Vigilia tra le bare

“Oggi è la vigilia, te lo ricordi?” domandò George. Guardò la fotografia del gemello, gli occhi gli bruciarono e le iridi gli divennero liquide.

“Sì, ovvio che te la ricordi Fred, è sempre stato il momento dell’anno che preferisci” biascicò con voce rauca. S’inginocchiò, i pantaloni neri che indossava si fecero umidi. Appoggiò un rametto con dei bastoncini biforcati nella parte finale su cui era sistemato un cuore di neve sopra il marmo bianco della bara.

“Mi raccomando, non fare troppa baldoria nell’aldilà per festeggiare, gli altri morti si aspettano un meritato riposo”. Aggiunse e la voce gli tremò. Una lacrima gli rigò il viso, il vento gelido gli fece aleggiare i corti capelli rossi intorno al viso.