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Autore: p a n d o r a    17/11/2013    1 recensioni
~ Kurt è uno scrittore.
Vorrebbe scrivere uno di quei libri che incantano milioni di persone;
di quelli che ti tengono con il fiato sospeso;
di quelli che ti fanno piangere, ridere o arrabbiare;
ma la dura verità è che Kurt non sa su cosa scrivere.. perché non ha mai iniziato a vivere.
“Quando persi la memoria, mia madre mi disse che ero sarei potuto diventare uno scrittore, ma non mi disse mai su cosa scrivere, prima di morire.” -
“Se vivi con l’unico pensiero di dovere qualcosa a qualcuno non inizierai mai a vivere.”

Una scommessa è già un buon passo per iniziare a farlo, ma dipende da con chi si scommette. ~
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Le pagine della nostra vita.



Due piedi svelti e leggeri percorrevano un corridoio stretto e lungo, molto lungo, troppo lungo. Sfrecciava davanti alle varie aule a passo spedito e iniziava ad intravedere la porta in lontananza. Mancava poco, molto poco, troppo poco. Strinse le mani intorno alla tracolla come per darsi coraggio. Ce l’aveva quasi fatta, doveva soltanto varcare quella soglia e ce l’avrebbe fatta, sarebbe finito tutto. Mancavano meno di dieci passi e molti studenti facevano avanti e indietro da quella porta con nonchalance, ma non lui, non ora. Non ora che già stava pregustando il sapore della libertà, il sapore dell’indipendenza, di una vita nuova. Appoggiò la mano sul portone verde di ferro davanti a lui, prese un respiro e lo spinse in avanti per l’ultima volta. La luce del sole lo colpì in pieno e lui, invece di distogliere lo sguardo, guardò verso l’alto. Finalmente ce l’aveva fatta. Kurt Hummel aveva concluso l’università. Ora mancava solo la cerimonia della laurea, una cosa formale e di poco conto, e sarebbe diventato uno scrittore a tutti gli effetti. Non sarebbe più dovuto tornare in quell’edificio, tra quelle mura, tra quella gente. Non avrebbe più dovuto svegliarsi presto la mattina, nulla di nulla. Era libero. Dopo cinque anni di studio senza freni, era libero. Saltò sul posto gridando e infischiandosene degli sguardi straniti delle persone intorno lui. Ormai non gli importava più di nulla, sapeva soltanto che la sua nuova vita stava per cominciare, ed era più emozionato che mai. Fanculo a tutti quelli che non avevano creduto in lui, quelli che lo avevano insultato, quelli che lo avevano deriso. Fanculo tutto. Ora Kurt era diventato ciò che sognava da una vita: uno scrittore. Non vedeva l’ora che arrivasse il giorno della cerimonia, non vedeva l’ora di rivedere suo padre che sarebbe venuto dall’Ohio fino a New York solo per assistere alla consegna della laurea. Non vedeva l’ora di tornare nel suo appartamento e iniziare a scrivere un libro, un libro tutto suo. Insomma, non vedeva l’ora e basta. In effetti non sapeva che ora fosse e non sapeva da quanto stava fermo nel cortile dell’università. Prese il telefono e sbloccò lo schermo vedendo che erano le 13:27. “Posso regalarmi un bel pranzetto oggi, sono stato bravo.” Pensò Kurt e stava per avviarsi verso un ristorante vicino, ma qualcosa gli bloccò la strada, anzi.. qualcuno. Alzò lo sguardo dalla borsa in cui aveva appena riposto il cellulare e si trovò di fronte l’ultima persona che avrebbe voluto vedere, insomma, non oggi che era allegro e felice. «E così hai finito.. eh Hummel?» gli occhi ambrati di Blaine Anderson lo stavano scrutando attentamente, e poco importa se fosse un anno più piccolo e di qualche centimetro più basso, questo non gli impediva di fare lo spaccone. «Sì, Anderson. Ho finito, per fortuna, così non vedrò più la tua faccia idiota.» Kurt davvero non lo sopportava, gli dava fastidio, lo irritava, ma quello si ostinava a parlargli e importunarlo. «E così ora sei uno scrittore eh?» disse appoggiandosi ad un albero poco lontano da loro e incrociando le braccia, ricoperte da qualche tatuaggio, al petto. Fece una pausa, poi parlò di nuovo. «E su cosa scriverai? Fammi sentire.» Kurt rimase congelato da quella domanda. Sì, certo, ora era uno scrittore, ma su cosa avrebbe scritto? Di cosa avrebbe parlato nei suoi libri? Strinse le mani attorno al raccoglitore che reggeva tra le braccia e «Non sono affari che ti riguardano.» disse andandosene impettito e con lo sguardo di chi non sopportava più quella situazione. Cambiò piano e decise di andarsene a casa, avrebbe festeggiato prendendo del cinese la sera, insieme alla sua migliore amica Rachel. Prese la metropolitana, poiché la sua università era un po’ lontana dal suo appartamento, e quando arrivò si buttò direttamente sul divano. Di solito non si sarebbe mai permesso di farlo, avrebbe sistemato la giacca e la borsa, sarebbe andato in cucina a prepararsi un tè e poi si sarebbe accomodato diligentemente sulla poltrona con la coperta sulle gambe. Ma quel giorno lo necessitava, doveva interrompere la sua routine. Aveva bisogno di respirare per qualche secondo e riordinare i suoi pensieri. Doveva iniziare una nuova vita; iniziare a lavorare, uscire di più e sì, magari iniziare a sentirsi con qualcuno. Si alzò dal divano togliendosi giacca e tracolla e lasciandole cadere a terra, si  avvicinò allo specchio e guardò il suo riflesso. Prese un respiro profondo e «Kurt Elizabeth Hummel.» iniziò con tono solenne. «Da oggi la tua vita cambierà per sempre. Inizierai a lavorare, a metter su famiglia e a diventare un uomo.» Cercava di auto convincersi, di cosa poi, non lo sapeva nemmeno lui. Sapeva solo che fra tre giorni ci sarebbe stata la cerimonia di conferimento della laurea e lui doveva prepararsi, trovare un vestito e avvisare le sue due amiche.










kemosabe's corner:
Salve gleeks e klainers! Erano mesi che stavo cercando di trovare una klaine da scrivere, degna di essere letta e molto AU e, finalmente, dopo mesi di agonia, l'ispirazione è arrivata e mi è praticamente passata davanti tutta la storia.
Quindi, dopo la mia one-shot bram/brittana di qualche tempo fa, eccomi qui!

La storia si chiama come il film, esatto, ma non potevo non darle questo nome visto che è praticamente.. perfetto.
Ho già scritto i primi capitoli e, se piacerà, la continuerò. 
Spero che sia all'altezza delle vostre aspettative.
Lasciate una recensione e se volete chiedermi qualcosa, o semplicemente seguirmi, su twitter sono @kyotossakura :)
A presto. *fa un inchino*
- panda.
  
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