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Autore: TheDeathOfYouAndMe    19/11/2013    1 recensioni
Dal testo:
"Avrebbe voluto chiedergli molte più cose. Avrebbe voluto invitarlo a prendere qualcosa insieme un pomeriggio e passare il tempo a parlare, tenere gli occhi fissi nei suoi per cercare di decifrare i suoi pensieri attraverso di essi.
Ma non poteva farlo. E quindi si accontentava di un nome piuttosto del nulla.
-Kibum. E tu?-
-TaeMin.-"
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Key, Taemin
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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... Ben.
Ho cancellato la storia che avevo pubblicato in precedenza perché non l'avrei più continuata. Questa è totalmente differente, e spero vi possa piacere, magari anche di più dell'altra.
Ovviamente c'è un po' di OOC, ma quello è inevitabile.
Boh, godetevi la storia e fatemi sapere che ne pensate. ~

 


 

4 Giugno, 10:34

Sbuffò irritato, lanciando l'ennesima occhiata al quadrante dell'orologio che aveva al polso.

-Arriva spesso in ritardo?-

-Eh?-

Non capitava spesso che qualcuno gli rivolgesse la parola alla fermata dell'autobus, quindi non faceva molta attenzione ai rumori intorno a sé. Di solito ascoltava la musica per ingannare il tempo, ma quella mattina aveva lasciato le cuffie a casa. Un ulteriore motivo di nervosismo per lui. Non riusciva a cominciare bene la giornata se non poteva ascoltare un po' di musica.

-L'autobus. Ritarda spesso?-

-Ah, no, capita pochissime volte...-

Per qualche strano motivo quel ragazzo che gli aveva rivolto la parola stava catturando la sua attenzione in maniera particolare.
Era seduto non troppo lontano da lui, gambe accavallate e braccia incrociate al petto. Era vestito abbastanza semplicemente ma riusciva comunque a dare nell'occhio. Non succedeva tutti i giorni di incontrare una persona con un viso così oggettivamente bello. Chiunque ne sarebbe rimasto, chi più chi meno, colpito. I tratti del suo volto non erano duri ed esageratamente marcati e si armonizzavano perfettamente con il suo fisico asciutto ma non troppo magro e le sue labbra a cuore. Soltanto gli occhi, che erano appena un po' nascosti dai capelli biondi, stonavano, in un certo senso, con il resto della sua figura. Erano scuri e decisi, impenetrabili per chiunque ma che riusciva a penetrare nell'animo di una persona.
TaeMin era decisamente attratto e affascinato da lui. Aveva dimenticato anche il nervosismo che lo aveva torturato fino a quel momento. Aveva dimenticato di trovarsi alla fermata dell'autobus per poter andare a lavoro e di conseguenza non notò la vettura che si era avvicinata e fermata di fronte a loro.

-Non sali?-

Sbatté le palpebre, come risvegliato grazie alla voce di quel ragazzo, e si affrettò a seguirlo e salire sull'autobus.

-Scusami, posso chiederti come ti chiami?-

Avrebbe voluto chiedergli molte più cose. Avrebbe voluto invitarlo a prendere qualcosa insieme un pomeriggio e passare il tempo a parlare, tenere gli occhi fissi nei suoi per cercare di decifrare i suoi pensieri attraverso di essi.
Ma non poteva farlo. E quindi si accontentava di un nome piuttosto del nulla.

-Kibum. E tu?-

-TaeMin.-

Quello fu il loro primo incontro.

12 Giugno, 12:27

Faceva un caldo infernale quel giorno. Il che rappresentava un bene per il piccolo bar dove lavorava Lee TaeMin. Le persone, infatti, entravano più piacevolmente per scappare al calore del sole che splendeva alto nel cielo. Questo poteva solo significare più lavoro per tutti. E la presenza del proprio ragazzo non aiutava di certo il giovane che doveva servire le persone al bancone.

-MinHo-hyung, devo lavorare, dai...-

-Voglio solo un bacio, non chiedo molto. E un bicchiere d'acqua, se non 
ti dispiace, fuori fa davvero caldo.-

Le labbra di TaeMin si aprirono in un piccolo sorriso timido mentre versava un po' d'acqua in un bicchiere, che posò davanti al ragazzo alto seduto di fronte a lui sporgendosi per lasciargli un veloce bacio sulla guancia. Si allontanò subito, arrossendo appena ed abbassando il capo imbarazzato. Anche se non era certo la prima volta che capitava una cosa del genere continuava ad imbarazzarsi. Eppure doveva essersi ormai abituato, dato che erano passanti già tre anni da quando lui e MinHo erano diventati una coppia.

