni successivi, si perse spesso a pensare a quello che Jongin gli aveva fatto notare, a provare a vederlo con i suoi occhi, fissando le persone per strada.
Tuttavia, l’unica immagine che gli si continuava a presentare era quella dell’amico.
Non si era mai interrogato particolarmente sul suo orientamento, nessuna ragazza lo aveva mai interessato, ma non per questo significava essere di altra idea, però la curiosità di assaggiare le labbra del più piccolo era lì.

Ormai fissava le labbra di quel ragazzo sempre più spesso, anche quando parlavano il suo sguardo si volgeva su di esse e probabilmente anche l’altro se ne era accorto, perché fissava le sue sottili.

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Due tazze di caffè fumante sul tavolino, una rigorosamente amara e l’altra zuccherata.
Era iniziata così quella serata che avevano intenzione di trascorrere insieme sul divano.

Dopo qualche minuto, Jongin appoggiò la testa sullo schienale, verso la spalla del più grande e cominciò ad assaporarsi le labbra carnose e rosee che avevano ancora quel gusto misto a caffè e zucchero che adorava tanto.
Che lo stesse facendo apposta? Probabile.
In ogni caso, Baekhyun sentì di non poter fare a meno di volgere lo sguardo su quella bocca che non lo lasciava in pace un momento, per poi alzarlo sui suoi occhi grandi e scuri, intenti a seguire, distraendoli.

Qualcosa premette nel suo petto e si spostò nel suo cervello, facendolo scattare d’istinto.

“Baek-“ iniziò l’altro incerto, venendo però interrotto da quel bacio tanto atteso. Non avrebbe mai pensato che sarebbero giunti a quel punto.

 Il più grande non gli sembrava la persona che si perde in questo genere di cose dato il suo carattere freddo e incostante, o forse proprio questo lo aveva portato a ciò?

Mosse le labbra contro le sue, assecondandolo, cercando di incuriosirlo ancora di più.
Aveva iniziato ad aspettare un momento simile quasi da quando si erano conosciuti; il suo aspetto gentile che tuttavia nascondeva una profonda solitudine e durezza, lo aveva attirato da subito.

Personalmente, non se la sarebbe mai sentita di prendere l’iniziativa, aveva paura di una delle sue reazioni contrarie, il suo più grande difetto contro il suo carattere estremamente fragile, poichè esse erano particolarmente pesanti, sapevano ferirti e lasciarti morire nella sua più totale indifferenza.

Per Baekhyun, Jongin aveva un gusto diverso da tutti gli altri, lo stava scaldando facendogli provare qualcosa, per di più intenso e di cui sentiva il bisogno crescente.
Lui odiava le cose dolci nonostante Jongin lo fosse, ma sotto quella dolcezza sentiva un retrogusto amaro, un’amarezza che non si sapeva spiegare ma di cui voleva sapere tutto.

L’unica idea che gli venne in mente era che forse era l’amarezza di averlo conosciuto e per logica, Jongin avrebbe dovuto sentire la dolcezza che aveva provato lui conoscendolo.


 
  
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