One Direction, '‘Please, don't let me go.’' di amoreperniall su EFP Fanfiction

*ehi.. mi trovate anche all'inizio perché ci tenevo a dire
una cosa, piccola piccola! Ci metto un attimo e poi
potete andare a leggere la schifezza qui sotto!
Allora, la cosa importante da dire prima di tutto è che
'dedico' questa One Shot, ad una mia amica, oddio
più che dedico dovrei spiegarmi meglio.
Ricomincio dall'inizio spiegandomi nel migliore dei modi.
Ci tenevo a fare una cosa 'speciale' per una mia amica,
la conosco da poco, davvero molto poco, ma mi ci sono
subito affezzionata, è davvero fantastica, mi fa ridere,
sorridere, mi capisce e tutto questo solo da poco tempo, ripeto.
Proprio oggi le dicevo di avere un'idea per uan nuova One Shot,
le ho detto di leggerla perché ci sarebbe stata una sorpresa per lei.
Volevo fare qualcosa di speciale e poi l'illuminazione è arrivata.
La sorpresa è questa: l'ho resa la protagonsita di questa OS,
lei si chiama Alessia, nella storia Ale, visto che Alexia non era poi granche'.
Ok, per adesso è tutto(?) ci si vede sotto! :)

«'Giorno, piccola.» mi sussurra una voce roca nell'orecchio, accarezzandomi delicatamente il viso.

A questo, sento i brividi per tutto il corpo.
«Adoro quando rabbrividisci.»
«Sei tu che provochi in me mille brividi.» gli sussurro sorridendo.
Si morde il labbro inferiore, per poi avvicinarsi e stamparmi un bacio sulla guancia.
«Ma io non lo volevo lì il bacio!» esclamo come una bambina a cui sono state tolte le caramelle.
«Oddio quanto sei dolce!» afferma riavvicinandosi e stringendomi.
«Sarò pure dolce ma non ho ancora ricevuto il mio bacio.» ribatto mettendo il broncio.
«Arriva, arriva.» ride lui spostandomi una ciocca di capelli e baciandomi, finalmente sulle labbra.
«Ora scendiamo giù, o vuoi rimanere a letto tutto il tempo?»
«Se scendo mi fai le coccole?»
«Non rinuncerei mai a coccolare la mia cucciola.»
Sorride, provocando anche il mio sorriso.
Dove lo trovo un ragazzo così dannatamente adorabile? Da nessun'altra parte, sono stata tremendamente fortunata, e ne sono felice.
Mi alzo e, dopo aver finito di stiracchiarmi un po', sento la mano di Harry intrecciarsi alla mia.
Usciamo da quella stanza e senza mai separare le nostre mani scendiamo le scale; e proprio mentre poggio il piede alla fine di esse, un dolore lancinante allo stomaco si fa sempre più forte.
Mi piego in due con le mani sul ventre, facendo preoccupare Harry che si catapulta vicino a me, prendendomi e stringendomi più a lui.
«Ale, che hai? Ti metto sul divano, piccola.» dice in ansia, prendendomi in braccio e sdraiandomi sul divano.
«Chiamo un'ambulanza!» dice spaventato; ma non gli do' tempo di andare a prendere il telefono che' gli afferro il polso, facendolo voltare verso di me.
«No, rimani qui, ti prego.. non c'è bisogno di chiamare l'ambulanza, mi sento già meglio..»
Le sue braccia mi avvolgono.
«Non stai mentendo, vero? Non lo dici solo per non farmi preoccupare?»
«Ehi, giuro, mi sento meglio, davvero.» ripeto sorridendo e accarezzandogli i ricci. «Mettiti qui, accanto a me..» propongo, sperando che lo faccia; infatti, dopo un po' ci ritroviamo tutti e due sdraiati sul divano, io sopra di lui, attenta a non a fargli male, con la testa sul suo addome e la mano che gioca con la sua.
«Harry, non mi lascerai mai, vero?» chiedo ad un tratto, alzando il capo e soffermando lo sguardo su di lui, che nel frattempo ha fatto lo stesso con me e adesso mi sta osservando.
«Come puoi pensare che io sia così idiota? Ovvio che non ti lascerei mai, per nulla al mondo.» risponde accarezzandomi il viso e lasciandomi un piccolo bacio sulla fronte.
«Cosa sono io per te?»
Oh, stupida boccaccia! Perché non imparo a tenermi i dubbi per me?!
«Piccola, tu sei la ragione del mio sorriso, il motivo per cui mi alzo al mattino, sei tu che provochi in me mille brividi, seguiti dalla terza guerra mondiale che si crea nel mio stomaco, sei la ragione per cui io sono ancora in vita.»
Sento il bisogno di unire in un bacio le nostre labbra, e lo faccio; le sue parole, quelle frasi, mi fanno sentire amata, davvero.
«Mi ami?»
Ok, sono proprio un'idiota patentata! Non posso tacere, eh? No, vero?
Dovevo stare zitta, ma le mie labbra non sono collegate al cervello, stanno parlando senza nemmeno pensarci.
«Ovvio che ti amo, piccola! Ma perché tutte queste domande?»
Abbasso il capo. la paura si fa spazio dentro di me; non riesco a dirgli la verità, dovrà saperlo, ma io proprio non ci riesco, ho bisogno di coraggio, tanto coraggio.
«Niente.. così..» rispondo soltanto.
«E tu invece? Mi lascerai? Cosa sono io per te? Mi ami?»
«No, Haz. Non ti lascerò mai, non posso e non voglio.» rispondo alla prima. «Tu sei quello a cui darei la punta del cornetto algida, l’ultima patatina della confezione, il posto del letto vicino alla porta, il mio bicchiere d’acqua anche se stessi morendo di sete, il posto sul treno vicino al finestrino. Sei quello per cui sprecherei il mio ultimo respiro solo per dirti per la trilionesima volta “Ti amo”; perché si, è vero, ti amo come non ho mai amato nessuno, ti amo come solo una volta nella vita capita di amare, semplicemente, ti amo, ti amo, e basta.» finisco di dire, subito dopo le labbra di Harry sono sulle mie, unite in un bacio fantastico, indescrivibile.
Appoggio la testa sulla sua spalla, mentre lui continua a baciarmi i capelli e a riempirmi di coccole e carezze.
Ed è in questo momento che capisco, capisco che devo dirgli la verità, è tempo che lui lo sappia, anche se ho paura, paura di perderlo nonostante lui mi ha detto che non mi lascerà mai; ma devo, lui merita di saperlo.
«Sono incinta, Harry, di sue settimane e mezzo.» confesso, mordendomi il labbro inferiore ansiosa di sapere la sua reazione; sarà contento? O non si sentirà pronto?
«Santissimo pussycat.» dice in un soffio, facendomi sorridere, forse è un buon segno visto che non l'ha presa a parolacce. «E' la cosa più bella del mondo! Sarò padre..» dichiara entusiasta, togliendomi finalmente tutte le incertezze che avevo. «Aspetta.. è per questo che mi facevi tutte quelle domande? Avevi paura che io ti lasciassi se mi avresti detto la verità?»
Annuisco, chinando il capo, che per presto viene rialzato dalla sua mano.
«Ale, sei la ragazza più dolce e adorabile del mondo, adoro quando ti sussurro qualcosa all'orecchio facendoti venire i brividi, adoro la tua risata, il tuo sorriso che è la causa del mio, adoro tutto di te, sei al mia piccola principessa; e continuerò a ripeterti che sei perfetta fino alla nausea ogni volta che lo negherai, semplicemente perché ti amo come non mai, ti amo tanto da stare male, ti amo e non sarò mai così stupido da lasciarti andare via, no, non ti lascerò mai, anche perché se lo farei sarei il primo a morirne. Ti amo e basta, Ale.»

