Caro
Trafalgar,
dove sei? Mi manchi
tanto. Ogni volta che mi addormento sul ponte del sottomarino, quando
emergiamo, mi aspetto sempre di sentire da un momento all’altro la tua schiena che
si appoggia contro di me. All’inizio non mi piaceva. Mi pesavi. Non tanto, ma
mi pesavi. Poi ho capito: era “casa”.
Quando sei in
giro a dare ordini hai sempre gli occhi duri, grigi e freddi come una distesa
di ghiaccio… invece quando venivi da me credendo che dormissi sul ponte,
diventavi così tranquillo, non sembravi nemmeno il capitano. È Orca quello che
viene sempre trovato a dormire nei posti strani, mica tu.
Una distesa
di ghiaccio… è l’unica cosa che mi ricordo di quand’ero bambino, sai? Ecco, ora
mi sgrideresti, mi diresti che sono uno stupido e che “bambino” non lo sono
stato mai. “Cucciolo”, al massimo. Sei puntiglioso, Trafalgar Law. Sempre a
precisare, a controllare che tutto ti fili liscio. Le nostre divise, il nostro
sottomarino. Cosa ti è scappato di mano, in passato? Tenere sotto controllo le
cose, in fondo è questo che fai quando operi, quando usi il tuo potere.
Scusami
Trafalgar. Sono solo un orso, non dovrei chiederle, queste cose.
Capitano, io
lo so che ci vuoi bene, e che sei andato via per proteggerci, per cercare
qualcuno che ci aiutasse perché nemmeno tu potevi far di più, rimanendo con
noi. La tua vivre card ce l’ho qui, a
volte i bordi si strinano, a volte tornano normali. L’ho mostrata a Jean, lui
dice che con la vita che facciamo è normale, anche le nostre si
modificherebbero a seconda del pericolo che corriamo ogni giorno. Siamo pirati.
Siamo i pirati Hearth, ci ricorda il tuo Jolly Roger.
Ho pensato
che quella di Pinguino sarebbe sempre bruciacchiata, con tutte le botte che
prende quando non lava bene il ponte o lascia la cucina in disordine.
Scusami
Trafalgar. Lo so che queste cose non ti interessano. Allora non le leggerai. Di
questo foglio farò una pallina e la getterò nel mare del porto, i pesci
saliranno a mangiarsela e tu non mi sgriderai per aver perso tempo a scrivere
queste cose. Un orso non scrive.
Arrivederci
mio capitano,
torna presto
da noi.
Bepo