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Autore: Schiantu    18/11/2013    0 recensioni
Gli ultimi bagliori del sole di settembre vengono rotti dal suono di un angelo caduto a terra.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora… caro diario,
oggi sono successe un sacco di cose: ho ricominciato la scuola, ho fatto nuove amicizie e niente … le solite vecchie facce in giro per la scuola, le macchinette affollatissime ed io, con il mio cappello rosso, ed Emma nella solita panchina ad osservare le persone che, chiacchierando, ci ignorano. Insomma, tutto regolare!  
Come da copione, dopo le quattro ore del primo giorno, ce ne siamo andate a mangiare nel ristorante dei genitori di Emma: oggi era più affollato del solito, c’era perfino il gruppetto di Lisa, chiamiamola pure la stronzetta di turno, con quei suoi lunghi capelli biondi, quei grandissimi occhi verdi e quella bocca sempre pronta a giudicarti con l’acuta vocetta, non capisco cosa ci trovino i ragazzi in una sedicenne tutta ‘io sono la perfezione!’ e ‘che bella che sono oggi!’. Sinceramente non so perché la odio tanto, in fondo non mi ha fatto nulla di male… sempre meglio non fidarsi di ragazze come lei.
Finito quel pranzetto con i fiocchi me ne sono tornata a casa dove ad aspettarmi c’erano i miei a litigare, come sempre, allora chiudo a chiave la porta, infilo le cuffie alle orecchie ed alzo il volume al massimo ma qualcosa interrompe i miei pensieri, gli ultimi bagliori del sole di settembre vengono rotti dal suono di un angelo caduto a terra. Di getto sono corsa in cucina: era mia mamma, stesa accanto al mobiletto con il telefono e papà? Era scappato? Non ne ho idea.
Mamma era in ospedale mentre io ero a casa con Filippo, il piccolo di casa, entrambi seduti accanto il telefono in attesa di sapere qualcosa di più dalla zia. E ad un certo punto ecco il campanello che suona: era proprio lei che subito mi strinse in un forte abbraccio, da questo gesto avevo capito che ci aveva abbandonati, lei che ci aveva messo al mondo se n’era andata.
Le uniche parole della zia erano state ‘non vi preoccupate mi prenderò cura io di voi..’ non aveva neanche specificato com’era morta, non disse nulla sperando di renderci le cose meno dure ed è per questo che ora non sono a letto come le solite notti.. no, stanotte guarderò fuori dalla finestra ad aspettare il ritorno di mamma, non posso crederci … non può essere.. non lei: la donna più forte che io abbia mai conosciuto.
 
Elisabetta 
  
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