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Autore: simplythem    22/11/2013    2 recensioni
Accartocciò tutto lanciandolo contro l'angolo della stanza, scosso dai singhiozzi. La schiena gli scivolò lungo la testata del letto e si rigirò, con la pancia distesa lungo la coperta blu, che ricordava i suoi occhi.
OS larry
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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First February 
 

Prese una tazza di thé, scottandosi i polpastrelli ma non ci fece caso, quella fonte di calore si irradiava nel corpo troppo gelido, raggiungendo debolmente il suo cuore. Soffiò sul liquido bollente, anche se avrebbe voluto ingoiarlo così: scottante. Sfilò la lettera da sotto una pila di libri, il caos regnava il quella camera ma non gli importava, ogni cosa sarebbe dovuta restare così, come quando c'era anche lui a girare camminando su quelle mattonelle. Illuminando la stanza con i suoi fanali blu, a volte leggermente socchiusi per il ridere. Quel suono che si propragava nel centro del suo essere, coccolandogli lo stomaco annodato e facendogli curvare le labbra in un sorriso geniuino, senza doversi più nascondere dietro quelli falsi.

In quei tre anni era cambiato totalmente tutto: i loro corpi erano cresciuti, sviluppandosi durante la povertà. I suoi riccioli stavano sparendo, lasciando posto a dei capelli mossi e morbidi, il suo corpo era coperto di tatuaggi che nascondevano un segreto. Non potevano più uscire insieme né sedersi accanto, non poteva stringergli il ginocchio giocosamente quando qualche intervistatore gli lanciava sguardi obliqui e provocanti; adesso era sempre dall'altra parte e doveva solo abbassare gli occhi in una smorfia di dolore quando nominavano El.

"Con la tua fidanzata, Louis?" "Avete passato un bell'anniversario?"

Scusami Hazz, non posso uscire con te. Eleanor vuole fare shopping.

Deglutì mentre le lacrime gli pungevano gli occhi, minacciando di uscire. Tirò un sospiro guardando il soffitto, ripetendosi che doveva essere forte. Che un giorno sarebbe stato anche lui felice, anche se Lou non l'avrebbe più riavuto.

Posò la tazza ancora fumante sul comodino, tralasciando la vista delle sue dita arrossate. Passò quella stessa mano sulla parte destra del letto, impregnandosi la pelle di qualcuno che non condivideva più quel materasso.

Lentamente aprì la lettera, mentre lo schioccare della carta incollata si propagava in quel silenzio assordante, rimpendogli i timpani. Si tolse il cellulare vibrante dalla tasca, ignorando chiunque possa essere stato. Niente e nessuno aveva più importanza di quel pezzo di carta scritto di fretta, con macchie di inchiostro sparse e allargate nella fibrosa bianca.

Socchiuse le palpebre e incollò gli occhi verdi alle righe affusolate, storte mentre si immaginava la sua voce accanto, a leggerla insieme.

Ciao Hazz,

come stai? Io...bene. No, non voglio mentire. Sto male. Mi mancano i tuoi riccioli, le nostre risate, il toccarti le fossete quando ridi, i tuoi occhi smeraldo.

Ci hanno separati, mi hanno costretto a prendere questa casa dalle mura spoglie e candide, ma ti svelo un segreto: nel mio comodino, nel secondo cassetto, ho una tua foto incorniciata e la tua recente lettera. La stringo tutte le notti, immaginando di averti accanto, con il tuo corpo più grande del mio a stringermi, le tue braccia possenti ad avvolgermi in un abbraccio dal quale non mi scioglierei mai.

E invece eccoci qua: ormai ci controllano anche i messaggi e siamo costretti a recapitarci lettere come ragazzi nel '500, sentendoci esclusi ormai uno dal mondo dell'altro. Mi dispiace se l'altra sera, in quella intervista, ti ho mandato quello sguardo. Li ho visti i tuoi occhi sai, erano così impregnati di dolore che al solo ricordo mi si spappola il cuore, ma in queste parole ne ho messo un pezzo; per favore, trovalo e incollalo al mancante tuo.

 

 

Sono troppo romantico?

El mi dice sempre che tra me e lei manca la tenerezza, che quando mi bacia sente le mie labbra fredde e fuori dal quel gesto. Ma che ci posso fare?

La mia bocca, il mio viso, i miei capelli e ogni cellula del mio corpo appartiene a qulcuno da cui sono dovuto scappare.

