“Buon compleanno al nostro
eroe Naruto!” urlò Kiba,
alzando il calice e brindando in direzione del sopracitato.
“Buon compleanno!”
urlarono tutti gli altri, alzando
i calici e bevendo.
Naruto ridacchiò, alzando
a sua volta il boccale e
bevendo; aveva insistito per festeggiare il suo compleanno e la fine
della
guerra, dicendo che dopo ci sarebbe stato tutto il tempo per la
tristezza e la
rabbia.
Lo aveva fatto soprattutto
per i suoi amici che avevano
perso qualcuno di caro, come Hinata, Shikamaru e Ino; quei
festeggiamenti erano
soprattutto per loro, per cercare di tenerli su col morale.
Naruto bevve un lungo
sorso di birra e poi si
soffermò a guardare i presenti; per quanto sentisse il calore della
loro
amicizia, l’assenza di una particolare persona si faceva sentire eccome.
Ci aveva sperato, fino
all’ultimo aveva sperato che lui sarebbe
tornato a Konoha ma, una volta
terminata quella maledetta battaglia, lo aveva perso di vista, era
sparito
dalla circolazione.
Naruto sospirò
dispiaciuto.
Quello che il biondo non
sapeva era che la stessa
persona alla quale stava pensando, lo stava osservando, nascosta fra i
rami di
un albero.
“Buon compleanno, Usuratonkachi.”
Mormorò Sasuke, alzando un boccale
di birra, recuperato da chissà dove, in direzione di Naruto. Bevve un
lungo
sorso, poi gettò via il boccale e senza fare il minimo rumore, scese
dall’albero, intenzionato ad andarsene.
“Vai
già
via, Sas’ke?” il moro si fermò, riconoscendo la voce di Naruto.
Un
ghigno si formò sulle sue labbra.
“Allora
anche tu hai dei sensi sviluppati.” Lo sfotté.
“Sono
uno shinobi anche io, nel caso te lo fossi dimenticato.” Ribatté Naruto.
“Mpf...”
Ci
fu un
momento di silenzio e di totale immobilità tra i due, poi Naruto
ritrovò la
voce.
“Potresti
restare…”
“No.
Non
posso.” Lo interruppe seccamente Sasuke, girandosi verso di lui.
“Ora
come ora, non posso Naruto. Konoha…Konoha non mi accetterebbe. E io non
ho
assolutamente intenzione di restare in un posto del genere al momento.”
Naruto
sospirò tristemente.
“Capisco.”
Mormorò poi, lo sguardo abbassato verso terra.
Sasuke
restò a guardarlo per lunghi minuti, e improvvisamente ogni ricordo che
aveva di
Naruto gli tornò alla mente. Aveva passato quattro anni della sua vita
a cercare
di riportarlo al Villaggio, a casa.
Istintivamente,
Sasuke gli si avvicinò e con una mano gli sollevò il volto.
“Ho
intenzione di tornare, dobe!”Gli mormorò
a fior di labbra e poi fece l’ultima cosa che Naruto si sarebbe
aspettato: lo
baciò.
Il
biondo sgranò gli occhi, sorpreso da quel gesto improvviso poi, quando
sentì
una mano di Sasuke sfiorargli una guancia e posizionarsi dietro la sua
nuca,
impedendogli qualsiasi movimento, Naruto chiuse gli occhi e si lasciò
andare a
quel bacio, aspettato da tanto tempo.
Fu
un
bacio lungo, con il quale si dissero tante cose, meglio di come se le
sarebbero
dette a parole.
Quando
si separarono, Sasuke appoggiò la fronte su quella di Naruto.
“Buon
compleanno, Usuratonkachi.” Gli sussurrò a fior di labbra.
Il
tempo
di Naruto di realizzare quello che era successo, che Sasuke era già
sparito. Il
biondo si ritrovò immobile a fissare il vuoto, chiedendosi se quello
che era
successo non fosse frutto della sua immaginazione.
Poi
istintivamente si passò la lingua fra le labbra, riconobbe
il sapore di quelle di Sasuke e un
dolce sorriso gli si stampò in volto.
“
Vedi
di tornare presto, teme! Abbiamo un nuovo conto in sospeso!” ridacchiò,
rivolto
al vento.
ANGOLO
AUTRICE
E niente,alla fine una su loro due l’ho
scritta anche io. Ringraziate hebi chan, per ciò!!! :D come faccio io
ogni
volta che ha la pazienza di betarmi le storie!!
Bè
fatemi
sapere che ne pensate!! sesshy