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Autore: Juliet    27/04/2008    4 recensioni
[Hana Yori Dango]
"Rui?"
Seppur evitando di voltarsi, il ragazzo si fermò.
"Ricordi quando ti chiesi perchè suonavi ad occhi chiusi?"

[Rui/Shizuka]
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Categoria: Hana Yori Dango

Categoria: Hana Yori Dango

Titolo: Over And Over

Autrice: Juliet

Personaggi & Pairings: Hanazawa Rui, Shizuka Toudou – [Rui/Shizuka]

Rating: Giallo – che dovrebbe corrispondere ad un PG13 o qualcosa del genere

Avvertimenti: One – shot, poco più di una flashfic, divisa in due parti per comodità mia. Non grandi spoiler, ma sicuramente aver visto la seconda stagione aiuta.





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Le note di quella melodia parevano più malinconiche del solito, quella notte.

Rui aveva sempre suonato ad occhi chiusi, dalla prima volta in cui aveva preso fra le mani quel violino. Ricordava ancora perfettamente il sorriso affettato della sua insegnante, le parole che aveva rivolto a sua madre.

“Suo figlio ha indubbiamente del talento.

Solo un grande violinista potrebbe ascoltare ad occhi chiusi le proprie prime note”.



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Over And Over

(parte prima)



It feels like everyday stays the same
It's dragging me down and I can't pull away
So here I go again
Chasing you down again
Why do I do this?

[Over And Over – Three Days Grace]





“Shizuka!”

Si voltò verso di lui e sorrise di quel suo splendido sorriso nel riconoscerlo fra la folla degli invitati. Allungò appena un braccio nella sua direzione, invitandolo a raggiungerla. Akira, in piedi accanto a lei, gli rivolse uno strano sguardo prima di scusarsi ed allontanarsi verso la piscina, quasi trascinando con sé un irritato Tsukasa e seguito serenamente da un tranquillissimo Soujiroh.

Rui avanzò lentamente verso la ragazza, ora sola con un cocktail in mano, un abito da diecimila dollari addosso e la sicurezza conferitale dai suoi diciotto anni.

“Rui, era ora che arrivassi. Ti stavamo aspettando”.

Il ragazzo le sorrise.

“Sei molto bella, stasera, Shizuka”.

Lei accentuò il suo sorriso in risposta e lo prese sottobraccio, facendo spaziare lo sguardo sui presenti.

“Sembra proprio che ci siano davvero tutti, no?” mormorò, con la sua solita voce dolcemente allegra. Non era diversa da come era sempre stata quando era in sua compagnia.

“E chi avrebbe potuto mancare?”

Shizuka gli strinse appena un po’ più forte l’avambraccio.

“Tu, Rui,” rispose, lanciandogli una rapida occhiata. “Credevo avresti mantenuto la tua parola, per quanto avrei odiato non averti qui, alla mia festa”.

Il ragazzo evitò di incontrare gli occhi di lei.

“Non è vero, Shikuza…” mormorò, troppo piano perché lei potesse udirlo.

“Mh?”

Rui alzò lo sguardo sul cielo sereno, cornice di un’ennesima afosa giornata di agosto a Tokio.

“Ti sarebbe dispiaciuto, non avermi qui. Ma non l’avresti odiato… Avresti trovato il modo di non pensarci”.

Shizuka gli prese il volto con una mano, obbligandolo seppur con pacatezza a volgerlo verso il suo. Rui vide le sue labbra appena socchiuse, i suoi occhi dolci e tristi al tempo stesso, lo sguardo che altre volte le aveva visto dedicargli e che lui aveva finto di non notare.

“Tu sei stato il primo, Rui, al quale ho confidato il mio sogno. Tu hai sempre saputo, fin da quando eravamo bambini, che cos’era che volevo ed anche che quando voglio qualcosa non vi rinuncerei mai”. Le sue dita fresche lasciarono il viso del ragazzo dopo una carezza leggera come un soffio d’aria. “Tu lo sai, Rui, perché devo andare. Lo sai”.

“Ed ora, gentili ospiti, mia figlia, diplomatasi quest’anno all’ Accademia Eitoku, vorrebbe ringraziarvi tutti per la vostra presenza a questa festa alla quale ci avete fatto in grande onore di presenziare. Shizuka, raggiungimi qui”.

La voce del signor Toudou riscosse Rui, riportandolo alla realtà. Udiva nuovamente il vociare degli ospiti, le risate dei bambini, lo scrosciare dell’acqua della fontana decorativa a pochi metri da lui. Shizuka lasciò il suo braccio senza sforzo, sorridendo educatamente a coloro che la circondavano mentre avanzava verso la figura severa del padre, ritto accanto alla moglie, più bassa, minuta ed emotiva di lui. Egli cedette il microfono alla figlia, non appena fu alla sua destra.

“Grazie a tutti per essere venuti. E’ un onore per me, stasera…”

Rui voltò le spalle alla sua voce e si allontanò.





***





Note dell’Autrice

Da quando ho scoperto che cos’è un Japanese Drama (credetemi, fino ad un mesetto fa non avevo alba di che cosa si trattasse quando ne sentivo parlare XD) dopo essere per caso finita a guardare un episodio di Hana Yori Dango, ho saputo che prima o poi avrei scritto qualcosa su Hanazawa Rui. E non solo perché Oguri Shon è incredibilmente bello XD ( e lo dico io che ho sempre trovato i giapponesi piuttosto insignificanti) ma soprattutto perché ha dato vita ad un personaggio che adoro. E’ l’Hanazawa Rui perfetto.

Comunque, per farla breve, alla fine qualcosa su di lui l’ ho scritto per davvero. ^^



La canzone che dà il titolo alla fic è, come avrete immaginato XD, “Over and Over” dei Three Days Grace. La canzone che sempre mi viene in mente quando associo il nome di Rui a quello di Shizuka.

Per quanto riguarda l’ambientazione, devo ammettere di non conoscere esattamente l’età degli F4 né quella di Shizuka. Da quello che mi è parso di capire guardando la 1x01, Shizuka si è diplomata alla Eitoku l’anno prima che Tsukushi vi accedesse. Ed avendo lei un anno in meno degli F4, Rui e company in questa fic dovrebbero avere sedici anni, più o meno. Questo dovrebbe fare di Shizuka una diciottenne. Ma nonci metterei la mano sul fuoco. ^^



Detto questo, spero mi facciate sapere che ne pensate di questo esperimentino. ^^

Grazie a tutti e a presto!

Juls

  
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