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Autore: OcchidiNiall    22/11/2013    5 recensioni
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Mentre stava allungando la mano per prendere la maglia scappò un suo sorrisetto ed un suo
commentino piuttosto idiota. “Tranquilla, non ti stupro mica.”
Scossi la testa tenendo gli occhi strizzati.
“Allora, hai fatto?” domandai io cercando di girarmi.
“Aspetta, diamine, perchè non levate tutti questi sgabelli che avete qu...” non riuscì a finire
neanche la frase che immediatamente si aggrappò a me, provocando la nostra caduta.
Sussultai per il dolore. “Scusami. Ti sei fatta male?”
“Si, avere il tuo peso sopra non è una bella roba, ora alzati.”
“Se magari mi dai il tempo.” sorrise malizioso.
Stavo facendo fatica a respirare, i nostri visi erano ad un centimetro di distanza e per di piu' lui
era sopra di me, quella posizione era davvero molto imbarazzante, non potevo crederci.
Ero rossa fin sopra i capelli.
“A-alzati, dai.” imprecai io.
Mi guardò dritto negli occhi.
Occhi azzurri vs Occhi color ghiaccio.
Cercai piu' volte di sfuggire al suo sguardo, ma non fu cosa. Mi persi nei suoi occhi, facendo anche
la parte dell'idiota.
“Posso chiederti una cosa?” mi domandò fissandomi ancora.
“S-si..” sbiascicai.
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chiara pov's:


Finalmente, dopo una luunghissima passeggiata arrivai a scuola.
Quell'idiota di mio fratello mi aveva lasciato a piedi. Eh no caro mio, questo non
dovevi farmelo.
Ero decisa a vendicarmi, ma a ciò ci avrei pensato in un secondo momento.
Di fretta e furia mi recai in aula, dove stava per iniziare una noiosissima ora di matematica.

“Buongiorno ragazzi.” disse la professoressa con aria di superiorità per poi entrare e mettendosi a sedere.
Io non mi scomposi piu' di tanto, la ignorai semplicemente, in quel momento avevo altre cose a cui pensare per farmi intimidire da una balena isterica.
Feci un lungo sospiro.
“Pss...” sussurrò Styles, il riccio che mi urtava il sistema nervoso.
Mi girai scocciata “Che vuoi?”
“Dopo andiamo a mensa insieme, vero?” domandò con un sorrisetto in viso.
Mi girai senza risponderlo.
Mi toccava accettare.
Esatto, e sapete perchè? Perchè a scuola non poteva vedermi nessuno, nel senso
che stavo a tutti sul cazzo per via di tre semplici ragioni:
-Ero la sorella di Zayn Malik;
-Avevo un carattere di merda;

-Styles mi veniva dietro;
Odiavo tutte e tutti in quella scuola, ma la cosa che piu' mi faceva felice era che avrei passato solo quest'anno e poi, finalmente sarei andata via.
Mi girai di nuovo “okay, va bene, ma non prenderci l'abitudine.” puntualizzai.
Sorrise ancora.
Due ore.
Ancora due ore e poi sarei uscita dalla classe.

 

***


“Ah, finalmente.” sospirò Zayn stiracchiandosi.
Il riccio mi si avvicinò “andiamo?”
Mi girai verso Zayn “e mio fratello? Non viene?”
Styles gli fischiò.

Alzai un sopracciglio.
Cosa ce ora questi due si chiamavano a fischi? Cos'erano, cani?

 

***

 

Zayn pov's:

 


Ed eccoci a casa finalmente.
Non né potevo piu'.
Odiavo quella scuola, ma non per le amicizie, anzi, tutto il contrario, erano i professori che ce l'avevano a morte con me.

Non so di preciso io cosa li abbia fatto, ma era cosi.

Come “non so di preciso io cosa li abbia fatto”?? Ma sei idiota per caso?

Non ti ricordi del ricordino che hai lasciato alla professoressa di francese?

Oh eeh, capirai, per una stupida rana messa nella borsa, che poi, quello scherzo risale all'anno scorso.

Appunto, ed è anche uno scherzo che fanno i bambini.

Questo non vuol dire che io sia un bambino.

Si, okay...

Scossi la testa inutilmente.
“Zayn..di chi sono queste valigie?” domandò Chiara risvegliandomi.
Mi guardai intorno.
“Della fidanzata di papà sicuramente..”
Sospirò preoccupata. “ah..uhm..okay.”
Chissà com'era la figlia di Elena..

Beh se era una gnocca allora sarebbe stato tutto diverso, con un solo schiocco delle dita potevo anche farla cadere ai miei piedi, infondo non ci voleva niente.
Ad un tratto scese le scale la madre, ovvero Elena.
“Ciao ragazzi, ben tornati.” ci salutò con un sorriso in viso.

