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Autore: BlueRon    21/11/2013    2 recensioni
American Horror Story: Murder House
E il candore dei tuoi polsi, macchiati di violento rosso
E la lama a terra
E le lacrime che cadono
Genere: Introspettivo, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Tate Langdon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Less than a hero

 
Disclaimer: il personaggio di Tate Langdon non mi appartiene e questo racconto non ha fini lucrativi.
 
E il candore dei tuoi polsi, macchiati di violento rosso
E la lama a terra
E le lacrime che cadono
 
Tante volte si era ripromesso di smettere, eppure era sempre ricaduto nel vizio.
Tate pensava che ci fosse qualcosa di magico nel sangue, qualcosa di puro, perché assieme al dolore andavano via anche i cattivi pensieri. Resisteva pochi giorni, poi cedeva alle pressioni delle voci che sentiva nella testa.
Era diventato amico del mostro sotto il letto, aveva familiarizzato con i demoni, ma non riusciva quasi mai a controllarsi quando gli urlavano ordini.
Questi demoni erano così spaventosi e violenti da spingerlo a urlare aiuto tagliandosi i polsi. Tate aveva provato ad ammazzarsi, ma loro lo avevano fermato prima che perdesse conoscenza, così da aumentare la sua agonia.

Tate era buono, non era colpa sua se urlava contro sua madre chiamandola “puttana” o se pensava al momento migliore per dar fuoco a Larry l’amante, o se desiderava ardentemente uccidere tutte le persone che gli piacevano. Lui non voleva fare del male e quando quella fatidica mattina era uscito di casa con la pistola in tasca e la benzina in mano, pensava solo a liberarli dal male. A portare le loro anime in un posto migliore, un posto pulito, lontano da tutto lo schifo che c’è nel mondo.
Dopo la carneficina era infatti tornato a casa, con il sorriso stampato sul volto e la testa finalmente libera dalle voci. Si era sdraiato sul letto, assaporando il silenzio, e quando la squadra SWAT aveva fatto irruzione aveva cercato di afferrare la pistola, per scappare, ma le pallottole erano arrivate prima, strappandolo alla vita e donandogli l’eternità.
Tate aveva passato anni brancolando nel buio della casa degli omicidi, fino a quando non aveva incontrato Violet, colei che gli aveva fatto scoprire la luce e l’amore.
L'unico motivo per diventare una persona migliore, l'unico raggio di sole nel buio della notte, il primo amore e il primo rifiuto. Colei che lo aveva amato e abbandonato, perché se sei un mosto, non puoi cambiare.
 

 
*May’s corner*
Questo è un breve racconto su Tate e sul perché ha fatto quel che ha fatto.
Mi piace molto come personaggio, perché adoro il suo modo di pensare e di vedere le cose e questa non sarà di certo l’ultima storia su di lui.
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