Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Malika    17/11/2013    1 recensioni
Prima classificata a “Il contest degli alter-ego” indetto da TheHeartIsALonelyHunter sul forum di EFP.
Dalla storia: L’avevano accolta tra loro, avevano passato del tempo assieme, si erano confrontati e sostenuti.
Poi tutto era crollato come un misero castello di sabbia.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro, personaggio, Corvonero, Godric, Priscilla, Corvonero, Salazar, Serpeverde, Serpeverde, Tassorosso, Tosca, Tassorosso
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: Egoista.
Personaggi: Andromeda Riddle (Nuovo Personaggio), Fondatori.
Genere: Introspettivo, Drammatico
Rating: Giallo
Note: FlashFic.
Avvertimenti: DeathFic
Contesto: Era dei Fondatori.
Introduzione: Storia partecipante a “Il contest degli alter-ego” indetto da TheHeartIsALonelyHunter.
Dalla storia: L’avevano accolta tra loro, avevano passato del tempo assieme, si erano confrontati e sostenuti.
Poi tutto era crollato come un misero castello di sabbia.
 
 
Egoista
Camminava a testa alta, lasciando che gli insulti e il cibo marcio passassero su di lei come fossero acqua pura; lei era superiore rispetto a loro: credeva fermamente nei suoi ideali e se per quelli doveva essere condannata… beh, l’avrebbe accettato senza discutere!
I suoi occhi, scuri come le penne di corvo, saettavano per la strada, alla ricerca di quei quattro visi che l’avevano condannata.
«Non possiamo aiutarla!»
«Come potete dire una cosa del genere proprio voi?»
«Cercate di capire: se l’aiutiamo, tutto andrà in fumo!»
«È come noi!»
«Sapete perfettamente che non è vero!»
L’avevano accolta tra loro, avevano passato del tempo assieme, si erano confrontati e sostenuti.
Poi tutto era crollato come un misero castello di sabbia.
Loro, i costruttori di Hogwarts, rifugio sicuro della magia, l’avevano lasciata sola, perché lei, donna e diversa, non ne possedeva una singola stilla; il suo cuore, forte fino a quel momento, aveva rallentato i suoi battiti fino ad atrofizzarsi, a diventare gelido nei loro confronti.
Così aveva atteso il suo destino, rimanendo fedele solo a se stessa.
Quegli esseri, quei Babbani, l’avevano raggiunta e catturata, rinchiudendola in una gabbia sudicia e putrida mentre lei, innocente, cercava di far loro capire che non erano diversi.
«È sempre sangue quello che ci scorre nelle vene! Siamo uguali, facciamo parte dello stesso mondo!»
«Zitta, strega! Tu non meriti di vivere!»
Il rumore della folla sparì per un istante, quando incrociò gli occhi marroni di Hufflepuff; erano occhi pieni di pietà, rammarico e dolore. Quasi riusciva a sentirsi nello stesso modo… se non fosse che anche lei, come gli altri, l’aveva tradita e abbandonata; così la fulminò con gli occhi, trasmettendole tutto il suo disprezzo, mentre a testa alta si lasciava trasportare verso il palo.
Due uomini la legarono strettamente, poi indietreggiarono mentre un terzo, con un ghigno ben chiaro sul volto, si avvicinava e dava fuoco ai rami secchi che la circondarono.
Il calore delle fiamme la raggiunse subito, ma aveva davanti minuti di attesa e ore di agonia, lo sapeva, l’aveva visto. Non sarebbe mai stata salvata, sicuramente non da loro, ma, improvvisamente, in quegli istanti sospesi sopra a tutto, capì che non poteva dar loro una colpa: cercavano di salvare loro stessi e i loro sogni.
«Vorremmo aiutarvi, Andromeda, davvero, ma…»
«La verità è che non avete il coraggio di tirarmi fuori da questa maledetta gabbia, anche se ne avete le capacità!»
«No, no! Non è questo, davvero, ma Hog…»
«Hogwarts! Sì, lo so, Hogwarts è più importante di tutto! Helga, smettetela, mi fate ridere!»
«È per il bene di tutti, Riddle!»
«Godric, siete patetico! E voi, Salazar, non dite niente?»
«Non c’è nulla da dire: è già stato tutto deciso».
Ora capiva: i quattro Fondatori volevano salvare tutti e lei, che credeva nel sacrificio di uno per la sopravvivenza di molti, non l’aveva capito. Alla fine, la natura propria di ogni uomo aveva prevalso e anche lei, che si credeva altruista, si era comportata come un’egoista della peggior specie.
Cercò gli occhi di Helga e li trovò in compagnia di quelli degli altri tre; erano lì per lei, per farle capire che, comunque, non era sola. “Se devo morire per far capire agli altri di unirsi e vivere davvero, ben venga: sarò felice di sacrificare la mia vita!” pensò, sorridendo ai quattro.
Sperò che avessero capito, mentre lanciava un urlo di agonia e tutto diventava buio.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Malika