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Autore: amoreperniall    16/11/2013    6 recensioni
‘Quiero mirarte,
quiero soñarte,
vivir contigo cada instante.
Quiero abrazarte,
quiero besarte,
quiero tenerte junto a mí.’
--
«Voglio guardarti, voglio sognarti, vivere con te ogni istante.»
«Voglio abbracciarti, voglio baciarti, voglio tenerti vicino a me.»
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Yeah yeah 

I'm no superman 
I can't take your hand 
And fly you anywhere 
You want to go (yeah) 

I can't read your mind 
Like a billboard sign 
And tell you everything 
You want to hear 

I'll be your hero 

Cause I, I can be everything you need 
If you're the one for me 
Like gravity I'll be unstoppable 

I yeah, I believe in destiny 
I'm maybe an ordinary guy 
Without his soul 
But if you're the one for me 
then I'll be your hero 

oh I'll be your hero yeah 
I'll be your hero 
so incredible 
some kind of miracle 
and when it's meant to be 
I'll become a hero 
So I'll wait, wait, wait for you 
I'll be your hero, yeah 

Cause I, I can be everything you need 
If you're the one for me 
Like gravity I'll be unstoppable 

I yeah, I believe in destiny 
I'm maybe an ordinary guy 
Without his soul 
But if you're the one for me 
I'll be your hero 

Yeah, I'll be your hero, yeah 
I'll be your hero, hero. 

 