Non risposi, mi precipitai subito a guardare la faccia di Chiara.
Aveva i pugni serrati, la fronte corrugata, e, come se non bastasse guardava la donna con aria di sfida.
“Ciao.” la salutò fredda.
“Uhm..allora, tutto bene a scuola?” domandò.
Mia sorella non rispose, la lasciò lì per poi salire le scale e andare in camera sua.

 

Chiara pov's:

 

Uhm okay, dovevo rimanere calma, infondo glielo avevo promesso a papà, no?

 


 

Giulia pov's



Guardai ancora una volta gli scatoloni pronti e sospirai.
Come minchia avrei fatto a portare sei scatoloni, pieni, tutti da sola? Era impossibile.

Avrei tanto voluto chiamare Liam, Niall e Louis per farmi venire ad aiutare, cosi, senza pensarci due volte, presi il cellulare dalla tasca dei jeans, e iniziai a digitare il numero, quando, all'improvviso, mi venne un lapsus: loro-per mia sfortuna-erano a scuola. L'unica culata ero io che oggi ero a casa per finire di sistemare le cianfrusaglie che avrei portato via con me. Forse, questo trasloco, avrebbe portato qualcosa di bello, come il cibo decente, e non più quello disgustoso che cucinava mia madre ogni santo giorno. Il mio sguardo cadde su una foto che era rimasta fuori dalle scatole.
C'eravamo io e uno dei miei migliori amici, Liam. Lui per me era indispensabile, era il mio punto di riferimento per qualsiasi cosa e in piu'-come se non bastasse-era davvero molto bello.

Diiillo che ti piace!

Oh no! Tu sei anche qui! Non eri nell'altra fanfiction? Quella “Io non sono quello che tu pensi, sono diverso.”? Perchè devi venire a rompere le scatole anche qui?? Uhm? Me lo spieghi?!?

Beh, perchè questo è il mio lavoro.

Ma vai a farti fottere.


Comunque, come stavo dicendo, in Liam non c'era nulla di sbagliato, era bellissimo sia dentro che fuori.
Aveva gli occhi color nocciola, i capelli castani e aveva sempre il viso contornato da un po' di barba, che, a parer mio lo rendeva ancora più sexy. L'unica cosa che mi mandava in bestia era il suo atteggiamento paterno. Mamma che palle, io di padre
già ne avevo uno, che, per mia sfortuna non mi piaceva, non poteva mettersi anche lui.

Il campanello mi fece sobbalzare, potevo giocarci le scarpe che era mia madre. (?)

Ah ora iniziamo con queste stupide scarpe!

Ma la vuoi finire tu di impicciarti?!?

Shh.


Strizzai gli occhi per poi scendere le scale e andare ad aprirla. Detestavo ammetterlo ma, in fin dei conti ero emozionata.
Aprii la porta e mi trovai Elena, la mia adorata mamma.
“Ciao Tesoro, sei pronta?” mi domandò per poi continuare “sono venuta a prenderti, io ho portato le mie cose a casa Malik, mancano solo le tue.”

Beh, diciamocelo, in quel momento ero tutto tranne che pronta, ma, in ogni caso annuii.
A quel punto salimmo in macchina e, dato che il tragitto sarebbe stato un po' lungo decisi di sentire della buona musica, ovvero Lana del Rey, una cantante che adoravo anche se era decisamente parecchio deprimente.
Dopo un bel po' di kilometri ci toccò scendere.
Appena scesa iniziai a sorridere diabolicamente. Si, sapete perchè? Perchè dovevo far capire ai miei nuovi “fratelli” che se non mi avrebbero rispettata avrei potuto combinare grossi guai.

Camminai lungo il sentiero con le gambe che mi tremavano. Ma io dico...un sistema
nervoso decente no eh?!?!? Quando ero in ansia, era una cosa tragica perchè camminavo come se in quell'istante stessi tremando. Che poi..non riuscivo a capire.
Avevo l'ansia, okay...ma per cosa?

Un uomo stile George Clooney ci venne ad aprire alla porta.
Oh mio dio che tipo. Feci subito una faccia disgustata. Mia madre c'era cascata, ancora. Non gli era bastato mio padre?
“Buongiorno..” esclamò contento l'uomo.
“Buongiorno.” risposi educatamente.
In un attimo-dopo avermi sorriso-si andò a fiondare sulle labbra di mia mamma.

