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Autore: Bluemask    23/11/2013    1 recensioni
“Così, sei incinto.”
“Sono incinto.”
-
“Ho fatto un sogno così strano...”
“Intendi il fatto che Zayn sia incinto?” gli occhi azzurri di Louis entrano nella sua visuale. “Perché, caro mio, non è un sogno! Diventerete papà!”
"Ma allora sei rincoglionito forte, Louis!" è l’ultima cosa che sente Liam prima di svenire di nuovo.
-
“Mi stai chiedendo se voglio avere una famiglia con te, Zayn?”
Zayn perde un battito perché, ehi, famiglia detto in questo modo da Liam assume un suono così strano e incredibile.
-
[Ziam] [Zayn!Preg] [accenno Larry che non può mancare]
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Mpreg
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Small Bump

 

 

 

‘Cause you are my one, and only.
You can wrap your fingers round my thumb
and hold me tight.
You will be alright.

- Ed Sheeran – Small Bump

 

 

 

Zayn fissa il soffitto. Sarebbe più giusto dire che fissa il buio, in realtà, perché il soffitto è troppo in alto e la stanza è troppo buia e sta morendo di fame, dannazione.

“Amore” sussurra, girando la testa da un lato – girerebbe anche tutto il corpo, da un lato, se solo la sua pancia non fosse così ingombrante – e osservando il ragazzo che dorme tranquillo vicino a lui con una mano lungo il fianco e l’altra sul cuscino, l’espressione rilassata. Quasi non se la sente di svegliarlo.

Quasi, appunto.

“Ehi, tesoro” alza la voce, picchiettando un dito sulla guancia ruvida – per colpa della barba – dell’altro. “Sei sveglio?”

“Sono sveglio” biascica Liam, concentrando tutte le sue forze nell’aprire un occhio. Missione fallita.

“Perfetto” trilla Zayn con un sorriso soddisfatto. “Perché ho fame!”

“Mh - mh.”

Passa qualche secondo di assoluto silenzio.

“Ti sei addormentato?”

“Mh - mh.”

 

 

*

 

 

Liam è felice.

Davvero.

Non guardate le sue occhiaie per le notti insonni, le sue mani indolenzite per i massaggi, il mal di testa per i fiumi di parole del suo fidanzato (che non poteva continuare ad essere un ragazzo tranquillo che parla poco, certo che no).

Liam è felice. Davvero.

Solo, interiormente.

“Amo-re” lo chiama Zayn, sdraiato comodamente sul divano – il maledetto – con un cuscino infilato dietro la schiena. Liam esce dalla cucina e la sua frustrazione scompare davanti a Zayn, che ha una mano posata sul grembo rigonfio del quinto mese e un sorriso mite sulle labbra ed è così bello che Liam si sente in colpa per essersi – mentalmente – lamentato di lui.

“Amore” esclama Zayn, allegro. “Mi porti un cappuccino?”

Il senso di colpa di Liam scompare.

“Un cosa?”

“Un cappuccino” ripete con naturalezza. “Ne ho voglia, ti prego.”

Liam sbatte le palpebre, incredulo e frustrato – ma molto più frustrato che incredulo, credetemi – per quelle voglie improvvise e impossibili. “Siamo a luglio.”

“Quindi? Ho sete.”

“Tu odi il cappuccino.”

“Non è per niente vero!” spalanca la bocca, offeso. “Io lo adoro.”

Liam si morde il labbro inferiore, respira a fondo, fa per tornare in cucina a preparare il maledetto cappuccino, ma la voce incrinata di Zayn lo blocca.

“Sono solo un fastidio, vero?”

Liam spera profondamente di aver sentito male, prega velocemente tutti i santi che conosce e perfino batman e chi ne ha più ne metta di aver sentito male, perché non può avere un’altra crisi esistenziale.

“Ma, amore, cosa stai dicendo?” si affretta a replicare, raggiungendolo sul divano per sedersi accanto a lui.

“No, no, è così” singhiozza, coprendosi gli occhi con le mani. “Ti sto infastidendo con le mie inutili frasi e voglie e tu non ce la fai più e ti capirei se mi volessi lasciare – ma se lo fai ti uccido – e...” prende fiato, si indica il grembo. “E guarda, guarda la pancia, guarda i fianchi, sono enorme!”

Il castano scuote la testa, asciugandogli le lacrime sulle guance. “Sei bellissimo, Zay.”

“Sono orribile” sospira l’altro; Liam gli fa appoggiare la testa sul suo petto, circondandolo con le braccia e stringendolo a sé.

“Sei sempre stato bellissimo” gli sussurra nell’orecchio. “Però, adesso, con una nuova e minuscola vita dentro di te, sei meraviglioso.”

Zayn non riesce a trattenere un sorriso che gli nasce con prepotenza sulle labbra. “Dici davvero?”

“Dico davvero.”

“Davvero davvero?”

Liam scoppia a ridere.

“Davvero davvero.”

“Davvero davvero davvero?”

Zay.”

Il moro sbuffa una risata, prendendo la mano dell’altro posata sul suo grembo e giocando con quelle dita lunghe, in cui brilla un anello di fidanzamento. “Okay, okay.”

