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Autore: Ery_27    19/11/2013    2 recensioni
Ciao a tutti, mi chiamo Azul Brown e ho 19 anni. Vivo a Los Angeles con mia madre Emilia e con mia sorella Megan di 4 anni, voglio a entrambe un bene dell’anima e vado molto d’accordo con loro. Vi chiederete dov’è mio padre, beh.. lui è morto 3 anni fa a causa di un incidente e dal quel giorno la mia vita è cambiata per sempre. Ogni tanto penso a tutti i momenti passati insieme, ma la vita passa e lui anche se non è qui fisicamente ci sarà sempre per noi … Faccio il 5 superiore e fra 1 mese finalmente posso tornare a dormire fino a tardi! L’unica cosa che mi dispiace è lasciare i miei compagni, con cui ho passato i giorni più importanti e speciali della mia vita… Sono una ragazza alta, bionda con i capelli ricci e gli occhi azzurri, questo spiega il mio nome… Ho un carattere un po’ aggressivo con le persone che mi stanno antipatiche e un ultima cosa, mia madre ha un compagno che io non sopporto, è un riccone e si chiama Juan.. Sembra gentile, ma non mi va a genio!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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“Azul!!”
Sento una voce chiamarmi, era mattina e iniziava un altro noioso giorno di scuola..
“Azul!!”
Sento nuovamente quella voce, era mia madre.
“Non voglio alzarmi!”
“Dai Azul!! Svegliati devi andare a scuola”
“E va bene! Mi alzo!”
“Preparati e scendi!”
Mia madre se ne va finalmente e io non riesco ad alzarmi dal letto.
“Azul!”
Sento un’altra voce chiamarmi, questa non era la voce di mia madre, ma di Megan. Mi sveglio e mi alzo dal letto, do un bacio a mia sorella e vado a prepararmi.
“Cosa mi metto??” Questa è la tipica domanda che mi faccio ogni mattina a cui non trovo mai una risposta immediata. Dopo varie prove decido cosa indossare, una maglietta, un paio di jeans e le mie adorate converse. Mi trucco in modo leggero, mi aggiusto i capelli e vado a fare colazione.
“Azul sbrigati sennò fai tardi.” Dice mia madre.
“Si mamma finisco di mangiare e vado” Rispondo io.
“Azul? Cosa fai a scuola??” Mi chiede Megan.
“Beh.. puoi imparare tante cose e trovare tanti amici” Rispondo io.
“Quindi vi divertite?” Continua a chiedere Megan.
“Emh…Non proprio” Rispondo nuovamente.
“Azul, ma a che ora devi andare?” Continua Megan.
“Alle.. Oh no!! È tardi! Devo andare! Ciao mamma ciao Megan!” Le saluto con un bacio e vado a scuola”
Arrivata a scuola con 2-3 minuti in anticipo incontro la mia migliore amica Sofia e altri miei compagni, li saluto, aspettiamo un po’ fuori, suona la campanella ed entriamo.
“Buongiorno ragazzi! Ormai manca poco agli esami di stato, vi state iniziando a preparare?” Ci domanda la Prof.
“Si” Rispondiamo tutti in coro.
“Bene se volete ripetere qualcosa, o farmi vedere i collegamenti che vorreste fare io sono a vostra disposizione okey?” Dice la prof.
“Ehy Sofi come va con Marco?” Domando io.
“Tutto bene, tra noi va a gonfie vele!!” Risponde lei.
“Sono contenta per voi, davvero!” Affermo io.
“E tu?” Domanda lei.
“Io cosa??” Domando confusa.
“Possibile che in questa scuola dopo Cristian non ti è piaciuto più nessuno?? Domanda lei incuriosita.
“Emh… no, io dopo l’esperienza che ho avuto con Cristian non credo più nell’amore.” Rispondo io.
Ora vi chiederete: “Chi cazzo è sto Cristian??” Vi rispondo subito: Cristian è stato il mio ragazzo per 2 anni ma ho scoperto che lui stava con me e allo stesso tempo con un’altra. Dopo di lui non mi sono mai più fidata di nessuno e tantomeno degli estranei come tutti quelli che mi vengono dietro. Chiarite le idee?? Bene.
“Ma come?? Non ti viene voglia di avere un ragazzo tutto per te?” Domanda nuovamente lei.
“Si, beh…ogni tanto, ma se ripenso a quello che mi ha fatto Cristian mi passa la voglia anche di sentirli.” Rispondo io.
“E tutti quelli che ti vengono dietro come cagnolini??” Domanda lei.
“A quelli non do proprio retta, mi vengono dietro come cani? Cani restano!” Rispondo io aggressivamente accennando un sorriso.
“Ehy ehy! Non ti scaldare! Chiudiamo il discorso.” Risponde sorridendo.
Passano le altre 4 noiose ore di scuola e ritorno a casa. Lì con mia grande sfortuna, ad attendermi c’era oltre a mia madre e a mia sorella il compagno di mia madre, Juan. Non sopportavo quell’uomo, eppure sembrava “gentile”.
“Ciao” Dico io facendo un sorriso falso.
“Ciao cara!” Risponde Juan gentilmente. Dio quanto non sopportavo quell’uomo!
“Azul!” Corre abbracciandomi Megan.