Potete immaginare lo shock che ebbi in quel momento. Andiamo.. sembravano volerlo fare sul tappeto, ma che schifo. Dovevate vederli. Diedi un finto colpo di
tosse facendoli sobbalzare. “Oh...beh...Giulia...conosci George, no?” disse mia madre molto agitata.
Minchia ci avevo fatto centro sul nome! Ecco, poi non dite che non sono una maga.

Ma comunque..conoscevo quell'odioso essere, ci avrò fatto si e no due chiacchiere.
Ero curiossisima di vedere quell'esperimento laboratoriale che erano i figli. Si, inutile nasconderlo. Ero davvero curiosa.
“Certo, e vi dirò di piu'! Non vedo l'ora di conoscere Scura e Ziam!” risposi con il tono
da stronzetta.
Tirai a caso due nomi. Mi sembrava fossero quelli almeno, anzi ne ero sicura.
Giulia Smith non sbagliava mai.
Entrambi gli amorosi (?) si girarono verso di me guardandomi male.
Che avrò fatto di male questa volta?!?
“Sono Chiara e Zayn..” affermò George con un tono duro, quasi scocciato.

Okay, Giulia Smith aveva sbagliato.

Che figura di merda!

Zitta tu.
Entrammo in casa e mi sedetti sul divano in attesa di quei due “disastri naturali”.
Se non ricordo male Chiara o Scura, come la volete chiamare, combinava sempre disastri a scuola, mia madre diceva che era una ribelle.
Invece, Zayn era vanitoso.

E se era vanitoso allora mi stava direttamente sul cazzo. Odiavo quella gente cosi.
Il tempo passava e io mi ero già rotta tre quarti di scatole ma, fortunatamente, dopo una buona ora la porta si aprì lasciando intravedere una figura femminile seguita da
una maschile.
Entrarono insieme.
Notai che la ragazza assunse un espressione piuttosto scocciata, mentre il ragazzo, un espressione tranquilla.
George fece la sua entrata da figone con mia madre che lo seguiva.
Mi alzai sfoggiando la mia arma segreta, cioè il sorriso da stronza.
“Oh..ehm..” iniziò George.

“Papà chi è? Cosa succede?” domandò la ragazza isterica.
Okay, avevo fatto un quadro della situazione. La mia nuova sorella era moolto tranquilla.

Non è vero.

Infatti ero ironica..

Ahh..okay..

Osservai meglio la ragazza, scrutandola nei minimi particolari: era bionda, occhi azzurri e slanciata..la classica 'Hope' inglese.
Peccato che la solita 'Hope' inglese era troia e Chiara, per fortuna, sembrava tutto meno che quello. Era anche bassina, anzi no, forse esageravo, diciamo che era media, ma io ero alta quindi la vedevo molto più bassa di me. “Non gliel'hai detto?”
domandò mia madre furiosa.

George si guardò le mani mentre 'mia sorella' si stava innervosendo, e tanto anche.
“Ehm..no, scusami..” replicò George.
“Dirci che cosa?” interevenne finalmente anche il moro.
Sembrava cadere dalle nuvole, ecco pure un fratello poco sveglio mi doveva venire a capitare.
Lui era l'inverso della sorella, era moro con un ciuffo, occhi marroncini, classica barbetta e la carnagione olivastra. Dovevo ammetterlo: mica male.
“Uhm..Chiara, Zayn..loro sono Elena-come ben sapete-e Giulia, si trasferiranno da
noi.” disse George.
“Piacere Giulia, tu-se non sbaglio- devi essere Scura..” la presi in giro porgendole la
mano.
“Non è possibile..” sussurrò lei mettendosi una mano in viso.


 

Chiara pov's:



Non era possibile..avevo un'idiota al posto di una sorella. Minchia che sfortuna.
“Zayn, andiamo.” ordinai a mio fratello per poi andarcene di sopra.
“Chiara, non mi sembra giust..” lo interruppe Zayn.
“Papà, zitto, lasciaci stare.”
Sospirai per poi fissare e abbracciare mio fratello “Zayn, non può essere vero, non può capitare a noi, vero?” domandai.
“Tranquilla Chiara, le faremo pentire di essere la nostra sorellastra.”
Sorrisi maliziosamente.
Dopo quella chiacchierata con mio fratello decisi di andarmene in camera mia per andare a rilassarmi e sentire un po' di musica. Adoravo ascoltare Fedez, era il mio rapper preferito e quindi, quando la sua musica pompava nello stereo io, ero serena.


