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Autore: Dacky26    19/11/2013    0 recensioni
Perchè tutto può accadere ... anche con le persone con le quali non ti saresti mai immaginato.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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                                                                   SERA D'ESTATE

Non mi reputo una bellissima diciottenne, diciamo che sono nella media: bel fisico, capelli castani e occhi marroni/verdi. Finalmente, dopo un anno scolastico non passato nel migliore dei modi, era arrivata l'estate e in quel periodo dell'anno tutto cambia a partire dalla compagnia e dalla solita giornata.
Come al solito, ero chiusa nella mia stanza cercando di non sentire i litigi tra i miei genitori. Ormai erano una routine quotidiana in quanto i miei stavano divorziando a causa della bipolarità di mio padre dato che il suo cambiamento d'umore era divenuto incontrollabile. Si era licenziato dal lavoro due anni fa e per i primi sei mesi aveva fatto la bella vita, ma ora si ritrova a cinquant'anni a chiedere "l'elemosina" a mia mamma e a mia nonna; oltretutto da un po' di tempo ha un hobbie: portare le zoccole a lavorare sull'aurelia facendogli da "autista" anche di giorno con la macchina di mia madre e con i soldi che lei si guadagna facendosi il culo al lavoro. Insomma un vero e proprio schifo ed è questo il motivo della separazione dopo tanti anni di sofferenza.

Essendo venerdì sera, mi stavo preparando per uscire ed ero in panico, come al solito, perchè non sapevo cosa indossare; stavo curiosando da tutte le parti con la speranza di trovare qualcosa che mi potesse piacere ... alla fine, dopo una ventina di minuti, optai per il mio paio di pantaloncini neri preferiti, una canotta celeste e un paio di All Stars basse bianche. Dopo l'abbigliamento era ora dei capelli e del trucco. Ai primi non davo molta importanza, infatti aggiungevo solo la schiuma per cercare di domare il riccio che si formava con l'umidità di Luglio. E ora arrivava il bello: il trucco. Amavo truccarmi e sperimentare sempre qualcosa di nuovo. Per quella sera però decisi di mettere un po' di mascara sia sopra che sotto effetto allungante, la matita nera nella lima inferiore dell'occhio e l'eyes-liner. Dopo qualche minuto ero finalmente decisa ad uscire.

"Mamma sono pronta, possiamo andare!" Urlai scendendo le scale in tutta fretta.
"Ok, andiamo." Rispose lei con la solita calma che mi dava sui nervi.
Era una donna semplice e portava alla meraviglia 46 anni, che nessuno mai le dava, e io la amavo davvero tanto, era tutto per me e mi dispiaceva vederla soffrire per un uomo che non la merita. Aveva gli occhi verdissimi e chiunque glieli invidiava, compresa la sottoscritta. Si sposavano perfettamente con un taglio a caschetto con le punte più lunghe rispetto alla parte posteriore ed erano di un colore rosso ramato.
Uscimmo di casa e, dopo aver chiuso la porta, ci avviammo verso il garage. Il tragitto fino alla passeggiata del lungo mare non durò molto e quando arrivai a destinazione molti dei miei amici erano già lì ... non riuscivo mai ad essere puntuale maledizione! Erano ragazzi e ragazze che arrivavano un po' da Londra e un po' dall'entroterra e venivano a passare l'estate qui, a Newport, perchè i genitori avevano una casa di loro proprietà ereditata dai parenti da un paio d'anni.
Li salutai calorosamente dopo 9 mesi che li sentivo solo per messaggio o chiamate e iniziammo a raccontarci di tutto e di più in attesa dell'arrivo degli altri ritardatari sperando che si muovessero perchè nessuno dei presenti aveva voglia di stare lì ad aspettarli per molto tempo ancora. Inviai un messaggio alla mia migliore amica chiedendole dove fosse in quanto non riusciva MAI ad essere pronta per l'orario previsto.

"Ciao Aly, dove sei ?! Stiamo aspettando tutti te come al solito!"

"Ormai dovreste essere abituati! Comunque sto arrivando Lindsay, sono per strada!"

"Comunque sto arrivando Lindsay, sono per strada!" Era sempre la solita risposta e minuti e minuti dopo non si vedeva ancora all'orizzonte ...