Sono una di quelle ragazze a cui piace leggere un libro tranquillamente e con un po' di musica da sottofondo.
Sono una di quelle ragazze timide; oh io sono molto timida, qualsiasi cosa mi imbarazza, divento rossa come un peperone per qualunque cosa; ed è forse a causa di questa mia stupida timidezza che non ho nemmeno un'amica, se non contiamo mia madre che mi sta guardando dall'alto e mia nonna, si perchè vivo con lei; mio padre? Vorrei non parlarne per ora, è una storia che detesto più di tutto, più della mia solitudine.
***
Un altro odioso giorno di scuola, uguale a tutti gli altri, ah no, è un solito giorno uguale a tutti e basta; la mia è la stessa giornata di sempre, non cambia mai, semplicemente perché non ho nessuno; appena metto piede a scuola sento gli occhi di tutti puntati addosso, perché io sono quella ‘asociale’ per così dire.
Chiudo il mio armadietto e mi stringo i libri al petto; faccio per andarmene ma qualcuno mi spinge facendomi cadere a terra con tutti i libri a pancia in giù.
«Levati di mezzo sfigatella!» esclama la ragazza che mi ha spinta ridendo. «Ah già, il tuo soprannome non è sfigata, tu sei quella sola, l'emarginata!» continua sempre più divertita.
Faccio peso sulle mani alzandomi di poco.
«Lasciala stare!» urla un ragazzo venendo verso di me e abbassandosi al mio livello. 
«Stai bene?» mi chiede poi dolcemente, alzandomi il mento con due dita.
I miei occhi ne incontrano un paio verde smeraldo, il verde più bello che si possa mai ammirare, ma io mi guardo anche attorno.
Persone che guardano con compassione; chi vorrebbe fare qualcosa ma rimane fermo e chi ride, ride e fa male.
Mi alzo velocemente e, mentre mille lacrime solcano il mio viso, corro verso il bagno delle ragazze e quando lo raggiungo mi chiudo in uno dei gabinetti.
Qui dentro si sentono solo i miei singhiozzi, singhiozzi pieni di tristezza, delusione, solitudine e soprattutto imbarazzo.
«Ehi.. sei qui dentro?» chiede la voce dello stesso ragazzo di prima. «Mi dispiace per quello che è successo.. ti ho portato i libri..» continua. «Esci e parliamo, dai..» aggiunge sperando in una risposta, ma da parte mia solo singhiozzi. «Dai esci, non posso entrare nel bagno delle ragazze..» ma io non esco, troppo imbarazzo. «Oh, al diavolo!» esclama poi; non capisco bene le sue parole all'inizio, ma quando sento il rumore della porta del bagno aprirsi e i suoi passi capisco, capisco che ha mandato a quel paese il fatto che è il bagno delle ragazze ed è entrato comunque, per me e non so nemmeno perché l'ha fatto, perché mi ha aiutata prima, nessuno ci ha mai provato, però lui si e non riesco a capirne il significato, insomma nessuno si è mai preoccupato per me, e poi arriva lui, così, all'improvviso.
«Dove sei? Parla su..» dice dolcemente avvicinandosi alle porte dei gabinetti, tiro su col naso, ma non riesco a smettere di piangere, a uscire da lì e vederlo.
Ad un tratto vedo una mano spuntare da sopra la porta, la sua mano appoggiata.
«Ti ho trovata..» realizza, e mi ha trovata davvero sentendomi piangere. «Ti prego.. apri questa porta ed esci.. sono qui, sono entrato nel bagno delle ragazze.. ti supplico..»
Mi avvicino alla maniglia e poggio su di essa la mano destra, mentre con la sinistra mi asciugo le lacrime prima di aprire lentamente la porta.
«Oh, grazie al cielo!» esclama lui abbracciandomi; a questo gesto mi sento bruciare, le guance vanno a fuoco, saranno rosse come non mai.
«Perché ti hanno trattata il quel modo?» mi chiede sciogliendo l'abbraccio, per poi accarezzare dolcemente la mia guancia e scrutare i miei occhi con attenzione.
 «Perché sono sola, hai sentito che ha detto..»
 «Ma questa non è una scusa per trattarti male!»
 «Tu non capisci, per loro sono quella strana, l'emarginata, quella ‘asociale’.. non ho amiche se non contiamo mia madre che non c'è più e mia nonna..» sbotto ricominciando a piangere. «Sono sola..» aggiungo in un soffio, sedendomi a terra con le spalle al muro.
«Non sei sola, ora hai un amico..» dice abbassandosi per essermi più vicino. «Me.» dice alzandomi il mento con le dita per poi stringermi forte a se'.
Fra le sue braccia mi sento al sicuro, protetta.
«Ah, comunque.. piacere, sono Harry.» dice dopo, provocando un mio sorriso, in effetti è vero, non ci siamo ancora presentati.
«Amy.»
***
Sono passati alcuni giorni da quando ho conosciuto Harry, e, devo ammetterlo, è una persona fantastica.
«Amy, vai ad aprire tu..» mi dice gentilmente mia nonna sentendo il campanello suonare; faccio ciò che mi dice e apro, parandosi davanti a me la figura di Harry.
«Che ci fai qui?» gli chiedo con un sorriso.
«Volevo vederti, passare un po' di tempo con te.. e magari potremmo fare i compiti insieme..»
«Andiamo, riccio.» gli dico dopo aver smesso di ridere e facendolo entrare.
«Oh, ciao.» esclama mia nonna al settimo cielo, non ho mai portato nessuno a casa non avendo nessuno, ovviamente.
«Salve signora.» la saluta Harry sorridente.
«Nonna, noi siamo in giardino..» 
«Va bene, vi preparo qualcosa, così fate anche merenda.»
«Grazie, nonna.» le dico. «Andiamo.» mi rivolgo ad Harry portandolo in giardino, dove ci sono un tavolino e delle sedie.
«Allora.. cominciamo?» 
Annuisce e prende i libri dallo zaino che si era portato, anch'io prendo i miei, stavo proprio per farli lì quando è arrivato lui.
«Ecco.. possiamo iniziare con matematica? Non sono molto bravo..» ammette.
«Ok, cucciolo di panda con i ricci.» gli rispondo facendolo ridere.
«Allora.. qui devi solo..» 
«Oh, che gattino vecchio..» 
A quelle parole alzo lo sguardo e vedo che si riferisce a Nancy.
«Si, è molto vecchia..» sospiro mentre una lacrima scorre sul mio viso, ma subito la asciugo. «Lei è Nancy.. era la gattina di mia mamma.. è l'unica cosa che mi rimane di lei..» confesso trattenendo le lacrime che lottano per bagnarmi il viso.
«Oh, cavolo.. scusa..» dice Harry dispiaciuto.
«Fa niente.. adesso continuiamo?» cambio discorso, cercando di sembrare il più normale possibile.
***
Harry's Pov.
Oggi Amy non è venuta a scuola, per questo adesso sto andando da lei, e poi devo dirle una cosa importante.
Suono il campanello, ma ad aprirmi non è lei, bensì sua nonna.
«Salve, Amy è in casa?» 
«Si, è in giardino.. penso che le farà bene parlare con te..» mi dice facendomi entrare.
Vado in giardino e la vedo di spalle, seduta sull'erba, sorrido; faccio il più piano possibile per non farmi notare, piccola sorpresa per lei.
«Ehi..» le dico sedendomi accanto a lei, ma il mio sorriso sparisce in fretta non appena la vedo piangere. «Amy, che..?» 
«Nancy è.. è morta..» quasi sussurra, poggiando la sua testa sulla mia spalla, continuando a guardare davanti a lei.
La stringo sempre più a me; non è il momento di dirle ciò che devo farle sapere.
***
Amy's Pov.
«Quella assomiglia a una bambina!» esclamo indicando una nuvola in cielo.
«Quella invece a due persone che litigano.. e un bambino che piange..» ne indica una Harry, parlando con malinconia. «I miei sono divorziati.. mio padre se ne è andato di casa e non lo vedo da anni..» confessa ancora più triste.
Alle sue parole, penso a lui, a mio padre, e ciò mi fa stare male; sospiro piena di dolore, mi copro il viso con le mani e mi metto seduta.
«Mio padre è in prigione.» confesso con un tono che trabocca di dolore, malinconia, tristezza e molte altre emozioni che non riesco a descrivere.
Mi volto verso Harry togliendomi le mani dal viso; anche lui si è messo seduto ed ora mi guarda, scioccato dalle mie parole.
«Da quando mia madre è morta lui è cambiato..» ammetto. «Non sono mai andata a trovarlo.. ne' gli ho scritto, nonostante lui lo fa continuamente..» 
Sento le braccia di Harry avvolgermi calorosamente in uno di quei suoi magnifici abbracci, con lui mi sento al sicuro, protetta, come se le complicazioni sono sparite e al mondo c'è solo felicità e spensieratezza.
Mi sento meglio e, soprattutto, mi sento amata e capita.
***
Vado ad aprire la porta di casa e la figura di Harry mi si para davanti, dovevo aspettarmelo, insomma chi viene oltre a lui?
«Ho una sorpresa per te..» dice sorridendo.
Mi chiudo la porta alle spalle e mi avvicino di più a lui e noto che nasconde qualcosa dietro la schiena.
«Harry..» non mi fa completare la frase perché mi porge un piccolo gattino di nemmeno due mesi.
«La gatta di un'amica di mia mamma ha partorito e..» 
«Grazie, Harry!» esclamo al settimo cielo abbracciandolo, ma facendo attenzione a non fare del male al micetto; mi allontano da lui e gli chiedo sorridente: «Sei venuto qui solo per questo?» 
«In realtà no.. devo fare una cosa..» risponde un po' impacciato, per poi poggiare una mano sulla mia guancia e avvicinarsi sempre più al mio viso, fino a far combaciare le nostre labbra come una cosa sola; e a quel bacio rispondo anch'io perché lo desideravo da tempo ormai.
«Ti amo, Amy.» mi sussurra dopo aver allontanato le nostre labbra, ma è ancora vicinissimo alle mie, così tanto che riesco a percepire il suo respiro sul mio viso.
«Ti amo anch'io, Harry.» 
«Sarò il tuo eroe.» 
«E io la tua principessa.» 
«Voglio guardarti, voglio sognarti, vivere con te ogni istante.» confessa.
«Voglio abbracciarti, voglio baciarti, voglio tenerti vicino a me.» ammetto, prima di sentire ancora una volta le sue labbra sulle mie e so che è solo l'inizio, perché lui sarà davvero il mio eroe, e lo sarà per tutta la mia vita.

