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Autore: AlessiaPerni    19/11/2013    2 recensioni
"Non ci sono lacrime nei miei occhi,ma quando il mio respiro si fa più debole vedo delle immagini che si fanno strada debolmente.
Non sono ibridi,non sono incubi."
E' in un solo momento in cui una storia può considerarsi finita, e quella è la morte.
Vi ho incuriosito abbastanza da leggere la mia fanfic? spero di si, ecco come io vedo il vero finale della trilogia,dopo l'epilogo,dopo il matrimonio, dopo tutto.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Apro gli occhi.
ci metto un po per mettere a fuoco le immagini attorno a me. 
Le lenzuola bianche mi coprono fino alla vita, stesa sul letto di una stanza tutta bianca, spoglia. La mano di Peeta mi scalda le dita, sembra che non voglia lasciarla andare. 
Quante volte ho pensato di morire? forse troppo incosciente per crederlo davvero, e per capire che forse ora il mio tempo è terminato davvero. 
Non sono più sfuggente come ai tempi dell'arena e della ribellione. Sono consapevole.

Guardo quegli occhi azzurri, mi perdo dentro per qualche secondo. Quegli occhi che negli anni non hanno perso la loro colorazione vivace e la loro brillantezza. Lo amo, forse l'ho capito troppo tardi ma io amo davvero il ragazzo del pane e forse, incosciamente l'ho sempre amato salvandolo dall'arena la prima volta. 

Non ci sono lacrime nei miei occhi, ma quando il mio respiro si fa più lento vedo delle immagini che si fanno strada debolmente.

Non sono ibridi, non sono incubi.

Le treccie di prim
Le trappole di Gale
I boschi, i miei adorati boschi
Le mani forti di mio padre
La sua risata
La mietitura
Effie trinket che chiama il nome di Prim
Il primo bacio dato a Peeta nell'arena
Le bacche scivolare dalla mia mano a quella di peeta
Il tramonto 
Peeta
I suoi occhi
Il suo sorriso
Le sue mani forti

Era vero che negli ultimi attimi di vita si percorrono tutte le esperienze importanti? forse. Questo mi fa venire in mente Finnick. 

Vedo solo l'azzurro dei suoi occhi, che mi fissano lucidi. Pian piano, inspiegabilmente, l'azzurro tramuta in un arancione tenue, come il tramonto. E esalando il mio ultimo respiro sento Peeta dire "sempre".

Ad un tratto mi abbandono al buio che si sta impossessando dei miei occhi, e mi addormento, con ancora il sapore del pane tra le labbra. 

  
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