-Adesso vai. Lo sai che mi distrai.-

Agitò le mani verso la porta per accompagnare la frase, mantenendo lo sguardo basso, anche se una piccola risata premeva per uscire dalle sue labbra.

-Esci pure tu? Solo un attimo. Nessuno ti dirà niente.-

-Io...-

Prima che riuscisse a completare la frase entrò l'ennesimo cliente, accompagnato dallo leggero scampanellio della porta, che si andò a sedere ad un tavolino posizionato al centro del bar, accavallando le gambe magre.
Se prima c'era stata una piccola possibilità che TaeMin uscisse per qualche minuto fuori con il maggiore era svanita con l'entrata di Kibum nel locale. Fu solo per non far rimanere troppo a lungo il proprio ragazzo che si costrinse a dargli ascolto e non andare subito dal nuovo cliente.

-Hyung, non posso, ma ti prometto che stasera sarò tutto per te, va bene?-

Il maggiore annuì e gli diede un bacio a fior di labbra, facendo arrossire violentemente il più piccolo, che si affettò a controllare che nessuno ( potremmo anche solo dire Kibum ) li avesse visti.
Attese solo di vedere MinHo fuori dal bar e si diresse subito verso l'altro ragazzo.

-Salve. ~ -

Il ragazzo seduto lo guardò per un attimo e poi gli sorrise, facendo fare le capriole allo stomaco del minore, che ormai si concentrava a stento su tutto ciò che non fosse Kibum.

-TaeMin, giusto? Mi fa piacere rivederti, lavori qui?-

TaeMin annuì silenziosamente, rispondendo al suo sorriso con uno molto più ampio e sicuramente più imbarazzato.

-Cosa ti porto?-

-Un caffè andrà bene, grazie.-

Annuì nuovamente e tornò dietro il bancone per preparare la bevanda, posandola poi sul tavolino di fronte al giovane quando fu pronta.
Per cinque minuti, secondo più, secondo meno, rimase con lo sguardo praticamente incollato alla figura del biondo, prendendo le ordinazioni e servendo i clienti in maniera meccanica, ed era già tanto che non si fosse seduto per contemplare in tutta tranquillità quel ragazzo.
Fu con un tuffo al cuore che lo vide lasciare i soldi sul tavolo, accennargli un saluto con la mano e uscire dal bar.

12 Giugno, 00:43

-TaeMin-ah, va tutto bene? Mi sembri assente...-

-Huh?-

Si sedette sulla sponda del letto del più grande, inclinando la testa di lato, e lo guardò con aria interrogativa. Non gli era sembrato di essere poi così diverso dal solito. Era sempre stato un po' con la testa tra le nuvole, anche quando si trovava in compagnia di MinHo.

-Forse sono un po' stanco per il lavoro, tutto qui.-

Invitò il proprio ragazzo a sedersi sul letto accanto a lui ed appoggiò la testa sulla sua spalla, chiudendo gli occhi e sospirando. Il maggiore gli diede un bacio fra i capelli rossi e prese ad accarezzargli un braccio, spostandogli alcuni ciuffi che ricadevano davanti ai suoi occhi.

-Vuoi dormire, allora?-

-Hmmm... Potremmo fare anche altro, no?-

Solo quando il moro si fu addormentato, tenendolo stretto fra le sue braccia, TaeMin iniziò a sentirsi davvero in colpa, tanto che non riuscì a dormire per quella notte, perché per tutto il tempo in cui avevano fatto l'amore aveva pensato soltanto a Kibum.

23 Giugno, 11:21

Sospirò per le decima volta quella mattina, lanciando un'occhiata a quello che ormai era diventato il suo tavolo. Nessuno ci si sedeva mai, proprio perché era al centro della stanza, tranne lui.
Si morse piano il labbro inferiore mentre guardava il biondo che lasciava i soldi sul tavolino ( come sempre ) e si alzava per andare via. Ma non poteva lasciarlo andare così, senza dirgli nulla, no? Non aveva l'intenzione di passare il resto dei propri giorni a guardarlo da lontano, senza mai aver avuto una conversazione degna di questo nome.
Controllò un attimo la situazione all'interno del bar e poi lo seguì fuori l'edificio, chiamandolo ad alta voce per non dovergli correre dietro.
Kibum si voltò e gli sorrise, fermandosi in mezzo al marciapiede ed infilando la mani nelle tasche dei jeans chiari. Si costrinse a non pensare a quanto fosse bello in quel momento, con il sole che gli colpiva i capelli biondi facendoli sembrare quasi bianchi. Preferiva evitare il rischio di iniziare a balbettare.

