Mi sbatte a muro. Gemo dal dolore. Lui sorride. Il bastardo gode nel farmi del male. -Fermati ti prego!-. Lui mi ignora. Comincia a stringermi forte i fianchi. Non vuole fottermi. Vuole punirmi per essere scappato da lui. Forse mi vuole picchiare. Ne ho la conferma quando mi arriva il primo pungo nello stomaco. Per il dolore mi piego in due. Lui non ride, è arrabbiato.
Questa volta non ho paura. So già cosa mi attende e sinceramente non ho più paura. Le lacrime scendono dal mio viso. Lui continua a colpirmi. Fa male. Fa -incredibilmente- male. Comincio ad urlare, ma lui non si ferma.