 

Giulia Pov's


Salii di sopra per poi entrare.
“Cosa c'è, ora non si bussa neanche piu'?” domandò acida la bionda.
“Ehm..la porta era aperta.” precisai io.
“Non me ne importa un emerito cazzo, se ti dico che devi bussare, devi farlo.”
Scossi la testa per poi sbuffare e sistemare le mie maglie nei cassetti, ero qui da
pochi minuti e già non ne potevo piu'.
Io e l'acida avevamo il letto a castello, ma naturalmente io dormivo sotto altrimenti
sarei caduta come una cogliona.
La bionda se ne stava sul letto con gli occhi chiusi, quella ragazza era odiosa, mi
veniva voglia di prenderla a schiaffi, ma fortunatamente per lei, io, ero troppo pigra.
Ma, apparte gli scherzi, non mi piaceva, era acida e fredda.
La fissai mentre dormicchiava tranquilla con la sua musica a palla.
Diamine che stampo mal riuscito dell'umanità!
Mi venne voglia di farle uno scherzo, uno di quelli del secolo. Mi avvicinai a lei pian piano, con con un bicchiere d'acqua e beh, il resto potete solo immaginarlo.
“Ma sei idiota?” mi domandò guardandomi in modo truce.
Gli rivolsi il mio sorriso da stronzetta per poi tornare a risistemare le mie felpe.

“Volevo solo scherzare..” affermai con la voce da bambina.
Potevo sentire il suo nervosismo da dietro di me, lei si che era davvero arrabbiata.

“Uno scherzo idiota, quasi da persone immature.” disse con un tono abbastanza
forte.

“Beh, l'ho pensato apposta per te.” ridacchiai, avrei reso la vita impossibile a quella ragazza.
“Senti spilungona, cerchiamo di mettere in chiaro le cose, okay? Tu ignori me, io ignoro te, okay? Se faremo come ho deciso questa convivenza potrà esistere altrimenti, sarà guerra.”
Non le risposi.


 

Chiara pov's:


Roteai gli occhi al cielo, minchia che nervosismo.
“Non si potrebbe abbassare?” domandò ridacchiando.
“Allora, prima cosa, io ADORO questo rapper, perciò non abbasserò, seconda cosa, siamo nella MIA camera quindi non mi farò dettare ordini da te, okay? Ci siamo intese?” sorrisi scocciata.
Sbuffò per poi annuire.
Scossi la testa. Che persona inutile.
Lo sapevo perfettamente che non avevo un bel carattere, però se c'era qualcosa che odiavo era quello che una persona doveva dettarmi ordini. Andiamo, neanche
mio padre lo faceva.

“Beh, io chiamo i miei amici.” affermò soddisfatta.
La guardai da capo a piedi.
Come poteva una persona cosi avere degli amici? Mah, rimarrà un mistero.

 

***

In un batter d'occhio arrivò la sera, aah, amata sera, quando la adoravo, mi rendeva cosi rilassata..
“Si mangia.” gridò papà dal piano di sotto.

“Hai sentito? Si mangia.” precisò la mora.
La guardai per poi ignorarla.

Avevo deciso di andare avanti cosi. Io non volevo un'altra sorella, mi bastava Zayn.
Appena arrivata in cucina notai il tavolo imbandito e ricco di roba da mangiare, pensate che c'era talmente tanta roba che se solo avessi voluto avrei potuto far sfamare un intero esercito.

“Mamma, quanta roba hai cucinato?” domandò Gilda.

Si chiama Giulia..

Non mi importa. La chiamo come mi pare.
“Papà, ci rendiamo conto? Cosa sono queste schifezze?” domandai innervosita.
“Chiara, non essere sgarbata, sono tutte cose che ha preparato Elena per farci mangiare in modo sano.”
Sospirai sedendomi a tavola “io ordino la pizza.”

“Sono d'accordo con Chiara, papà questa roba è immangiabile!” esclamò mio fratello spalleggiandomi.
“Ohh, e su, non vi farà male mangiare in modo sano.” affermò la mora.
La fulminai. “Mangia TU in modo sano, che io e mio fratello provvediamo per la nostra alimentazione.” continuai “ah..ehm..non ho chiesto il tuo parere, perciò non intrometterti.” risposi per poi prendere il mio iphone bianco e chiamare la pizzeria.
Quando mi ci mettevo, ero tremenda.



 
SPAZIO AUTRICI:

Buonaseraaa belle ragazze<3
Allora? Siamo al secondo capitolo, com'è? Minchia che acidone le due protagoniste! D:
Siete con Giulia o con Chiara? Chi vi ha colpito di piu'? E perchè?
AHAHAHH e Zayn? Ohhhw che cuore lui!! *__________*
Mah vabbe, come al solito aspettiamo le VOSTRE recensioni!
Ringrazio le due ragazze che hanno recensito, grazie bellissime.
Al prossimo capitolo.
Baci.
Le autrici. xx

  
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