“Ciao piccola!” Rispondo io contraccambiando l’abbraccio.
“Mi sei mancata! Non so che fare da sola!” Dice lei.
“Amore ma hai tanti giochi, possibile che non hai nulla da fare la mattina??” Domando io.
“Appunto! Ho tanti giochi e ho l’imbarazzo della scelta!” Risponde lei sorridendo.
“Azul! Oggi Juan è venuto qui per darci una notizia.” Dice mia madre. Mio dio quando fa così vuol dire che non ci dirà nulla di buono.
“Cosa mamma?” Dico io accennando un sorriso falso falso falso.
“Mettiamoci a tavola e lui ci dirà tutto!” Propone lei.
“Ok!” Rispondo io.
Dopo esserci seduti tutti a tavola Juan ci dà la peggiore delle notizie.
“Sono venuto a informarvi, che presto cambierete casa.” Dice lui.
“Perché questa non va bene?” Dico io.
“No tesoro, questa va benissimo ma lui mi ha proposto di andare a vivere con lui non appena tu avrai finito gli studi.” Dice mia madre.
Quando ha detto questo vi giuro che mi è crollato il mondo addosso, mia madre io e mia sorella andare a vivere da quel.. quel.. da quel riccone??
“Ma qui ci sono tutti i miei giochinii” Dice mia sorella triste.
“Ma li porteremo nella nostra nuova casa Megan!” Risponde mia madre.
“Davvero?” Chiede Megan.
“Certo tesoro!” Risponde mia madre.
Io ho fatto scena muta per un bel po’ e quando mia madre se n’è accorta…
“Azul? Tu non ci hai detto ancora cosa ne pensi!” Mi domanda mia madre.
“Io…” Mi alzo e corro in camera piangendo.
“Azul!! Azul!! Vieni qui!” Mia madre mi segue.
Io non posso andare a vivere da lui, non posso! Papà non lo perdonerebbe mai!
“Azul!” Sento bussare dolcemente alla porta. Era mia madre.
“Che c’è” Rispondo io fredda.
“Mi apri? Così parliamo da donna a donna?” Mi chiede dolcemente mia madre.
Io apro la porta e mi butto sul letto.
“Azul, sai io sono innamorata di quell’uomo e andare a vivere con lui sarebbe un passo importante, sia per me che per voi..” Mi dice mia madre.
“Hai già dimenticato papà? Hai dimenticato che Megan e io non abbiamo più un padre?? Hai dimenticato l’incidente? Hai dimenticato tuo marito? L’uomo che ti ha fatto innamorare perdutamente? Hai dimenticato tutto mamma?” Domando io in lacrime.
“Io non ho dimenticato tuo padre e lo sai, sai che lo amerò per sempre, ma la vita continua Azul! Non ho dimenticato che ora tu e Megan non avete un padre, ed è proprio per voi che io ho deciso di andare a vivere con Juan, così potete stringere di più i rapporti con lui e vedere che non è poi così male come pensi tu.” Dice mia madre.
“Non è poi così male?? È solo un riccone montato! Lo odio! Lo odio! Lui ti ha fatto dimenticare papà e per colpa sua se ora noi andiamo via dalla casa che ha costruito nostro padre con fatica in cui siamo cresciuti tu io e Megan, affrontando le difficoltà insieme e restando uniti! Sei davvero convinta mamma?? Vuoi davvero lasciare tutto questo??” Dico io piangendo.
“Azul, Juan non è quello che pensi, è un brav’uomo ed è grazie a lui se io ho deciso di andare via da qui, perché questa casa è piena di ricordi di tuo padre, in ogni angolo della casa ho un suo ricordo e così non faccio altro che soffrire di più e anche tu soffri. Questa è stata, è e sempre sarà la nostra casa, quando ne senti la mancanza puoi venire e stare un po’ qui ricordando i momenti più belli passati con tuo padre, ma ora stacchiamo la spina per un po’ Azul, andiamo via da qui e quando ne avrai voglia torneremo, anche insieme per ricordare il passato, ma ora siamo nel presente e dobbiamo goderci la vita, specialmente tu.” Risponde mia madre in lacrime.
“E va bene, ma devi promettermi che quando voglio posso venire qui e starci quanto voglio, devi promettermi che non dimenticherai mai tutto quello che hai passato con papà e che se Juan non si comporta bene vieni a dirmelo a me che gli do 2 cazzotti e lo faccio volare!” Dico io sorridendo lievemente”
“Ora ti riconosco!” Dice mia madre sorridendo e abbracciandomi.
Quello è stato l’abbraccio più bello e più sincero che io e mia madre ci fossimo mai date. Passò l’ultimo mese di scuola, affrontai gli esami e li superai, mi ero impegnata e i risultati si erano visti. Era il mese di Giugno, ci trasferimmo a casa del riccone, devo ammettere che aveva una villa bellissima con tanto di piscina e idromassaggio, era enorme e sembrava un labirinto. Ma la cosa che mi aveva scioccata di più, era stato scoprire che lui aveva un figlio maschio della mia stessa età, e da quando me l’aveva detto avevo iniziato a odiare suo figlio anche se nemmeno lo conoscevo, forse perché in qualche modo poteva prendere il mio posto e mia madre non mi avrebbe calcolato più..
  
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