-Pensavo, tiandrebbediuscireinsiemequalchevolta?-

Arrossì di colpo ed abbassò lo sguardo sulle proprie scarpe, cercando di ignorare il sorriso divertito che aveva il biondo in quel momento. Prese un sospiro e riportò gli occhi sul viso dell'altro, scrocchiando le dita in maniera nervosa.

-Ti andrebbe di uscire insieme qualche volta?-

Kibum continuò a sorridere ed annuì lentamente. Il rosso sospirò decisamente più rilassati e ricambiò il sorriso, almeno fino a quando l'altro non gli si avvicinò e gli sfiorò la guancia con le labbra.

-Ci vediamo qua davanti verso le otto.-

23 Giugno, 19:58

Era arrivato con qualche minuto di anticipo, troppo nervoso per rimanere a casa ad aspettare. E la visita inaspettata di MinHo, arrivato mentre stava scegliendo che vestiti indossare, non lo tranquillizzò di certo. Fu costretto a mettersi i primi pantaloni che gli capitarono sotto mano e ad infilarsi una maglietta che aveva lasciato il giorno prima sulla sedia della propria stanza. Evitò accuratamente di guardare in faccia il maggiore, che incominciò a chiedergli dove stesse andando.

-Da mio cugino, dormo da lui stanotte.-

Il che non era una completa bugia, dato che si era già messo d'accordo con JongIn per passare la notte da lui.
MinHo annuì e gli diede un bacio veloce sulle labbra, sorridendogli.
TaeMin avrebbe preferito ricevere un pugno nello stomaco.

-Divertitevi allora.-

Anche in quel momento, seduto sul marciapiede dove aveva ricevuto quel bacio da Kibum, non riusciva a fare a meno di pensare che quello che stava facendo era sbagliato, che avrebbe dovuto essere onesto con il proprio ragazzo. Non gli piaceva proprio mentirgli, tutta quella situazione lo stava mettendo in crisi. Ma, allo stesso modo, l'idea di evitare Kibum, di non poter passare il tempo con lui, lo faceva stare male. Soltanto pensare che avrebbe messo le cose in chiaro con lui, dicendogli che era già impegnato e che voleva solo un rapporto di amicizia, riuscì a consolarlo, almeno in minima parte. Il fatto che pensava al ragazzo biondo ogni volta che faceva l'amore con il proprio ragazzo preferì ignorarlo.
Vide Kibum avvicinarsi e si mise in piedi, asciugando i palmi leggermente sudati sui pantaloni, e lo salutò sorridendo.

-Scusami, ti ho fatto aspettare molto?-

-No, tranquillo. Andiamo?-

23 Giugno, 03:12

Non gli aveva detto nulla. Per tutta la serata si era comportato come se non avesse avuto già un ragazzo, rabbrividendo ogni volta che ripensava al sorriso con cui l'aveva salutato poco prima che uscisse. Per il resto, comunque, fu una serata tranquilla e, doveva ammetterlo, una delle migliori che avesse mai passato in compagnia di qualcuno.
Anche mentre raccontava tutto a suo cugino lo faceva sorridendo, totalmente rilassato, gesticolando ad ogni frase mentre il più piccolo lo osservava sdraiato sul letto accanto al suo.

-Hyung, stai piangendo.-

-Eh?-

JongIn gli passò due dita sulla guancia e gli mostrò le lacrime che le bagnavano appena. Lo fissò, ammutolito, facendo cadere le braccia sulle proprie gambe incrociate. Sussurrò qualche parola confusa, distogliendo improvvisamente lo sguardo dal suo e portandosi le ginocchia al petto, stringendole forte.

-... non ti capisco così, Tae.-

-Mi ha baciato...-

Sinceramente, aveva pensato che glielo avrebbe detto in maniera più tranquilla, allegra, quasi, non con il viso in lacrime e la voce tremolante. Il più piccolo si alzò dal proprio letto e gli si sedette accanto, avvolgendo le sue spalle con un braccio ed asciugando il volto con l'altra mano.

-Va tutto bene, Hyung, non fa nulla, va tutto bene...-

TaeMin avrebbe voluto tanto potergli credere.

Luglio-Agosto

Malgrado quella nottata in cui non riuscì a dormire, non smise di vedere Kibum. Era come se vivesse una vita a parte quando era con lui, non c'era nessun MinHo che lo aspettava, nessuna preoccupazione. E si sentiva più sé stesso quando stava con il biondo, come se tutto il resto fosse una specie di maschera che aveva costruito durante gli anni.
Fecero anche l'amore, un giorno in cui MinHo era impegnato con i suoi parenti e TaeMin era rimasto da solo a casa propria. Inutile dire che la sera stessa non aveva fatto altro che insultarsi ed aveva invitato JongIn a dormire da lui, perché proprio non riusciva a stare da solo.
Kibum lo sapeva che aveva già un ragazzo, era impossibile non vederli quando MinHo lo andava a trovare al bar, o la passava a prendere. Ne aveva anche parlato con il rosso, vedendolo leggermente giù di morale, e TaeMin lo aveva stretto forte tra le proprie braccia.

