Note dell’autrice: cari lettori, questo è uno spezzone di quelli che scrivi all’ora di filosofia sul libro di filosofia (non sapete che ispirazioni possono venire in quell’ora…viaggi che nemmeno Gulliver) mentre il prof è convinto che stai prendendo appunti mooooolto concentrata e invece… (continuate a credermi una studentessa modello, compagni di classe…). Lo scrissi prima di fare la scaletta di Amazzoni, ma visto che credo sia una bella trovata, o almeno una storia carina per essere stata scritta da me, ho deciso di pubblicarla… la dedico a Crystal eye, che mi ha dedicato il suo capitolo 11! Ok… bando alle ciance!!! Buona lettura!!!
 
Countdow
 
Quanto sei inetta!!! pensò Shun quando Saori era stata presa in ostaggio da dei clondei. Dovevi solo non farti beccare!.
Zeus cominciò a parlare, con quel tono mellifluo e falso :- Ho una proposta per voi.- esordì.
Dici che lo fai per proteggerci… Allora perché se ti metti nei guai tutti rischiano sempre la vita?
- Uno di voi sa dove si trova libro di Fato, quindi pensavo, per rendere il tutto più interessante. Sfiderò uno di voi, se sopravvivrà  cinque minuti contro di me lascerò andare voi e la vostra dea…- propone.
Ti compiaci tanto di questa tua potenza, eh?
- …se vinco io mi direte dove si trova il libro. Mi sembra equo-
Anche la legge del più forte è considerata equa. Sì, dai forti!
- È una farsa!!!- protestò Seiya – Perché perdere tempo?-
- Ne perderei di più ad interrogarvi, e poi vogliamo tutti la botte piene e la moglie ubriaca- spiegò il dio.
Shun tirò Hyoga per un braccio e gli bisbigliò all’orecchio:- È un’idea di Ermes, non sua, ci scommetto…-
- Pensi che voglia testare le nostre capacità per chi sta realmente muovendo i fili?- sussurrò lui.
- Ha un tentativo solo…- osservò il saint d’Andromeda -… non lo sprecherà…-
- Accettate?- tuonò il padre degli dei.
Seiya annuì.
- Naturalmente l’avversario lo sceglieremo noi, siamo già magnanimi a darvi questa opportunità- continuò.
Non ne avevo dubbi…
 - Ermes, scegli tu!-
Il russo guardò Shun preoccupato ricevendo in risposta un’alzata di spalle rassegnata ed un sorriso di circostanza.
- Scelgo…- fece con un gesto teatrale l’altro -...mmm… quello con la faccia da ragazzina e i capelli di quel colore improponibile!-
Jabu trattene una risata, ma Ikki lo fulminò con lo sguardo.
Hyoga si girò di scatto.
Dai, dillo!
- Non farti ammazzare!-
- Tanto il libro ce l’ho io, se mi uccide resta a bocca asciutta…- controbatté.
Tutti fissarono Shun, che continuava a guardare la dea prigioniera.
Non mi sacrifico per te, lo faccio per gli altri… poi fissò il suo futuro avversario, devo resistere per cinque minuti, solo cinque minuti… cercò di auto rassicurarsi…
Sospirò e cercò di guadagnare l’arena, ma con un gesto, il tonante, impose di fermarsi: - Ah-ah…- scosse la testa, - Niente armi o difese che non siano tue evocazioni…-
L’arsenale che ti tirerò fuori ti stupirà…
Dietro di se udì il fratello assieme a gli altri contestare, ma era inutile, il manico del coltello non apparteneva a loro, Shun lo sapeva.
Si tolse la cloth con sguardo fiero rivolto al nuovo aguzzino che si apprestava a trionfare…
- Se non darai il massimo sta volta interverrò!- si sentì dire dal russo.
Ci conto…
- Allora, sei pronto cavaliere?- chiese impaziente il dio, quando si vide il novello avversario davanti.
Andromeda annuì.
- Bene!-
Senza lasciare spazio al nemico attaccò subito evocando una spada da una mano e mezzo dalla lama a zigzag completamente dorata.
Shun schivò due affondi, ma poi il suo addome fu raggiunto da un pugno. Finì a terra -3 secondi .
- Sai, se non attacchi non ci sono speranze che tu sopravviva…- disse lui.
- Perché? Tu non hai intenzione di farla durare più a lungo possibile?-
- Vero…- si compiacque lui.
Rimettendosi in piedi il saint schivò altri fendenti con agilità -1minuto.
- Visto che sto per morire…- esordì Shun - …devo chiedertelo, perché?-
