«Ferma polizia! Ho detto di fermarti»
Ho il cuore in gola, sento che sto per morire, se continuo a correre finirà sicuramente così. Aiuto!!!
Non posso credere che proprio io mi sia ficcata in una situazione del genere, Marta me lo aveva detto di non insistere e di smetterla di pedinarlo fino al lavoro o in qualunque altro posto ed ora mi ritrovo a correre come non ho mai fatto in vita mia, nemmeno nelle ore di educazione fisica con un tacco rotto delle mie scarpe preferite e per giunta sono inseguita da un poliziotto!
«Si fermi... immediatamente!» Sta ansimando, perfetto, anche lui si sta stancando, basterà resistere ancora un pò... DEVO resistere. Potrei anche fermarmi e dire al poliziotto che c'è un grande malinteso.
«Vede signor poliziotto, io non stavo pedinando quell'uomo entrato nel bar qualche minuto fa, ne tantomeno volevo che la vecchia signora si spaventasse credendo che io volessi derubarla, volevo solo nascondermi dietro di lei, ecco, per non farmi vedere da quell'uomo...» Magari la beve.
«Quindi mi sta dicendo che non stava seguendo quell'uomo ma nonostante questo si voleva nascondere da lui? Mi segua in questura prego» E poi mi sarei ritrovata un bel paio di manette sui miei gracili polsi con le occhiatacce delle persone presenti e i pettegolezzi «Che gioventù», «Adesso anche le donne sono delle delinquenti assatanate», «A vederla non si direbbe che è una ladra» No non potevo permettere che succedesse.
D'un tratto mi blocca la strada una smart blu elettrico, si apre lo sportello e scende un'uomo.
«Possibile che da quanto ti ho incontrato mi succedono le cose più assurde?!»
Accidenti! Mi ha visto mentro lo pedinavo?!
Il poliziotto mi ha quasi raggiunto, scappo, ma sento tirarmi la maglietta in lana verde smeraldo
«Ah no, tu non vai da nessuna parte adesso... spiegherai tutto»  e ora che faccio?!
Mi viene in mente Marta «Te lo avevo detto che non era una buona idea...» Perchè ha sempre ragione?! Perchè non ascolto mai?!
«Ragazzo tienila stretta, non farla scappare!» Grida il poliziotto, si ferma e fa un respiro profondo per riprendere tutto il fiato perso nella corsa.
«Gaia mi dici che diavolo succede?»
Ha la faccia furiosa, non lo biasimo, avevo promesso anche a lui che non lo avrei più seguito, ma quando ho saputo che doveva vedersi con la sua ex fidanzata... il mio istinto ha pensato bene di consigliarmi così: «Vai a controllare la situazione» mi aveva detto, «Non fartelo fregare da quella li» insisteva «Corri e seguilo!» e io lo avevo ascoltato.
«Signorina perchè ha cercato di derubare quella signora anziana?»
«No no, si sbaglia io non volevo fare nulla di simile, volevo solo...» Seguire quest'uomo... DILLO.
«Seguire quest'uomo» mi arrendo e indico Marco.
E' furioso, digrigna i denti e ora... che faccio?! Questa non me la perdona.
«Signor agente in verità lui è mio mari...» mi interrompe subito.
«Ex marito...»
«Si ecco, effettivamente abbiamo divorziato stamattina»
Il poliziotto si gratta la testa è confuso.
«Quindi lei stava pedinando suo mar...scusi, ex marito, perchè?!»
Marco mi guarda con un sorrisetto, come a volersi gustare la scena: Vediamo cosa gli dici! Odioso! Che razza di uomo ho sposato... «Ecco... se ha tempo comincio dall'inizio»
Non crederà mai alla mia storia, anzi, alla storia mia e di Marco, alla nostra storia surreale.