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Autore: Funny_Love_    17/11/2013    0 recensioni
Quando credi che sia tutto finito, è proprio allora che tutto ha inizio.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Forse sarà che i ricordi sono il centro della vita, ti stravolgono l'esistenza, così all'improvviso.
Perchè i momenti più belli, sono immortalati nel nostro cuore, come una foto, che col tempo ingiallisce, si invecchia, i colori sbiadiscono, ma rimane sempre li. Così sono i ricordi, non li scorderai mai, sono quelli che ti differenziano dagli altri. Sono quelli che ti porterai dentro fino alla fine, per questo bisogna saperci convivere.
La tristezza di solito ti porta a voler ricordare ciò che ti ha reso felice, ma quella felicità per essere racchiusa per l'appunto in un ricordo, è quindi passata, e ci stai male, ci stai malissimo. Quindi i ricordi sono, come lame che trafigono il corpo, ma a volte è la fonte di sfogo più comune, quando sei sola, quando hai paura del giudizio della gente.

Sei li, sola, con i tuoi ricordi e la tua tristezza.
Quando non sai da cosa o da chi scappi, dove si va? cosa si fa? Quando magari cerchi semplicemente di scappare da te stessa, dal tuo stupido modo di essere che ti fa star male, per le occasioni perse, i pianti, le stupide emozioni, e i sentimenti troppo forti, troppo sbagliati, semplicemente troppi per lei.
 Cosa avrebbe dovuto fare, quando il suo ricordo veniva a trovarla, lei lo sapeva benissimo che tra tutti i ricordi quelli di lui erano in assoluto i più belli. L'inverno, l'aria di natale, forse tutto ciò rendevano il ricordo ancora più vivo.
La neve..le ricordava il suo sorriso, quello che sembrava gelido ma poi quando lo vedeva spalancava gli occhi, per la bellezza il calore, la serenità che gli emanava. Le pasticcerie del centro gli ricordavano quell'odore così dolce, quando lei non si sentiva bene e lui veniva a prenderla a casa, e passeggiavano per la città poi si fermavano sotto i grandi alberi del parco e le comprava quei dolci profumati al cioccolato che lei tanto amava.
Gli mancava stare con lui, le sue mani fredde, i suoi occhi ghiaccio, quando si toccava le guance calde che lui ripeteva di voler prendere a morsi perchè avevano il colore delle fragole.
I respiri sulla pelle quando stanca tra compiti e scuola si addormentava sul suo petto e si svegliava con lui che le accarezzava i capelli.
I baci sul collo che terminavano con dolci sussurri di parole romantiche. I baci sotto la pioggia, e le foto. Gli mancavano quelle litigate pesanti, quando si urlavano contro attirando l'attenzione della gente. Quando gli diceva ''ti odio'' e lui gli prendeva il viso tra le mani la baciava per lungo e poi sorridendo rispondeva ''anche io ti odio''. Quel suo modo di renderla felice, era evidente che nessun altro ci sarebbe mai riuscito. Come ogni cosa perfetta però, anche la loro storia terminò, si erano lasciati un mese fa perchè la sua ''amorevole'' ex era tornata e lui non seppe resistere a quelle tentazione, ferendo così il cuore di Ronnie.
Ronnie era nel parco, con le lacrime agli occhi, ancora una volta.
Si asciugo le lacrime e poi prese uno specchietto per aggiustarsi il trucco sciolto, continuava a giurarsi che lo avrebbe dimenticato.
-Hei sei sola?- le si avvicinò un ragazzo, era alto, biondo castano, un cappello della ny, gli occhi erano castani, aveva una tuta grigia con una felpa.
-Si!- rispose Ronnie continuando ad aggiustarsi il trucco.
-Hai pianto?- A quella domanda posò fermo lo sguardo sul ragazzo.
-Si nota troppo?-
-Un pò- rispose lui.
Ronnie abbassò il viso, si sentiva imbarazzata adesso.
-Mi dispiace che una bella ragazza come te pianga, magari scommetto per amore-
-Scommessa vinta-
-Credo che se sei carina con gli occhi tristi e lucidi, lo sei ancora di più mentre sorridi-
Sorrise.
