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Autore: Alucard81    19/11/2013    1 recensioni
Spazio ultima frontiera eccovi i viaggi dell'astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale diretta all'esplorazione di nuovi mondi, alla ricerca di altre forme di vita e civiltà, fino ad arrivare la dove nessun uomo è mai giunto prima.
Questo è un racconto di fanfiction e questa è un altra fottutissima giornata di lavoro sull'Enterprise!
Genere: Comico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Klingoniani
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Spazio ultima frontiera eccovi i viaggi dell'astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale diretta all'esplorazione di nuovi mondi, alla ricerca di altre forme di vita e civiltà, fino ad arrivare la dove nessun uomo è mai giunto prima. Questa è un altra fottutissima giornata di lavoro sull'Enterprise!

Data stellare 201307.10 la nostra missione è esplorare nuovi pianeti e cercare forme di vita intelligenti nella galassia, impresa difficile dopo il Grand Fratello, ma nonostante gli insuccessi non demordiamo.
Sono giorni che viaggiamo verso la nebulosa Endymion per raggiungere un piccolo pianeta chiamato in codice MDK.
La sua atmosfera è respirabile e la conformazione del terreno adatta alla vita umanoide, è provvisto di due grandi lune ed bisogna verificare se è adatto per un presidio permanente della federazione.
L'esplorazione del quadrante Omega è resa difficoltosa dalla mancanza di basi d'appoggio per i rifornimenti e la costruzione di un avamposto su quel pianeta potrebbe risultare vitale.

Data stellare 201307.15 siamo in orbita geosincrona con il pianeta pronti a sbarcare, la missione non presenta particolari rischi ma oltre a me ed all'ufficiale scientifico ho deciso di portare anche una guardia come scorta.
I sensori a lungo raggio rilevano forme di vita sul pianeta e non possiamo escludere che ci siano animali pericolosi sulla superficie del pianeta.
Siamo scesi tutti e tre sul pianeta con il teletrasporto, ogni tanto mi chiedo a cosa servano le navette se facciamo tutto con il teletrasporto.
Negli anni in cui ho prestato servizio come comandante di una nave stellare sono fiero di dire non ho perso nessun uomo, quelli con la maglietta rossa non contano. Loro sono addestrati per morire.
All'accademia ti spiegano come gestire situazioni di pericolo e contenere i danni, nei danni non vengono conteggiate le magliette rosse. Loro sono sacrificabili.
Ogni buon comandante sa che ogni missione è potenzialmente letale ma se porterà con se un uomo con la maglietta rossa è certo che lui morirà. Loro sono destinati a morire.
Nel corso ufficiali ti insegnano a comandare una nave stellare, nel corso della sicurezza ti insegnano che non importa quanto tu sia bravo morirai lo stesso. Anche se ti manca solo un giorno alla pensione.
Le magliette rosse fanno il loro lavoro comunque, le magliette rosse non si lamentano, le magliette rosse muoiono come mosche. Muoino per primi.
Non ci vuole molto perché il pericolo si manifesti, dopo pochi minuti di esplorazione della superficie con l'ufficiale scientifico che sventola il suo cosetto a tracolla in giro per analizzare le rocce cadiamo in un imboscata.
Non siamo i soli a cercare punti d'appoggio per l'espansione interplanetaria, anche i Klingon girano per lo spazio ma il loro scopo è solo quello di combattere e morire con onore portandosi a cena nell'ade più nemici possibili. I Klingon amano la compagnia a tavola.
La sparatoria è breve ma intensa, come mi descrivono molte donne, ed abbiamo la meglio.
I Klingon giacciono a terra senza vita ma non sono i soli, mi giro verso l'ufficiale scientifico e la prognosi è chiara, un altra maglietta rossa è morta in azione. Un altro sacrificio inutile.
L'ultima volta che siamo scesi su un pianeta inospitale ne avevo portati con me sei, tutti morti appena arrivati, per questo ormai non gli diamo più un nome ma solo un numero identificativo.

Questa maglietta rossa si chiamava 324, non sono numeri di matricola o codici di identificazione, il numero è scelto dal nostro super computer e rappresenta i secondi che potrebbero passare prima della loro morte appena scesi sul pianeta. Di solito una morte atroce e senza gloria.
Ma questa volta è diverso, questa volta ad uccidere la maglietta rossa non è stato un colpo vagante o il morso di una puzzola radioattiva, ne un vaso caduto da un terrazzo o uno squalo a cavallo di un orso, questa volta è morta per salvarmi la vita.
Ha difeso il suo capitano facendo da scudo ai colpi del nemico, questa volta è morto da eroe.

  
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