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Autore: theirxvoices    18/11/2013    2 recensioni
E mentre una vita veniva salvata, un’altra svaniva per sempre, lontana dalla crudeltà di questo mondo.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Dalla finestra della sua stanza Faith vedeva la pioggia scendere ordinatamente dal cielo e depositarsi dolcemente sulle foglie e sui rami più alti, per poi cadere fino a toccare il suolo. Amava quel tempo: si sentiva libera come una gocciolina d’acqua fredda. La sua mente abbandonava definitivamente il resto del corpo e viaggiava verso luoghi incantati, lontana dalla realtà, lontana da tutto e da tutti. E chiudeva gli occhi, lasciando che il classico colore nero l’avvolgesse. Forse se vedeva il nulla non c’era veramente.
 
 
Darcy camminava per le strade della città, lasciando che le gocce d’acqua ghiacciata le penetrassero la pelle chiara e infreddolita. I passanti le finivano addosso, senza preoccuparsi di chiederle scusa, e la guardavano disgustati: sapeva che la sua chioma rosso amarena, i piercing e i tatuaggi non attiravano molta gente, ma una piccolissima parte dal profondo del suo cuore sperava che qualcuno l’apprezzasse. Voleva solo essere sé stessa, ma era stretta in quella città. Si chiedeva sempre se fosse lei lo sbaglio o se fossero le persone ad essere fatte schifosamente male.
Ma continuava a camminare, lasciandosi dietro gli sguardi disgustati e i commenti sprezzanti; andava avanti, verso qualcosa di migliore.
Avrebbe tanto desiderato essere più forte.
Ma ormai era stata distrutta, i nemici avevano vinto. Le avevano portato via i genitori e i pochi amici che aveva; l’avevano lasciata sola in un mondo decisamente troppo crudele.
 
 
Faith vedeva tante piccole sagome che si muovevano per la strada sotto la pioggia fredda. Avrebbe tanto voluto correre sotto l’acqua piovana e ridere come una matta, come aveva fatto tante volte. Ma era troppo giù in quel periodo. Sentiva una sorta di vuoto all’altezza del petto, che si allargava sempre di più. Sapeva che un giorno si sarebbe impossessato del suo corpo, l’avrebbe portata all’autodistruzione. Ma ormai il danno era fatto. I ricordi la stavano distruggendo; i suoi pensieri erano troppi, troppo pesanti. Le scivolavano addosso, le pervadevano la mente e le offuscavano la vista. Alle volte non distingueva la realtà dall'immaginazione. Ma forse era la mancanza di cibo.
Immaginava che la porta della sua stanza venisse spalancata con forza e che lui entrasse, bagnato dalla testa ai piedi come un pulcino, dopo aver corso sotto la pioggia. Ed era proprio in quel momento che il peso al posto del suo cuore spariva, se ne andava definitivamente. Sapeva che non era necessaria nessuna parola, sapeva che sarebbe corsa subito da lui, tra le sue braccia.
E credeva che sarebbe stato sempre un bellissimo sogno, ma quando le braccia di lui la strinsero forte e dai suoi capelli scivolarono gocce d’acqua capì che quello non era un sogno. Quella era la realtà.
 
 
Darcy aveva gli occhi bagnati da lacrime salate, scivolavano via rigandole il viso e arrivando fino al collo. Aveva lasciato il lavoro e l’appartamento; non aveva nessuno da salutare, nessuno a cui dire addio. Camminava diretta verso il fiume, verso il ponte.
Tutto questo non la spaventava, aveva paura di altro. Infondo era solo un passaggio.
Il freddo le penetrava la pelle, si insinuava tra le ossa e le gelavano il sangue. Ma poco importava. Scavalcò la staccionata e rimase in bilico. In bilico tra la condanna e la libertà. Tra la tristezza e la felicità. Tra la vita e la morte.
Un passo avanti e sarebbe tutto finito, un passo indietro e tutto sarebbe continuato ancora, per chissà quanto tempo.
Sapeva cosa fare.
Allargò le braccia e saltò giù, andando incontro alla morte con un sorriso stampato in faccia, lasciando le sue paure sul vecchio ponte di legno, ormai incapaci di farle male.
E dopo tanto tempo si sentì libera, una farfalla dalle ali variopinte che volava nell’infinità del cielo.
 
 
E mentre una vita veniva salvata, un’altra svaniva per sempre, lontana dalla crudeltà di questo mondo.  








 
  
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