20/11/2013
3 recensioniAdoro scrivere pirlate, è più forte di me :°DDD (Ho scritto anche un paio di fic serie (omg), prima o poi le pubblicherò :3)
Welcome to Iwatobi Strip Club
Mancava poco meno di un'ora all'inizio dello spettacolo serale dell'Iwatobi Strip Club.
I ragazzi si erano riuniti per prepararsi prima di entrare in scena. Gou, la manager tutto fare, organizzatrice dell'evento nonchè addetta alla scelta dei look dei cinque fanciulli, era stata molto precisa e rigorosa.
'Rin, ti prego, quei pantaloni tigrati sono osceni!'
'Sono attillati quanto basta per non farmi cantare con voce da soprano, sono perfetti!'
'No, ti prego, a questo punto è meglio il costume da maid!'
Il fratello della manager guardò la ragazza con sguardo di fuoco. Dire che era lievemente contrariato era il nuovo eufemismo del secolo.
'Costume da sultano. Prendere o lasciare'
'E sultano sia...'
Il ragazzo si passò una mano fra i capelli, scostando con un gesto veloce i suoi lunghi ciuffi ribelli dalla fronte, e si diresse verso la gruccia dei vestiti.
'Gou-san, Gou-san...'
'Rei-kun?'
'Hai visto per caso...'
'Il costume viola con le farfalle?'
'...Esatto' disse Rei sistemandosi gli occhiali e sorridendo in maniera orgogliosa come al solito.
'L'ho buttato. Spero sia già arrivato alla discarica e che qualche anima pia l'abbia bruciato all’istante!'
Se non fosse stato anatomicamente possibile, la mandibola di rei sarebbe finita sicuramente a terra a causa della terribile notizia.
'Ma ma... L'ho cucito io stesso con le mie mani! La stoffa era di qualità altissima, le farfalle ricamate in maniera sublime... Era bellissimo...'
'Si certo. A nome di tutti gli esseri viventi amanti degli uomini quella... cosa era incredibilmente… non c’è modo per descriverla! Se ti fossi fatto vedere conciato in quel modo, persino a una ninfomane le si sarebbe asciugata! Un giorno mi ringrazierai, intanto thò, mettiti questo completo da porno poliziotto e non farti più vedere col cosplay delle Winx’
‘Ma non è bello per niente…’
‘Zitto e mosca, i ma non sono presenti nel mio vocabolario. Makoto, prima che tu dica qualunque cosa, ti prego, per il bene dell’umanità, mostra più pelle possibile!’
‘Ecco, io…’
‘Non fare il timido e tieni, il costume da coniglietto è stato ideato da Dio su immagine esomiglianza del tuo corpo. Slip scuri con effetto non vedo ma posso immaginare benissimo, bretelle elastiche da mettere rigorosamente sulla pelle nuda, perché sennò è uno spreco, e cravattino nero che dà quel tocco di chic che non guasta mai. E poi le orecchie di peluche rappresentano il tuo lato moe e tenero che… Arg, mi fermo qui sennò mi disidrato… Tieni e va a cambiarti, e non scordarti gli occhiali’
Gou spinse via il sempai contenta, per una volta, di non aver dovuto combattere contro una persona testarda. Ma non aveva ancora fatto i conti con Haruka.
Il moro, a quanto pare, si era già cambiato e si stava dirigendo verso la sala col palco ignorando palesemente la manager. La fanciulla lo placcò all’istante appena lo vide sfilare con il suo solito costume nero e viola.
‘No, tu adesso mi devi spiegare cos’è questo!’
‘Il mio costume di scena’
‘E’ anche il tuo costume da bagno…’
‘…’
‘Haruka-sempai… Lo so che sei un caso perso… E capisco che in questo modo il tuo lato b risalta in maniera divina… e ti ringrazio per questo… ma non potresti fare un piccolo favore alla tua cara manager e indossare qualcosa di più… interessante?’
Haruka non rispose, si limitò a sbuffare e a volgere lo sguardo da un’altra parte.
‘Senpai… Compromesso? Ti do il permesso di tenere il costume solo se ci metti sopra il grembiule e ti parcheggi dietro al bancone del bar a preparare drink’
Il ragazzo emise un altro sospiro, guardò con la coda dell’occhio Gou e alla fine decise di obbedire alla ragazza.
Mancava solo Nagisa. Con il suo aspetto da adorabile shota innocente sarebbe stato difficile trovare l’outfit giusto.
‘Gou-chan, posso mettere questo?’
Il biondino, con l’espressione più che entusiasta, mostrò all’amica un completino in latex nero scosciato, con uno scollo profondo fino all’ombelico che resisteva alla forza di gravità grazie ad un intreccio di fasce sottili che si incrociavano sul petto. Ovviamente il tutto era accostato con stivali dello stesso materiale lucido alti fino a metà coscia, tacco 15 ovviamente.
Gou rimase pietrificata.
‘Senti, secondo te il frustino è esagerato?’
‘…Fa come più ti aggrada...’
‘Yatta! Grazie Gou-chan, a fra poco’
I ragazzi si erano riuniti per prepararsi prima di entrare in scena. Gou, la manager tutto fare, organizzatrice dell'evento nonchè addetta alla scelta dei look dei cinque fanciulli, era stata molto precisa e rigorosa.
'Rin, ti prego, quei pantaloni tigrati sono osceni!'
'Sono attillati quanto basta per non farmi cantare con voce da soprano, sono perfetti!'
'No, ti prego, a questo punto è meglio il costume da maid!'
Il fratello della manager guardò la ragazza con sguardo di fuoco. Dire che era lievemente contrariato era il nuovo eufemismo del secolo.
