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Autore: nemy1990    21/11/2013    3 recensioni
Narcissa e Lucius sono promessi dalla nascita.
Questa cosa ha sempre reso felice Narcissa, che ha una cotta per Lucius da quando sono bambini.
Lucius,però, non ricambia, anzi considera la ragazza una vera e propria palla al piede.
Come si evolveranno le cose?
Narcissa continuerà a stare dietro a Lucius? Lucius continuerà a disprezzarla?
Una fan fiction di 6 capitoli che prende spunto da "Filipped" un film, la cui colonna sonora mi è rimasta talmente in testa da ispirarmi questa storia.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andromeda Black, Bellatrix Lestrange, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Lucius/Narcissa, Ted/Andromeda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra, Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Pretty Little Angel Eyes

Secondo anno

 

Lucius era seduto al tavolo con tutti gli altri Serpeverde, aspettando lo smistamento.

Nonostante ci fosse un posto vuoto di fronte a lui, Narcissa non si era seduta lì, ma al lato opposto della tavola.

Ciò lo riempiva di sollievo, un immenso sollievo.

Quello che gli piaceva di meno era invece che Bellatrix fosse seduta pochi posti più in là rispetto a dove era lui.

“Rosier Amanda” chiamò la McGranitt.

Era l’ultima ragazza rimasta da smistare.

Aveva capelli scuri e occhi verdi.

Anche se piccolina era uno schianto di ragazza: in fondo cos’erano due anni di differenza?

Se non sbagliava, c’era un Rosier al quarto anno di Serpeverde, in classe con Andromeda Black.

Quindi questo significava che…

“SERPEVERDE!” urlò il cappello e lui applaudì con tutti gli altri membri della sua casa.

Amanda si diresse verso il tavolo di Serpeverde e Elettra Nott le fece segno di andare nella sua direzione.

In cuor suo avrebbe sperato che si sedesse nel posto vuoto di fronte a lui.

 

Narcissa accolse la nuova arrivata con un sorriso distaccato, in quanto era troppo occupata ad osservare Lucius di nascosto.

“Cissy… lei è Amy, la mia cuginetta!” le rivelò Elettra, mentre Hanna Quirrel (l’unica sua altra compagna di stanza) e Christopher Thomas (suo migliore amico e coetaneo) si presentavano alla nuova arrivata.

Chris fu fin troppo cordiale con la ragazza e Narcissa sorrise quando se ne accorse.

Era raro che Chris si prendesse una cotta per qualcuna.

“Elettra… chi è quel biondino, laggiù?”

Narcissa sperò di sbagliarsi quando seguì lo sguardo di Amy, ma i suoi presentimenti furono confermati quando vide che la nuova arriva aveva puntato proprio Lucius.

Il SUO Lucius.

“Si chiama Lucius Malfoy, ma non credo che sia il caso di interessarsene. E’ un ragazzo piuttosto… gelido.” cercò di dissuaderla Elettra.

Amy fece un sorrisetto che non preannunciava niente di buono.

“Interessante…”

Non c’era niente di innocente in quello sguardo, eppure aveva solo undici anni.

Narcissa iniziò a sentire il suo stomaco contrarsi e dovette congedarsi da tutti, per non far vedere quanto la cosa l’avesse turbata.

Sapeva, però, che non ce ne sarebbe stato bisogno.

In fondo tutti sapevano della sua cotta per Lucius e i suoi migliori amici l’avevano ascoltata tutto l’anno precedente.

Come poteva odiare la cugina di Elettra? Sicuramente questa cosa l’avrebbe allontanata da lei e Narcissa le voleva davvero troppo bene per accettare una cosa simile.

 

La presentazione tra Lucius Malfoy e Amanda Rosier non tardò ad avvenire, ma non per colpa di Elettra, bensì di suo fratello Jason.

Lo presentò alla cugina come uno dei suoi migliori amici e lei fece ben trapelare il suo interesse per il ragazzo.

“Finalmente ti conosco… non ho potuto fare a meno di notarti.”

Lucius fece un ghigno prima di rispondere: “Neanche tu sei passata inosservata.”

Quel che Lucius non sapeva, era che Amanda fosse promessa a Anthony Dolov, migliore amico di Bellatrix Lestrange.

In realtà i due  si erano incontrati solo qualche anno prima, quando Anthony era al secondo anno e Amanda aveva solo 7 anni, quindi da parte di nessuno dei due c’era stato l’interesse di approfondire la conoscenza.

Sapevano che un giorno avrebbero dovuto sposarsi, fine della storia, e Amanda non vedeva nulla di male al pensiero di fare altre esperienze prima di arrivare a quel giorno.

Un giorno talmente lontano per lei che a stento credeva fosse una cosa inevitabile.

“Ricordati che è mia cugina!” sentenziò Jason facendo un sorriso bonario.