Niall dice che un giorno saremo liberi di amarci, di toccarci e di fare l'amore come vogliamo.

Io ci credo, magari tra un anno. Tra due. Tra venti.

Ho paura solo di un matrimonio imposto, ma senza la mia firma non si va da nessuna parte.

 

Piccolo mio, per favore non piangere. So che starai stringendo questa lettera, le tue nocche saranno sbiancate e i tuoi denti staranno affondando nel tuo labbro inferiore mentre i tuoi occhi imploreranno di liberarsi dalle lacrime che gli attenaglia già da cinque minuti.

Hazz, ti conosco troppo bene.

Un giorno, ti prometto che staremo sotto lo stesso tetto, con tazze di cioccolata bollente in mano a raccontarci la propria giornata; a ripetere le stesse cose, a litigare per il letto rifatto male e per lo spazzolino lasciato a giro. Andremo per strada tenendoci per mano, sorridendo al primo passante che ci guarderà male e affermeremo, finalmente, davanti a una cazzo di telecamera

"Stiamo insieme".

 

Mentre invece adesso lei mi chaima dalla cucina, ostentando frustrazione e rancore verso quello che sto facendo. Sai perché?

Oggi dovevo portarla all'acquario e neanche me lo ricordavo, non sono dentro questa relazione imposta, dentro questo giorno che non è mio.

Ho ancora in mente quel fottutissimo giorni in cui me la presentarono.

 

 

Ti ricordi quando ti abbracciai per la prima volta a X-Factor?

Ah, le fans lo prendono come uno dei veri e propri abbracci "Larry". Quanto vorrei urlare al mondo che sono intrappolato in una rete di dolore, dove l'unico coltello che la può spezzare ed aiutarmi sei tu. Ce lo impediscono, giorno dopo giorno. Minuto dopo minuto.

Tu ci caschi sempre occhioni verdi. Dai dei bei segnali, ma ignoro tutto e riparo.

Non sentirti in colpa, ti prego.

 

Sembra una lettera di supplica, dove ti prego solo di farcela.

E faccella, cazzo Harry tu ce la fai.

 

Sei una delle cose più belle che mi siano capitate, piango quasi ogni notte pensando a quello che avevamo e che abbiamo perso. Insieme.

Scusami le lacrime sul foglio, ma è rabbia repressa nel nodo che ho in gola.

Non va giù.

Perché inghiottisco e non se ne va?

Impantanato lì.

Come noi due, legati con dei fili e nelle mani di burattinai troppo ottusi da lasciarci il palcoscenico libero.

 

E se mi vedrai con Eleanor, mano nella mano, sappi che se anche i miei occhi saranno sgombri dal velo delle lacrime e felici,

i quegli occhi,

nel mio cuore,

infiltrato e cucito nella mia anima,

ci sarai tu.

 

Tu sei la mia forza,

la ragione per cui vado avanti ogni giorno.

Presto non ci nasconderemo più, okay?

Te lo prometto.

Te lo giuro, Harry.

 

Adesso devo andare amore mio,

anche adesso mi strappano via da qualcosa che amo fare.

Vaffanculo a tutto,

io continuerò ad amarti.

 

Accartocciò tutto lanciandolo contro l'angolo della stanza, scosso dai singhiozzi. La schiena gli scivolò lungo la testata del letto e si rigirò, con la pancia distesa lungo la coperta blu, che ricordava i suoi occhi.

Imprecò contro tutto, contro tutti.

Voleva essere suo.

E lo sarebbe stato, glielo aveva promesso.

 

In fondo, a destra, impregnate tra le cellule vegetali di quella carta, bagnate da lacrime amare, salate e troppo trattenute c'era scritto

"Ti amo Harry, buon compleanno"




 

You and I 
We don't wanna be like them 
We can make it till the end 
Nothing can come between you and I 
Not even the Gods above can separate the two of us 
No nothing can come between you and I 
Oh, you and I 



 

*spazio autore*

Salve a tutti,
mi scuso se la OS è venuta uno schifo o è scritta male,
ma come dire, ero a casa con la febbre ed ecco...è venuta l'aspirazione (?)
ho scritto altre storie, ma è la prima OS e ho cercato di farla nei migliori modi. Insomma, ho allegato dei tweet che secondo me si agganciavano molto bene al testo e tutto il resto c:
comunque, spero che almeno un po' l'abbiate gradita.

be', alla prossima!

lasciate una recensione? sono curiosa del vostro parere




 

 


 

 

  
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