 

Tanto tiempo caminando junto a ti…
Aún recuerdo el día en que te conocí.
El amor en mi nació.
Tu sonrisa me enseño
tras las nubes siempre va a estar el sol.

Te confieso que sin ti no se seguir:
luz en el camino tu eres para mi.
Desde que mi alma te vió
tu dulzura me envolvió.
Si estoy contigo se detiene el reloj.

Lo sentimos los dos,
el corazón nos hablo
y al oído suave nos susurró:

Quiero mirarte,
quiero soñarte,
vivir contigo cada instante.
Quiero abrazarte,
quiero besarte,
quiero tenerte junto a mí.
Pues amor el lo que siento.
Eres todo para mí.

Quiero mirarte,
quiero soñarte
vivir contigo cada instante.
Quiero abrazarte,
quiero besarte,
quiero tenerte junto a mí.
Tu eres lo que necesito.
Pues lo que siento es:
Amor.

En tus ojos veo el mundo de color.
En tus brazos descubrí yo el amor.
¿Verá en mi ella lo mismo?
¿Querrá el estar conmigo?
Dime que tu lates por mi también.

Lo sentimos los dos,
el corazón nos hablo
y al oído suave nos susurró:

Quiero mirarte,
quiero soñarte,
vivir contigo cada instante.
Quiero abrazarte,
quiero besarte,
quiero tenerte junto a mí.
Pues amor el lo que siento.
Eres todo para mí.

Quiero mirarte,
quiero soñarte,
vivir contigo cada instante.
Quiero abrazarte,
quiero besarte,
quiero tenerte junto a mí.
Pues amor el lo que siento.
Eres todo para mí.

Quiero mirarte,
quiero soñarte
vivir contigo cada instante.
Quiero abrazarte,
quiero besarte,
quiero tenerte junto a mí.
Tu eres lo que necesito.
Pues lo que siento es:
Amor.



YEAH.
Ehii! Scusate se vi ho fatto prendere un colpo con 'YEAH' in rosso poi. Ahahah, sappiate che con me sarà sempre così! Ahahah.
Allora, parliamo della One Shot, mi sono ispirata a 'Lemonda Mouth', ma non è colpa mia, questa OS mi è venuta in sogno! Ebbene si, l'ho sognata e.. l'ho scritta.
Inizialmente pensavo che sarebbe stato un piccolo immagina, ma poi mi è piaciuto molto come mi è venuto, è ho deciso di metterla qui e farla diventare One Shot.
Spero vi sia piaciuta, perché ci ho messo l'anima e il risultato finale mi piace davvero tanto.
Scusate eventuali errori, la mia tastiera non va molto bene (lol), e lasciate una recensione, anche negativa, mi aiuterà a migliorare. :)

 
  
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