-Si avevo ragione, comunque piacere Micheal-
-Piacere Ronnie-
-Ti fa piacere se resto un po' qui a parlare con te?-
-No, ansi- Così quel pomeriggio Ronnie e Micheal parlarono per la prima volta, lei si sentiva molto in sincronia con lui, gli sembrava un ragazzo ok, ma la cosa migliore era che in quell'arco di tempo i ricordi su John si erano messi da parte. Non riusciva a distogliere lo sguardo sugli occhi di Micheal, non capiva perchè avesse quella fissa per gli occhi azzurri di John, quelli castani di Micheal erano meravigliosi, fatto sta che adesso anche loro si erano aggiunti alla lunga lista di immagini impresse nella mente. I due rimasero a parlare di tante cose, sembrava così buffo pensare al modo in cui si erano conosciuti, al modo in cui adesso erano li a parlare, eppure secondo Ronnie, qui centrava il destino. Si era fatto tardi ormai, e Ronnie doveva andarsene.
-Senti Micheal, devo andare adesso, ci sentiamo-
-Ti va di vederci domani? Stessa ora, stesso posto?-
-Per me va bene-
-Ok a domani allora-
-A domani- Si salutarono, era felice, si sentiva di nuovo bene, eppure sentiva che qualcosa non andasse, di solito quando un ragazzo le piaceva era tutto così difficile e complicato, le sembrava strano, stranissimo che tutto stava andando perfettamente. Indubbiamente sentiva ancora la mancanza di John, ma era ormai passato un mese, avrebbe dovuto fare qualcosa per dimenticarlo. Scosse la testa, domani avrebbe rivisto Micheal, così doveva essere. Questo significava creare nuovi ricordi, che magari in futuro gli avrebbero fatto male, questo significava ricominciare. Ma lei adesso era forte, voleva rischiare.
Il giorno dopo, la stessa ora arrivò in fretta, e i due si videro.
-Hei ciao-
-Ciao- All'inizio c'era un po' di tensione, poi Ronnie cominciò a sentirsi a suo agio e parlarono di molte cose, scherzavano, in certi momenti le sembrava addirittura di stare meglio di quando stava con John. Dopo la seconda volta che si videro susseguì la terza. Quel giorno sarebbe stato decisivo.
-E' tutto così strano- disse lui guardandola negli occhi.
-Gia-
-Sai Ronnie, mi piace stare con te-
-Davvero?-
-Si, tu..sei diversa, con te riesco a scherzare, ad essere me stesso, insomma mi fai stare bene-
-Vale lo stesso per me- arrossì lei.
-Insomma, mi piaci- Michael avvicinò il so volto a quello di Ronnie e si baciarono. Da quel bacio Ronnie capì che anche se erano passati solo 3 giorni provava qualcosa per lui, sentiva che voleva stare sempre con lui che si sentiva bene al suo fianco, e queste cose non le aveva sentite mai con nessuno, nemmeno con John. Era da pazzi innamorarsi di un ragazzo che si conosceva da così poco? Era da pazzi rischiare così tanto con qualcuno di cui non si sa davvero molto. Era da pazzi ascoltare il proprio cuore per una volta? Queste domande non smettevano di assillarla, le risposte non arrivavano, ma il tempo passava. E nonostante i dubbi non riusciva a stare lontana da Michael. Da quegli occhi dolci, quelle labbra che tanto amava e desiderava sempre. Chissà, forse perchè lui l'aveva trovata nel momento del bisogno, quando era triste, e pian piano un passo alla volta con semplici gesti aveva trasformato quella tristezza in felicità. Ma era semplice felicità, o poteva essere..amore? Era passata un settimana, e i due continuavano ad uscire. Ormai si conoscevano molto meglio.
-Dio, quanto sei bella!-
-Smettila- arrossì Ronnie abbassando il viso.
-Cretina- Gli fece la linguaccia, e lui la baciò.
-Aspetta il telefono, torno subito- si alzò per rispondere, ma avevano sbagliato così tornò, si erano però avvicinati a Micheal i suoi amici che ridevano, così lei si mise dietro per ascoltare.