“La tratterò bene!” promise Lucius, facendo sghignazzare Amanda.

 

All’inizio di gennaio del secondo anno per Narcissa, il terzo per Lucius, sembrò chiaro che Lucius Malfoy e Amanda Rosier stessero insieme.

Andromeda cercò con tutta se stessa di stare vicino alla sorella in un momento così delicato per lei, una ragazzina di 12 anni che vedeva infrangersi la possibilità di essere amata dal ragazzo che le piaceva.

Bellatrix invece, se inizialmente si limitava a chiedere il permesso a Narcissa di cruciare Lucius, ora si era fatta pericolosamente silenziosa.

Narcissa non le aveva rivolto parola per tutto l’anno precedente da quando aveva preso l’iniziativa di affatturare Malfoy per la sua maleducazione.

Quando però al suo dodicesimo compleanno, il 16 luglio, Bellatrix si era presentata con una torta gigante a sette piani, con tanto di blasone di Serpeverde come offerta di pace (Andromeda sosteneva che aveva minacciato l’elfo domestico di casa di gettarlo nel fuoco se non avesse preparato il dolce più buono e bello mai creato da lui), Narcissa non era riuscita a tenerle il muso e aveva riniziato a volerle bene come sempre.

Anche se Bellatrix poteva essere molesta quasi sempre, voleva un gran bene ad entrambe le sorelle.

L’unica altra persona, non facente parte della famiglia, che ammetteva di voler bene era il suo migliore amico, Anthony, che, appresa la notizia della nuova coppietta di Hogwarts, aveva confidato a Bellatrix la verità su Amanda Rosier.

“E’ la mia promessa sposa.” ammise quando Bellatrix lo colse guardare Lucius e Amanda mano nella mano con aria pensierosa.

Bellatrix l’aveva preso in giro vedendolo assorto, credendo che l’amico si fosse preso una cotta per quella che lei definiva una bambina in confronto a loro che frequentavano il sesto anno.

Di fronte a questa dichiarazione, però, non potè fare a meno di diventare seria, perché sapeva benissimo cosa significava essere promessi a qualcuno che neanche ti interessava.

Rodolphus aveva finito Hogwarts l’anno precedente, eppure anche se si erano sforzati di conoscersi, non sembrava ci fosse nulla tra loro, nulla che potesse nascere a parte una lieve attrazione fisica.

“Tu credi che potrebbe nascere qualcosa tra te e quella ragazzina?” chiese Bellatrix preoccupata.

“Non ora. E’ solo una bambina, anche se pare essere una vera serpe. Quando andai a casa sua l’ho beccata a schiavizzare suo fratello più piccolo, Frederich! Evan, il fratello maggiore, che ha l’età di Andromeda, si limitava a leggere un libro dall’altra parte della stanza senza intervenire.”

Bellatrix sghignazzò.

“Mi starebbe quasi simpatica se non intralciasse la felicità di mia sorella e non turbasse te.”

“Niente di irrisolvibile per ora.” la rassicurò Anthony “Solo che se la storia con Malfoy dura più del previsto avrò seri problemi a relazionarmici prima della fine di Hogwarts e a noi manca solo un anno.”

Bellatrix decise di non intervenire solo per non creare ancor più scompiglio in una situazione che già di per sé si sarebbe rivelata complicata.

Ad ogni modo, doveva trovare il modo di distrarre Narcissa da quella situazione.

 

Andromeda evitava Rebastan Lestrange come la morte.

A volte lui cercava di avvicinarla, ma lei scappava se solo sentiva la sua voce.

Dava l’impressione di non essere interessata nemmeno a conoscerlo, ma in realtà aveva paura di lui.

Era un tipo freddo, ma talmente insidioso che Andromeda aveva preso la faccenda del matrimonio combinato come la più grande calamità dell’universo.

L’aveva presa peggio persino di Bellatrix, solitamente la più teatrale.

Andromeda, nel suo silenzio, covava rancore e odio per il ragazzo sedicenne.

Quando aveva otto anni e lui dieci, i signori Lestrange vennero a far visita al loro maniero.

Dato che anche Rodolphus, il fratello di Rebastan, era promesso a Bellatrix e i genitori di quest’ultimi erano i conoscenti più ammirati dai signori Black,  sembrava quasi doveroso che venissero a fare loro visita.

Rodolphus, che aveva 12 anni, chiese a Bellatrix di fare una passeggiata nel giardino di casa per parlare un po’, cosa che se fosse stato proposto a lei avrebbe accettato anche se con riluttanza, ma Rebastan era andato da lei diretto e gli aveva preso il viso di forza e l’aveva baciata sulle labbra.

Quando Andromeda riuscì a liberarsi e diede al ragazzino uno schiaffo, tutto ciò di fronte ai loro genitori che avevano riso di gusto a quella scena, dicendo che avevano scelto bene, lui replicò senza neanche piangere al dolore dello schiaffo: “Perché ti arrabbi? Tanto ci dovremo sposare!”

