Mi alzo da questa sedia e mi guardo intorno.

La stanza è sempre la stessa, anche se a me pare diversa,

gli oggetti sono messi sempre allo stesso modo, anche se a me paiono spostati,

la lampada illumina sempre la stanza con la sua tenue luce arancione, anche se a me da un impressione differente.

Ma in realtà, non è il luogo e le cose intorno a me che sono cambiate, sono io.

Da quando mi sono seduto su quella sedia, ad ora che mi sono rialzato, le cose per me sono cambiate.

Per me e in me…

Una persona si potrebbe chiedere, che cosa mi ha scosso a tal punto da farmi cambiare in poche ore?

Ma io so già la risposta, e non so dire se questo è un bene o no.

Quando mi sono seduto su quella sedia e mi sono appoggiato a quella scrivania, ho scoperto una di quelle cose che ti lasciano scioccato, una di quelle cose che cerchi di nascondere a te stesso, ma che alla fine vengono sempre fuori.

E quella cosa a me ha cambiato.

Quella lettera, che mi hai mandato, quella lettera…

 

Caro Draco,

 

Finalmente trovo il coraggio di scriverti questa lettera.

Non so se tu hai già capito di cosa voglio parlarti in questa lettera, spero di si.

Ti sto scrivendo ora, perché non ho nemmeno il coraggio di guardarti in faccia, anche se credo che se anche lo avessi avuto non ne avrei avuto l’occasione.

Ti ricordi i nostri anni a scuola? Un Serpeverde e un Grifondoro, che per 5 anni non hanno fatto altro che odiarsi, ma nel nostro 6° anno abbiamo messo da parte l’ascia di guerra per collaborare e alla fine, dopo numerosi sforzi e litigi, siamo riusciti a diventare amici.

Nel 7° anno abbiamo continuato a essere amici, anche se la maggior parte della scuola non se ne capacitava, ma ormai già sapevamo che le nostre strade erano costrette a dividersi.

Due destini diversi ci aspettavano, due destini opposti.

E come entrambi sapevamo siamo diventati nemici, ma non nemici come a scuola, con le nostre rivalità di Serpeverde e Grifondoro, ma bensì nemici nel bene e nel male.

Tu un Mangiamorte della schiera di Voldemort, io un Auror, il bambino sopravvissuto per di più.

Sapevamo già cosa saremmo diventati e sapevamo che non potevamo più vederci ormai, ma abbiamo deciso di diventare amici ugualmente ai tempi della scuola. Sai il motivo?

Io si, so il motivo per cui sono voluto diventare un tuo amico.

Perché mi attiravi, mi affascinavi, volevo sapere di più su di te e impararti a conoscere sotto un'altra luce.

Per questo devo ringraziare Silente, è grazie a lui che ci siamo conosciuti, alla sua punizione.

E ora a tre anni dalla fine della scuola, a tre anni che non vedo più il tuo splendido viso, solo ora, a tre anni da tutto,  mi accorgo che quei due anni per me erano stati speciali.

In questi tre anni non ho fatto altro che pensare a te, mi è riuscito quasi impossibile non andare a chiedere di te in giro e andarti a trovare nella tua abitazione, ma sono riuscito a resistere.

Tu ormai credo che avrai già capito che quello che mi legava a te era un legame più forte dell’amicizia.

Un legame importante ed unico.

Ma che ormai non ha più senso.

Io ora andrò a combattere, lo sai bene anche tu.

Vado a combattere Voldemort, il tuo Signore, e non so se riuscirò a tornare da questa battaglia.

Se tornerò sarà come vincitore, sennò sarò battuto da Lui, e tutto avrà una fine.

Spero che ci starai anche tu in mezzo alla folla di Mangiamorte che vedranno il combattimento tra me e il tuo Signore, almeno saprò di vederti un ultima volta, saprò che anche tu mi stai guardando, sperando che dopo potrò rivederti.

Ora devo andare, vengo da te, vengo a buttarmi tra le braccia della morte non sapendo se riuscirò a strapparmi al suo abbraccio mortale.

Sappi che io ti ho sempre amato, Draco, e che per me vuoi dire tutto.

Addio,

 

 

Harry Potter

 

 

 

La tua lettera è ancora aperta sulla scrivania.

La lettera che mi ha provocato questo grande cambiamento e questo grande dolore…

La lettera che mi ha fatto provare gioia…

La lettera della verità.

Mi affaccio dalla finestra e vedo il panorama.

Le onde del mare si infrangono sugli scogli, provocando una schiuma bianca.

Ma quelle onde sembrano diverse per me.

Tutto è più vuoto.

Tutto è diverso.

Ora che tu non ci sei più.

Ora che tu sei stato sconfitto e l’Oscuro Signore regna nel mondo della magia, provocando morte e distruzione.

Ma io non ne sono felice.

Io volevo te accanto a me.

Non volevo altro che te, ma me lo sono sempre negato a me stesso.

Non volevo ammetterlo e questo è stato uno sbaglio.

Solo dopo aver letto questa tua lettera mi sono accorto di quanto avessi torto.

Che anche se provavo a dirmi che per me tu non eri nulla ormai, solamente un ex-nemico e un ex-amico.

Che anche se credevo di averti dimenticato.

Che anche se mi dicevo che tu per me non eri stato nulla di importante.

Che anche se continuavo a mentirmi, dentro di me sapevo la verità.

Ma solo ora me ne rendo conto, ora che tu non ci sei più.

Ora che il tuo amore è lontano.

Ora che sono rimasto solo.

Ma anche in questa solitudine io comincerò a dirmi la verità.

A dire a me stesso che tu per me eri più di un semplice amico.

A dirmi che io ti amavo.

E che l’ho capito solo grazie a questa tua lettera.

La tua lettera di amore e morte.