- Perché cosa?-
- Perché volete distruggere l’umanità? È vero sono corrotti, ma anche gli dei sono pieni di vizi. Pretendete che siano migliori di voi?-
- No, noi saremmo sempre migliori degli umani…-.
- Non hai risposto alla domanda… dì la verità non lo sai, vero? Il re degli dei, padre dell’universo che non sa quello che fa?-
Lui sorrise come il gatto sorride al topo che si divincola tra gli artigli:
- Non puoi capire il consiglio divino. Un momento, tu parli come se non appartenessi all’umanità, se ti consideri esente da essa perché combattere?-
- Non mi sento esente da esse…- spiegò - …però devi ammettere che le cose più preziose sono le più fragili e delicate, è più preziosa una vita immortale che può essere trascurata od una mortale, fugace e sfuggente che deve essere vissuta a pieno?-
- È un discorso sciocco – rispose con un nuovo fendente.
-2 minuti ci siamo quasi
- Lo giudichi “sciocco” perché non lo comprendi! E poi sarei io a non capire il consiglio divino?-
Zeus diede un colpo alla nuca dell’avversario col elsa della spada e con un calcio alla testa buttò Shun in un angolo dell’arena.
Sentì le incitazioni dei compagni, la voce del fratello piena d’angoscia. Rimase giù.
- So che credi di guadagnare tempo…- affermò il dio - …ma è inutile, anche al ultimo secondo potrei ucciderti lo sai, vero?-
- Allora perché mi assecondi?- -2,30 minuti.
- Mi diverti, sei molto candido, ma non sei immune dai peccati…-
Un nuovo calcio gettò Andromeda verso destra.
Finalmente si tirò su piano, sentiva i passi dell’avversario lenti e pacati accompagnati dal titinnio della spada trascinata a terra, non si lasciava andare alla furia, perché avrebbe dovuto?
Mi vedi sono come un bambino indifeso…barcollava, sentendo il sangue colare da un taglio sulla fronte -2.45  reggi ancora!
- Qual’è il vero motivo per cui temporeggi? Non credo che sia perché sei debole…-
-3minuti – Lo scoprirai presto…- promette.
- Stai bleffando- affermò poco convinto.
Leggo il dubbio nei tuoi occhi
- Ok, facciamo sul serio allora, se muori significa non sei altro che un attore…- ringhiò il dio.
E che attore!-3.25 ci siamo!
La mano di Shun corse alla giuntura del copripetto dietro la schiena.
Prima cosmo e poi linfa divina ragionò freddamente.
Nel momento in cui lui fu massimamente carico il copripetto cadde a terra, lui indugiò un attimo di troppo stupito, e il saint ne approfittò centrandolo con un turbine di cosmo che gli incise profondi tagli nella carne.
- Per la CRONACA…- cominciò lei, usava la sua vera voce, infantile, musicale e soprattutto femminile - io non ho la faccia da ragazzina, io sono una ragazzina!-
Zeus si avventò contro di lei -4 minuti mi pare ragionevole…
Lui tentò di colpirla nuovamente, con la spada, ma lei con la mano sinistra la bloccò a mezz’aria per poi emanare un’onda d’urto che ne frantumò la lama al centro. La punta roteò in aria per finire fuori dall’arena. Poi la usò contro il dio che fu sbalzato via a sua volta, era potere elementare, usato apposta per non far riconoscere la divinità che lo possedeva.
- Ma non stavi facendo su serio?- lo canzonò lei.
L’altro furibondo provò un ultimo assalto con un fulmine, ma fu travolto da un Deflagration lanciato da Shun.
5 minuti… la partita è finita, caro…
- Sono sopravvissuta, mantieni la parola data…- intimò mettendogli un piede sulle clavicole mentre lui giaceva a quattro di bastoni a terra…
- Mi potrei anche innamorare di te, sai?-
- Io ho già il ragazzo ed è più potente di te, ti sconsiglio di farlo ingelosire… ora liberi Saori? Guarda che siamo in una situazione di parità…-
 
Furono fuori in dieci minuti.
- Devi spiegarci un bel po’ di cose ragazzin… oh, cavolo!- imprecò Death Mask.
- Primo: chi è il tuo ragazzo?- partì in quarta Ikki, mentre la sorella si stringeva alla felpa offertagli da Hyoga.
- Non è la domanda più urgente, credo…-