Non aveva cercato neanche di giocare con lei, come avrebbero fatto due bambini, o semplicemente parlare di cosa piaceva loro.

La prima volta che lo aveva incontrato aveva avuto l’indecenza di prendersi certe libertà, anche se con –l’innocenza- di un bambino, e questa caratteristica, questa sua arroganza e sottomissione a una cosa che altri avevano deciso per loro, non le piaceva.

Non le piaceva per niente.

Da quel giorno aveva deciso che non avrebbe cercato nemmeno di conoscerlo, anche se una parte de lei vedeva l’incombere del giorno nefasto.

Per questo cercava di far desistere Narcissa, la più sognatrice tra di loro, a prefigurarsi un matrimonio d’amore.

Il fatto che Lucius si fosse messo con la sorella di Evan era solo un segnale di tutto il male che la piccola Black avrebbe sofferto.

Per quanto sembrasse sempre gentile e pacata, Andromeda era forse la più ribelle tra le tre sorelle Black.

Solitamente, per evitare di incontrare Rebastan, si rifugiava in Biblioteca, che trovava sempre silenziosa e tranquilla, sembrava darle sempre il bentornato.

Era quasi sempre poco affollata e anche quel giorno non la deluse.

C’era solo un piccolo gruppetto di Tassorosso ad un tavolo.

Lei si mise a quello parallelo e iniziò a studiare le maledizioni senza perdono.

Il quarto anno si era rivelato estremamente difficile, tutti i professori non facevano altro che ripetere che si avvicinavano i G.U.F.O. e questo le creava una certa ansia.

“Scusa, ce l’avresti un foglio di pergamena in più? “

Andromeda alzò gli occhi dal libro di Difesa contro le arti Oscure e si trovò di fronte a uno dei ragazzi di Tassorosso che aveva visto al tavolo di fianco.

Aveva capelli castani e occhi azzurri, un sorriso timido.

“Certo… aspetta un attimo, lo cerco in borsa.”

Il ragazzo le disse che non aveva fretta e quando gli diede la pergamena, lui le disse: “Perché non vieni a studiare al nostro tavolo? Stiamo facendo proprio Difesa contro le Arti Oscure… siamo anche noi al quarto anno.”

“Lo so, vi ho riconosciuti…” ammise Andromeda.

Si guardò intorno per essere certa che nessun Serpeverde fosse nei paraggi, poi accettò l’offerta.

“Se non vi disturbo mi unirei volentieri a voi!”

“Non disturbi affatto! Comunque io sono Ted, piacere!”

“Andromeda!”

 

“Cissy che ne dici di fare una passeggiata con me al lago? Io e Anthony volevamo uscire un po’ dalla Sala Comune… è così… AFFOLLATA.”

Bellatrix marcò l’ultima parola, buttando uno sguardo di disapprovazione a Lucius e Amanda, sul divano fianco a fianco mentre si sussurravano chissà che cosa.

Sapendo che avrebbe voluto evadere in ogni caso, Narcissa accettò la proposta della sorella, e si avviarono insieme fuori dalla Sala Comune.

Bellatrix, agli occhi di Narcissa, sembrava incapace di farsi amicizie femminili e trascorreva la maggior parte del suo tempo in compagnia di ragazzi, ovviamente Serpeverde, soprattutto Anthony, suo migliore amico, quindi non sospettò niente sulla sua presenza.

Era sempre stato un tipo riservato, ma anche acuto e divertente se prendeva confidenza con qualcuno.

Essendo la sorella di Bellatrix, Narcissa aveva un trattamento speciale da parte di Anthony, a volte cercava anche di placare la sorella nel darle fastidio!

“Cissy… dobbiamo dirti una cosa… “ iniziò Bellatrix.

Era ormai maggio e quando uscirono fuori, Narcissa si sentì quasi riavere grazie a quell’aria primaverile.

“-Dobbiamo-? Cosa c’entra Anthony?” chiese la ragazza accigliata.

“Direi tutto!” esclamò Bellatrix, tirando un’occhiata all’amico, sperando forse che fosse lui a continuare.

“Devi sapere una cosa riguardo ad Amanda!”

A quel nome, Narcissa sentì una fitta d’odio, ma cercò di placarla per capire cosa volesse dirgli Anthony.

Era una mezzosangue?

Dalla faccia disgustata di Bellatrix sembrava quello il problema.

Sperava proprio di sì, così quando Lucius lo fosse venuto a sapere se ne sarebbe sbarazzato alla svelta.

“Amanda è la mia promessa sposa!” finì Anthony, vedendo che Narcissa era rimasta in silenzio.

A quelle parole, però, la piccola Black strabuzzò gli occhi: “Che cosa???”

   
 
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