-... Non riesco ancora a lasciarlo, Kibum. Non ce la faccio.-

Il biondo rimase in silenzio, chiedendosi se non fosse stato meglio che il rosso lasciasse lui invece del suo ragazzo.

15 Novembre, 17:30

-Ti va di uscire?-

-Perché?-

-Voglio portarti in un posto...-

Lo disse fissando il soffitto sopra il proprio letto ed il biondo non aveva potuto fare altro che acconsentire.
Salirono sulla macchina del maggiore, che seguì le indicazione di TaeMin per arrivare in un boschetto fuori città. Il minore, a quel punto, uscì dalla vettura e si strinse nel giubbotto, tremando leggermente per l'aria fredda di quel pomeriggio. Prese la mano del più grande e cominciò a camminare tra gli alberi, inoltrandosi sempre di più.

-Non ti stai perdendo, vero?-

-Bummie, potresti avere un po' più di fiducia.-

Risero insieme e finalmente si fermarono davanti ad una distesa non molto grande, piena di erba alta e di un verde sbiadito. Eppure non si poteva rimanere colpiti dalla bellezza di quel luogo. Ispirava pace, tranquillità, tutto sembrava riprendere il suo posto nel mondo.
Il rosso si voltò verso il ragazzo accanto a sé con espressione leggermente preoccupata, torturandosi le labbra spaccate dal freddo con i denti.

-Ti piace..?-

-E' bellissimo...-

Sospirò e lo trascinò verso il centro di quel luogo, sollevando poi la testa verso il cielo un po' nuvoloso.

-Venivo sempre qui quando ero nervoso e volevo rimanere da solo, fino a quando non mi sono messo con MinHo. Non ci ho portato mani nessuno, a parte te...-

Sentì le braccia di Kibum circondargli i fianchi e sospirò nuovamente, appoggiando la fronte sulla sua. Gli accarezzò i capelli biondi, passando poi alla guancia e al labbro inferiore.

-Ho visto JongHyun, ieri...-

Il maggiore sussultò sentendo quel nome e lo strinse più forte, nascondendo il viso sulla sua spalla. Lo sapeva già che era tornato JongHyun dal Giappone, era stata lui la prima persona che era andato a trovare. D'altronde, era il suo ragazzo, come avrebbe potuto non saperlo?

-Kibum... MinHo mi ha chiesto di andare in America. Per vivere insieme e...-

Deglutì rumorosamente e sollevò il viso di Kibum per poterlo baciare sulla bocca, dolcemente, riprendendo ad accarezzargli il viso. Il più grande rispose al bacio, allontanandosi dopo poco per poterlo guardare meglio in faccia.

-Vuole sposarti?-

-Sì, ma noi possiamo andarcene, io posso lasciarlo e tu puoi parlare con JongHyun e poi...-

-TaeMin, dovresti andare con lui.-

Era l'ultima cosa che si sarebbe aspettato dal biondo. Si allontanò appena scuotendo la testa, sentendo gli occhi inumidirsi. Sarebbe stato semplicissimo stare con Kibum, perché avrebbe dovuto andarsene con MinHo e lasciarlo lì?

-È la cosa migliore per te.-

Chiude gli occhi e sospirò, prendendo nuovamente una sua mano ed intrecciando le loro dita.

-Io ti amo.-

Risollevò le palpebre e vide Kibum sorridergli tristemente, i suoi occhi lucidi come i propri, il naso leggermente arrossato.

-Ti amo anch'io... Ma sapevamo che sarebbe finita, o no? Sarà solo un bel ricordo. Un bellissimo ricordo. Ti giuro, TaeMin, che non mi dimenticherò mai di te, va bene?-

Non si accorse di chi lasciò libero sfogo alle lacrime per primo. E non riuscì a ricordarselo neanche in seguito.
Tornò a casa sfinito, ad accoglierlo MinHo con un'aria alquanto preoccupata che gli accarezzò il viso chiedendogli cosa ci fosse che non andasse.

-Mentre tornavo ho visto una macchina che investiva un gatto.-

Mentire stava diventando sempre più facile, i sensi di colpa erano notevolmente diminuiti.
Il moro lo abbracciò e lo fece sedere sul divano, iniziando a raccontargli la propria giornata per cercare di distrarlo.
TaeMin lo ascoltò soltanto in parte, lasciandosi cullare dalle sue braccia, sulle labbra ancora il sapore dell'ultimo bacio con Kibum.

 
  
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