Era un giorno come tutti gli altri. Ormai odiavo tutti e tutto, venivo preso in giro solamente perché sono diverso. Ho un potere speciale, quello di essere un mago. A proposito, scusatemi, non mi sono ancora presentato! Mi faccio chiamare Grande Mago, anche se quello non è il mio vero nome, mi chiamano così perché.. Beh SPOILER. Ho tredici anni e vivo nella città di Bartiglia, ogni giorno diversi nemici alieni e/o umani cercano di rubare il mio potere. Per divertirmi io VADO in cerca di guai e, puntualmente, vinco sempre nonostante il rischio di perdere la vita sia alto. Tornando a noi, quel giorno non era come gli altri, passeggiavo e cercavo guai come a sempre nei vicoli bui però all'improvviso sentii un rumore assordante, che rimbombò in tutta la zona... Era il Rider! Ebbene si, ormai tutti lo cercavano da tempo ed io l'avevo trovato. Finalmente potevo portare la pace nella città di Bartiglia. Il rider, costituito da uno scheletro infiammato vestito di giacca in pelle e jeans, si fermò ed agitando la sua catena riuscì ad intrappolarmi. Provai a fare un incantesimo per difendermi e mi riuscì alla perfezione, liberandomi e dando il via ad un discorso col mostro.
-Bene, ci incontriamo finalmente!- Dissi in tono di sfida.
-Eh si! Noi siamo i più forti esseri presenti su questo pianeta ma, purtroppo, siamo su lati opposti della vita, cioè, io lotto per il male e tu per il bene!-
-Smettila di dire l'ovvio e combatti!-
Allora iniziò uno scontro cruento, nessuno dei due ebbe la meglio. Ad un certo punto il Rider si trasforma in una bellissima, stupenda, magnifica, maleducata ragazza, mi avvicinai con sguardo perplesso. La ragazza si risvegliò da una specie di trans
-Dove mi trovo?- Esclamò agitata
-Ma tu sei.. una..-
Non riuscii a finire la frase che la ragazza mi interruppe quasi scocciata.
-Oh no! Cavolo! E' successo di nuovo!-
-Cosa?- Domandai voglioso di saperne di più
La  ragazza, stupita e angosciata allo stesso tempo si ritrasformò di nuovo in Rider.
-Che ti ha detto?- Mi chiese agitato, con negli occhi quasi paura
-Mi ha detto solo: “è successo di nuovo!” Ma non ho capito cosa, tu che sai dirmi?- Gli chiesi pieno di perplessità. 
Iniziò a riattaccare senza rispondermi ed io l'incantesimo dell'acqua, che faceva arrivare sull'avversario un forte getto d'acqua. Lo scheletro si ritrasformò di nuovo nella stupenda ragazza.
-Ecco! Dammi subito quell'acqua che hai usato! Presto!- Disse agitata
Stupito da ciò che era appena successo feci quello che mi disse e finalmente iniziò a spiegarmi tutto.
-So che sei perplesso, ma fammi spiegare. Mi chiamo Francesca, ho 13 anni e visto che i miei genitori stavano per morire, ho firmato un patto col diavolo vendendogli la mia anima. Ecco perché dentro di me ora c'è questo spirito ribelle, il Ghost Rider.
-Perfetto... -
-Ti prego, Grande Mago, salvami da questo mostro!
-Farò tutto il possibile! Ma come conosci il mio nome?-
-Chi non lo conosce ormai?-
Mentre discutevamo, io sentivo un senso di attrazione da questa giovane ragazza, nonché mia coetanea! Pensai bene come aiutarla, e dopo poco trovai una soluzione.
Dovevamo semplicemente far trasformare il Rider da spirito ribelle a spirito innocuo buttandogli tanta acqua addosso ed intrappolandolo con la magia "Catene per tutti". Dissi alla ragazza di buttare il secchio e lei lo fece causando la riapparizione del Rider! Egli aveva sentito tutto quello che avevamo detto, così con i suoi poteri, mi vietò di far apparire l'acqua dalla bacchetta. Riprendemmo a combattere e durante il combattimento sentii la voce della ragazza chiedere aiuto.
-Brutta insolente ragazzina! Sta zitta!- Disse il Rider scuotendo la testa in modo da cacciar via quella voce.
Continuammo a combattere e all'improvviso il mostro ridiventò la ragazza che velocemente mi diede una cosa importantissima, per non dire fondamentale. Fece giusto in tempo, perché neanche due secondi topo tornò il Rider. Senza perder tempo, con la mia nuova bacchetta urlai "Catene per tutti" e feci l'incantesimo "Massimo incantesimo dell'acqua!".Il Rider dalla fiamma rossa diventò fiamma blu e la ragazza prese ormai il controllo dello spirito ribelle.
-Vittoria!- Esultammo all'unisono.
-Ora che ti ho aiutato che dici di andare in cerca di guai insieme a me?-
Accettò senza pensarci, felice di quella richiesta.
-Allora, ora che siamo amici che dici di non vivere più con i nostri genitori e farci una cosa nostra?- Domandai
-Si ma con quali soldi?- Rispose lei in modo ovvio
-Ovviamente sarò io a creare la casa! Anzi, la villa che neanche il più ricco di questo universo si sognerebbe!
Mi smaterializzai insieme alla nuova amica, ed insieme arrivammo in un'isola enorme e disabitata. Camminammo per un po' e trovando uno spazio vuoto enorme di 600000 kmq ed allora la ragazza capì che quello era il posto giusto. Dissi delle parole incomprensibili per gli esseri umani e comparve una villa gigantesca con tanto di piscina e cani! Francesca rimase scioccata, non avrebbe mai pensato che la villa fosse così fantastica. Entrammo e subito vedemmo un salone enorme con mille veicoli. Le feci vedere la sua enorme stanza.
-Ma è fantastica! Qui ci sono tutti gli attrezzi per far allenare il Rider! Il letto dei miei sogni! Una Harley Davidson! La mia moto preferita!- Era entusiasta della stanza che le avevo creato, ma era curiosa anche di vedere la mia. Glielo impedii, dicendole che sarebbe stato uno spoiler.
Però, in compenso, le feci vedere il mio covo segreto, la cui modalità di accesso era conosciuta solo da me. Questi era pieno di oggetti e macchinari così complicati che lei disse subito di voler andare via proponendomi di andare a caccia di guai, e così fu.