'Costume da sultano. Prendere o lasciare'
'E sultano sia...'
Il ragazzo si passò una mano fra i capelli, scostando con un gesto veloce i suoi lunghi ciuffi ribelli dalla fronte, e si diresse verso la gruccia dei vestiti.
'Gou-san, Gou-san...'
'Rei-kun?'
'Hai visto per caso...'
'Il costume viola con le farfalle?'
'...Esatto' disse Rei sistemandosi gli occhiali e sorridendo in maniera orgogliosa come al solito.
'L'ho buttato. Spero sia già arrivato alla discarica e che qualche anima pia l'abbia bruciato all’istante!'
Se non fosse stato anatomicamente possibile, la mandibola di rei sarebbe finita sicuramente a terra a causa della terribile notizia.
'Ma ma... L'ho cucito io stesso con le mie mani! La stoffa era di qualità altissima, le farfalle ricamate in maniera sublime... Era bellissimo...'
'Si certo. A nome di tutti gli esseri viventi amanti degli uomini quella... cosa era incredibilmente… non c’è modo per descriverla! Se ti fossi fatto vedere conciato in quel modo, persino a una ninfomane le si sarebbe asciugata! Un giorno mi ringrazierai, intanto thò, mettiti questo completo da porno poliziotto e non farti più vedere col cosplay delle Winx’
‘Ma non è bello per niente…’
‘Zitto e mosca, i ma non sono presenti nel mio vocabolario. Makoto, prima che tu dica qualunque cosa, ti prego, per il bene dell’umanità, mostra più pelle possibile!’
‘Ecco, io…’
‘Non fare il timido e tieni, il costume da coniglietto è stato ideato da Dio su immagine esomiglianza del tuo corpo. Slip scuri con effetto non vedo ma posso immaginare benissimo, bretelle elastiche da mettere rigorosamente sulla pelle nuda, perché sennò è uno spreco, e cravattino nero che dà quel tocco di chic che non guasta mai. E poi le orecchie di peluche rappresentano il tuo lato moe e tenero che… Arg, mi fermo qui sennò mi disidrato… Tieni e va a cambiarti, e non scordarti gli occhiali’
Gou spinse via il sempai contenta, per una volta, di non aver dovuto combattere contro una persona testarda. Ma non aveva ancora fatto i conti con Haruka.
Il moro, a quanto pare, si era già cambiato e si stava dirigendo verso la sala col palco ignorando palesemente la manager. La fanciulla lo placcò all’istante appena lo vide sfilare con il suo solito costume nero e viola.
‘No, tu adesso mi devi spiegare cos’è questo!’
‘Il mio costume di scena’
‘E’ anche il tuo costume da bagno…’
‘…’
‘Haruka-sempai… Lo so che sei un caso perso… E capisco che in questo modo il tuo lato b risalta in maniera divina… e ti ringrazio per questo… ma non potresti fare un piccolo favore alla tua cara manager e indossare qualcosa di più… interessante?’
Haruka non rispose, si limitò a sbuffare e a volgere lo sguardo da un’altra parte.
‘Senpai… Compromesso? Ti do il permesso di tenere il costume solo se ci metti sopra il grembiule e ti parcheggi dietro al bancone del bar a preparare drink’
Il ragazzo emise un altro sospiro, guardò con la coda dell’occhio Gou e alla fine decise di obbedire alla ragazza.
Mancava solo Nagisa. Con il suo aspetto da adorabile shota innocente sarebbe stato difficile trovare l’outfit giusto.
‘Gou-chan, posso mettere questo?’
Il biondino, con l’espressione più che entusiasta, mostrò all’amica un completino in latex nero scosciato, con uno scollo profondo fino all’ombelico che resisteva alla forza di gravità grazie ad un intreccio di fasce sottili che si incrociavano sul petto. Ovviamente il tutto era accostato con stivali dello stesso materiale lucido alti fino a metà coscia, tacco 15 ovviamente.
Gou rimase pietrificata.
‘Senti, secondo te il frustino è esagerato?’
‘…Fa come più ti aggrada...’
‘Yatta! Grazie Gou-chan, a fra poco’
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Mancavano cinque minuti all’apertura del locale. Rin stava finendo di delineare i suoi occhi dalla forma allungata con parecchio kajal, Rei era tutto preso nella nobile arte dello spazzolare il suo cappello da poliziotto (presentarsi al pubblico con solo il 90% di perfezione? Non sia mai!), Makoto chiedeva aiuto ad Haruka per poter attaccare con una spilla da balia il codino da coniglio, Nagisa era seduto a gambe incrociate, per nulla a disagio, e attendeva fischiettando che Gou chiamasse il gruppo per l’esibizione.
Nel frattempo la manager aveva iniziato a controllare che nella sala fosse tutto a posto. I tavoli riservati erano stati tutti contrassegnati da targhette dorate, 1% glam, 99% kitsch.
La ragazza si accorse della solita prenotazione, per il solito posto di fronte al palco, a nome di Nitori. Un sorriso dolce le illuminò il viso.
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Le luci si accesero, forti applausi investirono la sala. Lo show stava per cominciare.
NOTE (che sono le stesse che ho postato sul LJ)
1) I'M NOT SORRY, ANZI, SE AVETE IL NUMERO DI UN CLUB DI QUESTO TIPO PASSATEMELO XDDD
2) La battuta : 'a una ninfomane le si asciuga' non è purtroppo farina del mio sacco. Ringrazio la mia amica Flavia (alias Eos del Tramonto) perchè non l'ha messa sotto copiright u.u
3) Spero vi sia piaciuta e vi abbia fatto ridere xD
4) Nazi!Gou = love <3