Il tempo continuava passare, ma finalmente si fece viva. Tutti quanti, ovviamente, la ripresero per il suo ritardo ma daltronde era lei, Alyssa, e sapevamo che anche se fosse stata una questione di vita o di morte doveva essere ben vestita e presentabile altrimenti non si sarebbe fatta vedere qualunque fosse stato il tuo problema. Tuttavia iniziammo a fare lunghe camminate nei dintorni tra chiacchiere e risate. Le ore a nostra disposizione passarono e molti dei miei amici stavano andando a casa così per un contrattempo di mia madre, io rimasi da sola in attesa che lei mi venisse a prendere.
Proprio mentre ero lì, in quel posto che frequentavo da anni notai qualcosa che attirò la mia attenzione: tre ragazzi che se ne stavano da soli in un angolo con l'ipod in mano e le cuffie nelle orecchie. Era buio se non per i lampioni sul ciglio della strada che rendevano l'illuminazione comunque bassa senza darmi la possibilità di distinguere i volti dei ragazzi. Non erano molto alti e avranno avuto all'incirca la mia età se non qualche anno in più, due di loro erano biondi e l'altro moro con un corpo abbastanza scolpito che si intravedeva grazie alla canotta aderente che indossava. Mentre completavo il mio identikit li vidi muoversi e venire verso di me. Imprecai con tutta me stessa che non si fossero accorserti del fatto che li stessi fissando anche perchè non ero sicura di quei tipi e se mi avessero voluto fare qualcosa avevano via libera in quanto la strada fosse deserta. Pensavo sempre al peggio porca troia! Si avvicinavano sempre di più e li stavo seguendo con la coda dell'occhio cercando di non farlo notare e quando mi passarono davanti, il ragazzo biondo, più alto, alzò lo sguardo incrociandolo con il mio. Il mio cuore smise di battere e quando riprese il movimento, il battito divenne irregolare e riuscii a sentirlo pulsare nel petto. In quel millesimo di secondo potei scrutare gli occhi azzurri del ragazzo che mi aveva fissato. Quando tornai sul pianeta terra mi accorsi che erano ormai distanti e continuavano a camminare a testa bassa fin quando, lo stesso ragazzo di prima, si girò per guardarmi nuovamente. Mi venne d'istinto abbassare lo sguardo e lo rialzai solo dopo che il ragazzo si rigirò per tornare a proseguire per la sua strada. Nel frattempo arrivò mia madre che mi fece sussultare a causa del clackson e risvegliandomi dai miei pensieri, salii in macchina.
Mi riempii di domande, come al solito, su come era andata la serata, ma in quel momento non avevo voglia di parlare perchè ero troppo concentrata su quello che era successo pochi attimi prima, procurandomi domande senza risposte. Da dove venivano? Cosa facevano? Perchè quel ragazzo mi ha guardato? Ma soprattutto, la domanda principale: Chi erano?

La notte non riuscivo a dormire e continuavo a rigirarmi nel letto fin quando mi arrivò un messaggio. Chi cavolo era alle 4.30 del mattino ?! Almeno non ero l'unica ad essere sveglia ! Mi sporsi dal letto per afferrare il cellulare dal comodino e facendo fatica ad aprire gli occhi per la luminosità dello schermo intravidi, in alto a destra, l'icona di facebook. Era una richiesta di amicizia. Un certo Matt Clarck mi aveva inviato la richiesta ... Ma mentre stavo per accettare mi arrivò un messaggio

"Sono il ragazzo di stasera. Ho notato che mi hai guardato e non nego che l'ho fatto anch'io, quindi accetta per favore."

Ero rimasta a bocca aperta. Era già troppo presuntuoso per i miei gusti e non saremmo mai andati d'accordo, ma cliccai il tasto confermando l'amicizia.

"Grazie mille ... Ci vediamo domani così diventeremo buoni amici, poi ti innamorerai di me e ci sposeremo. Direi una vita perfetta !"

Oh cazzo, ma che minchia si fuma questo ? Mi pentii subito di aver accettato, o meglio mi pentii di essere uscita quella sera, ma me lo sarei subito scollata per cui non risposi neanche e rimisi il telefono al suo posto prima di crollare in un sonno profondo.

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Erano passati quattro anni, ma ancora non mi ero dimenticata quella prima conversazione pazza, inappropriata e sconsiderata che avevamo avuto. Era stato strafottente, modesto e troppo sicuro di sè, ma forse era stato quello sguardo che ancora mi riserva qualche volta ad avermi rapita dal primo momento. Il tempo era volato e io mi ero diplomata in legge con un ottimo voto e adesso stavo iniziando a fare carriera mentre lui ...

"E lei, Lindsay Hall, vuole prendere Matt Clark come suo legittimo sposo ?"

Quelle parole mi risvegliarono dai miei pensieri. Ero al mio matrimonio e quelle parole pronunciate dal parroco della mia chiesa erano le parole fondamentali: una mia piccolissima frase formata da due parole e otto lettere e avrei passato tutta la mia vita con la persona che amavo.

"Lo voglio." L'avevo detto e da questo momento tutto sarebbe cambiato perchè ero diventata la signora Clarck.

"Ed ecco a voi il signore e la signora Clarck. Può baciare la sposa."

Il prete aveva fatto l'occhiolino a Matt ? No, probabilmente mi sbagliavo. Senza pensarci due volte mio marito fece combaciare le mie labbra con le sue. Oddio, era mio marito ... era così strano e chissà quando mi sarei abituata a chiamarlo così ! Era il primo bacio da marito e moglie ... semplice e speciale ... perfetto. Avremmo passato il resto della nostra vita insieme tra difficoltà e gioie, paure e incomprensioni ma l'amore c'era ed era fortissimo per cui avremmo vissuto esattamente come nelle favole io e lui, lui ed io e ... tanti piccoli Clarck che gattonano per casa con il primo già in arrivo.

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Eccomi ragazze con la mia primissima One Shot !! E' da un annetto che sono su EFP, ma non mi era mai venuto in mente di pubblicare qualcosa fino a quest'estate ... Ho in mente di scrivere una vera e propria storia, ma ci sto ancora pensando . Fatemi sapere qualcosa, aspetto le vostre recensioni ! BACIONI

Dali

  
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