-Allora Micheal è passata una settimana, se oggi non vi mettete insieme avrai perso la scommessa e devi pagarci le sigarette ok?-
-Sese, non preoccupatevi-
-Una..scommessa..una scommessa- urlò mentre sentiva che avrebbe pianto da un momento all'altro.
-Ronnie aspetta...io posso spiegarti-
-Che cazzo vuoi spiegare? Mi fai schifo, sei come tutti gli altri, se non peggio- Ronnie tornò a casa, ancora una volta stava male. Dopo circa un paio di ore le arrivò un messaggio da Micheal.

''Ciao Ronnie, so che sei arrabbiata, lo capisco, ma volevo spiegarti, perfavore dammi almeno l'opportunità di parlarti, chiedo solo questo, vediamo domani al parco e poi sarai tu a decidere se mi vorrai dire addio, ti prego''

 Cosa avrebbe dovuto fare? Gli piaceva terribilmente quel ragazzo, sentiva addirittura che a differenza di John sarebbe riuscita a perdonarlo..ma..aveva paura di farsi del male. Si sdraiò sul letto leggendo e rileggendo il messaggio. Poi si ripetè nella sua mente.
''ora sono forte, adesso voglio rischiare''
Così prese una decisione. ''Ok'' gli scrisse fredda e decisa. Ronnie il giorno seguente arrivò al parco, con l'ansia che gli faceva compagnia, lui era li, al solito posto.
-Ciao- gli disse lui. Lei abbassò lo sguardo, poi lui le alzò il viso guardandola negli occhi. Ronnie notò subito che Micheal aveva gli occhi lucidi e lo sguardo triste, ma non ci riusciva, non ancora, tolse le mani dal suo viso.
-Parla-
-Ascolta, è passata una settimana e un giorno, se io ero interessato a te solo per la scommessa adesso ti avrei mandato a quel paese, tanto ho gia perso, ma la verità ne è un'altra, si sono partito da una scommessa ma da subito ho capito che eri diversa che non meritavi del male, insomma sono stato subito attratto da te. Devi sapere che io e i miei amici siamo i classici ''stronzi'' e sinceramente all'inizio ero un po' timoroso a dirgli ciò che mi era successo, a dirgli che mi ero davvero innamorato di te, ma poi ieri gli ho detto tutto, e loro non mi hanno giudicato, ansi, mi hanno apprezzato, allora ho capito che sin dal principio sono stato un coglione, ma ti giuro Ronnie, io ti amo, ne ho fatte tante di scomesse ma ti amo non l'ho mai detto a nessuna, perdonami ti prego-
-E' la verità Micheal?-
-Te lo giuro-
-Quando ti ho conosciuto anche io sono stata subito attratta da te, stavo in un periodo triste, ma tu mi ha regalato felicità, quando ho scoperto della scommessa mi è praticamente crollato il mondo addosso, ma..anche se ti conosco da 8 giorni, anche io credo di provare qualcosa di più dell'affetto, voglio crederti..voglio..rischiare-
-Con me non rischierai, con me sarai felice- Micheal strinse a se Ronnie baciandole la fronte, iniziò a lacrimare ma non lo diede a vedere, ma lei appoggiata al suo petto sentiva che il cuore gli batteva forte, e secondo lei non esisteva suono più bello, non esisteva posto più bello, non esisteva felicità migliore.
-Allora Ronnie, vuoi essere mia?-
-Si, e tu sarai mio?-
-Solo tuo-
''Con me non rischierai, con me sarai felice''
Quella era una promessa, ed era vera. Erano passati due mesi, e i due stavano insieme ed erano felici. Adesso erano i ricordi con Micheal i più belli, ma ogni volta che li pensava non era più triste, ansi era felice. Perchè quei ricordi erano il suo presente, e sentiva che sarebbero stati anche il suo futuro, aveva scoperto che quello con John non poteva essere chiamato amore perchè il vero amore ero questo, ciò che ora stava vivendo. Adesso ogni dubbio era scomparso dando spazio ad un'unica certezza. Lui.
  
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