Yeah.
Tipo che dalla schifezza che mi è venuta questa One Shot non ho nemmeno voglia di farvi saltare in aria con un enorme YEAH.
Solo che ieri sera mi è venuta quest'idea è l'ho voluta scrivere e postare, tanto per togliere l'area depressa della precedente OS, per prendermi in giro da sola e per un terzo motivo che vi spiegherò dopo.
Insomma, non pensavo venisse cose orrenda! E' proprio uno schifo, che di più non si può.
Ringrazio chiunque abbia avuto il coraggio di leggere questa povera e orribile OS.
Comunque, prima avevo detto che c'è un terzo motivo per cui l'ho postato; ecco, quel motivo è la dolcezza di Harry (tipo che scrivo sempre di lui, ma non è colpa mia se mi immagino lui!) e le sue dolci parole.
Parole che tutte noi, compresa io, vorremmo sentirci dire. Perché noi vorremmo sentirci amate.
E adesso togliamo la sdolcinatezza e sdrammatizziamo un po'!
Sapete da dove mi è venuta tutta questa OS? Bene, un giorno ho letto la frase che dice Ale ad Harry, quando deve spiegare cos'è lui per lei, che tra l'altro è anche la farse che ho messo nella 'trama'.
Comunque, sono sicura che riceverà molte recensioni critiche, ma va be', lo so ed è meglio, devo dire, così posso migliorare ed evitare le schifezze.
Scusate gli eventuali errori, ma la mia tastiera non è il massimo; e adesso evaporo, alla prossima! :)