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Autore: Kastel    21/11/2013    3 recensioni
Prendete pure posto.
Silenzio signori, ora il re muore.

[Ispirata alla canzone "Il re muore" di Samuele Bersani]
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Seijuro Akashi, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prendete pure posto.
Silenzio signori, ora il re muore.

 

 

Un tempo eri un re, ma non governavi nazioni sterminate e non appartenevi a una casata prestigiosa. Semplicemente, lo eri.
Tu, che hai creato quattro miracoli (ed uno a metà). Tu, che guidavi dei generali implacabili e crudeli. Tu, che hai calpestato il lavoro di quel falso miracolo per donarlo a chi non ti venerava affatto.
Ma adesso basta.
Basta, basta, basta.
Sono i tuoi stessi sudditi a chiederlo, sussurrando e urlando il loro disprezzo.
“Eri solo una matricola e ti sei montato la testa!”
“Vedi di sparire!”
“Il capitano dei Miracoli. Pfui! Solo un poppante!”
Osservi la processione di insulti.
Osservi Haizaki che ti ride in faccia, felice come il vincitore che era.
“Ora chi è l'inadeguato, eh?”
Ascolti ciò che chi ti venerava ti sputa contro, la soddisfazione di osservare un sovrano decaduto.
“Mah, Aka-chin... Alla fine non eri questo granché.”
“Io te lo dissi che lo shogi e il basket non sono la medesima cosa, Akashi.”
“Avevi ragione: un piatto rotto non può essere risanato.”
“Com'è riuscire ad udire il silenzio, Akashi?”
Ascolti senza pronunciare verbo, il viso chino e gli occhi chiusi. Solo con l'ultima persona alzi il volto, osservando gli occhi color ghiaccio di Kuroko.
“Non avrei mai pensato di poter vedere un sole morente.”
Chiudi l'occhio sinistro le sue dita lo sfiorano, come per accertarsi che sia esistito sul serio. Solo quando la sua mano viene lasciata cadere lungo il fianco,
abbandonata, solamente allora lo chiami.

“Tetsuya.”
“Akashi-kun.”
Mentre pronuncia il tuo nome sorride. Ed è ciò che ti fa comprendere definitivamente cosa stai per perdere.
“Ora non più bisogno di un sovrano su di me. Addio, Akashi-kun.”
Una mano alzata in segno di saluto e sei solo.
Solo come un tramonto che si suicida.
Solo come un re abbandonato.
Solo come un miracolo mai accaduto.
Infine.

 

Che il sipario cali.
Il re è morto.

 

 

Note.

 

“Il re muore” è una canzone di Samuele Bersani e io non mi piglio un quattrino per averla usata. Peccato.
Praticamente è... Akashi. Cosa accadrebbe se perdesse. Perfetta, perfetta, perfetta per lui.
Cercatevi la canzone ed ascoltatevela mentre leggete, rende meglio.
E tutto ciò è colpa della Strega di Ilse. Colpa sua.

   
 
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