29/04/2008
11 recensioniEccomi
qui con un'altra dedica. XD Questa è per Hinata Hyuuga e per
Arwen5786, che come me hanno la passione per lo Hyuugacest! Vi adoro
ragazze!
È formata da 5 drabble da 100 parole.
Le risposte alle recensioni saranno inserite nel capitolo di domani della raccolta 100 on Naruto's People!
Buona lettura!
È formata da 5 drabble da 100 parole.
Le risposte alle recensioni saranno inserite nel capitolo di domani della raccolta 100 on Naruto's People!
Buona lettura!
-. Five Sense .-.
> Udito <
(sinistra normale)
Neji era un gran ascoltatore.
Passava ore fermo ad ascoltare i rumori attorno a sé - il vento tra gli alberi, lo scorrere del fiume vicino, il cinguettio degli uccellini - ma c'era solo una cosa che adorava sentire - e della quale non si sarebbe mai potuto stancare.
Gli piaceva ascoltare Hinata.
Sentire il rumore - talvolta incerto - dei suoi passi, il respiro affannoso dopo un allenamento e quello calmo quando sedeva accanto a lui, la bassa risata imbarazzata e la voce musicale.
Tutto di sua cugina era piacevole per le sue orecchie.
Hinata gli faceva amare ancor di più l'ascoltare.
> Olfatto <
C'era stato un giorno nel quale Kiba aveva provato ad insegnare a Hinata l'importanza dei profumi.
Ogni individuo, ogni oggetto e ogni luogo aveva un proprio odore - unico e inimitabile - che faceva come da 'biglietto da visita' - da avvertimento - per chi lo avvertiva.
La kunoichi però non aveva mai dato veramente importanza a questa lezione e non riusciva ad assimilarla.
Solo quando aveva iniziato a sentire il dolce profumo al sandalo di Neji e a sentirne la mancanza in sua assenza - andandolo poi a ricercare in piccoli e quasi insignificanti oggetti - poteva dire di aver appreso la lezione.
> Vista <
Perché guardava Hinata?
Perché, pur di seguirla in ogni secondo della sua vita domestica, si ritrovava a usare il Byakugan?
Non aveva una risposta - o forse non voleva darsela perché ammetterlo anche solo a sé stesso avrebbe rappresentato un 'peccato' nei confronti del clan... ancor più peccaminoso di quegli sguardi.
Quello che Neji non sapeva era che anche sua cugina condivideva il suo stesso peccato.
Anche Hinata era solita seguirlo, anche lei con l'abilità oculare del clan, distogliendo lo sguardo quando quello di Neji pareva posarsi su di lei.
Si guardavano ma i loro occhi fuggivano al contatto reciproco.
> Tatto <
Poteva essere peccato il voler restare vicino alla persona amata?
Per Hinata e Neji non lo era più.
Quando erano riusciti ad ammettere reciprocamente i loro sentimenti facevano di tutto pur di stare vicini.
Durante il pranzo si stringevano di nascosto la mano, la sera la passavano ad allenarsi insieme sfiorandosi distrattamente e la notte fuggivano per poter approfondire quei contatti, consumando il loro amore liberi da sguardi indiscreti.
Spesso capitava anche di desiderare troppo il corpo, il contatto, dell'altro da arrivare ad abbracciarsi nascosti in un vicolo.
Tutto questo poteva essere considerato un peccato?
Per loro non più.
> Gusto <
Hinata sapeva di pesca.
Ogni qual volta che Neji le sfiorava le labbra con le sue, che andava a baciarle le guance e il collo. Quando lambiva il florido seno e il ventre piatto, avvertiva sulle labbra il dolce sapore di Hinata misto alla pesca. Un mix incredibilmente buono che dava dipendenza - l'avrebbe baciata per ore solo per quel sapore.
Non sapeva se era solo il suo inconscio a fargli provare quella sensazione, forse era per via della pelle liscia e morbida di Hinata sotto le sue labbra, ma gli piaceva da impazzire quel gusto.
Il sapore di Hinata.