Liam sorride, baciandogli la testa e rimanendo in silenzio. La parole continue e il silenzio rilassato fanno ormai parte della loro quotidianità, così come quelle voglie strane e l’insonnia di Zayn, e Liam – nonostante le sue lamentele – è così felice di avere un figlio dal suo fidanzato che gli viene da piangere, a volte.

“Te lo ricordi?” mormora il moro d’un tratto, perso anche lui nei suoi pensieri. “Quando ti ho detto di aspettare un bambino, intendo.”

Liam ride a bassa voce perché, sul serio, come potrebbe dimenticarlo?

 

-

 

“Sono a casa!”

Liam si chiude la porta alle spalle, posando il suo borsone da nuoto – da istruttore di nuoto per bambini, se proprio vogliamo precisare; e Liam, sì, vuole precisare, visto che è grazie al suo lavoro se ha conosciuto Zayn, un pomeriggio in cui il moro ha portato la sua classe in piscina – sul pavimento e togliendosi agilmente le scarpe con la punta dei piedi.

“Sei a casa!” esclama nervosamente Zayn, comparendo dalla cucina con un grembiule giallo legato ai fianchi. Liam è tentato di prenderlo in giro per quella comparsa da mogliettina perfetta, ma la sua voce e i suoi occhi smarriti gli fanno cambiare idea.

“Che succede?” indaga, confuso, avvicinandosi a lui; l’altro si torce le mani, distogliendo lo sguardo.

“Non succede nulla” replica immediatamente, troppo in fretta per poter essere anche lontanamente creduto da Liam.

“Okay” mormora quello, certo che il suo fidanzato si sarebbe confidato con lui quando si sarebbe sentito pronto – come ogni volta – e lui non vuole mettergli fretta. Gli accarezza una guancia, baciandogli appena la bocca e cercando di essere il più dolce possibile; Zayn gli regala un vero sorriso, prima di scuotere il capo – come per staccarsi da dosso alcuni pensieri spiacevoli – e indicargli la cucina con il pollice. “La cena è servita, signor istruttore.”

Liam ride, varcando la porta. “È molto gentile da parte sua prepararmi la cena, signor maestro.”

Anche Zayn ride un po’, passandosi una mano tra i capelli. “Questa sera non avevo nessuna riunione e, beh, tu torni sempre a casa stanco e non hai voglia di cucinare e così ho pensato che ti avrebbe fatto piacere, sai...” borbotta.

“È tutto stupendo” ribatte sinceramente Liam, osservando il tavolo apparecchiato alla perfezione, la rosa rossa nel vaso trasparente al centro di esso, le posate vicino ai piatti, l’odore delizioso che viene dal forno – ed è improvvisamente tutto troppo stupendo.

“Devi dirmi qualcosa?” deglutisce, in allerta, e Zayn sorride forzatamente.

“Qualcosa? Perché dovrei dirti qualcosa?”

“È qualcosa di brutto?”

“Perché dovrei dirti qualcosa di brutto?”

“Zayn, rispondimi e basta!”

Zayn sussulta, sorpreso, ché Liam non urla mai con lui. Non urla mai con nessuno, andiamo, Liam è così dannatamente Liam.

“Non arrabbiarti, per favore” sussurra con le lacrime agli occhi perché lo sa, Zayn, di doversi aspettare un rifiuto, ma non è pronto, accidenti.

Liam si morde il labbro inferiore. “No, no che non mi arrabbio.”
Zayn sbatte le palpebre per cacciare le lacrime, respira a fondo. “È incinta.”

Liam si strozza con la saliva, sgrana gli occhi. “Perrie è incinta? Di te?”

Zayn trasale. “Che cazzo – no! Siamo stati insieme anni fa!”

“Ah” Liam sospira sollevato, ma si blocca subito. “Aspetta. Chi hai messo incinta?”

Zayn si porta le mani chiuse a pugno sui fianchi. “Sarebbe più giusto dire chi tu hai messo incinta!”

“Ma – non ho messo incinta nessuno!”

“Beh, il test di gravidanza non è d’accordo!”

“Ho fatto sesso unicamente con te da otto anni!”

Appunto, genio.”

Liam rilassa le spalle, guardandolo con la bocca spalancata.

Zayn si porta i palmi delle mani sul grembo e abbassa gli occhi. “La mia pancia è incinta, Lee.”

Liam boccheggia un paio di volte prima di svenire.

 

“Tesoro, tesorommioDio, svegliati!”

“L’ha ucciso.”
“Lou, non sei d’aiuto.”

“Amore mio? Amore mio, mi senti? Riesci a sentirmi?”

“Ma non vedi? L’ha ucciso, Haz!”

“Chiudi quella bocca, lo stai facendo impazzire.”

Zayn si verso i suoi due migliore amici, spazientito. “Volete stare zitti, razza di idioti?”

Louis alza le mani in aria in segno di resa ed Harry fa segno di cucirsi le labbra.

“Bene” sibila Zayn, tornando a prendere la testa di Liam – sdraiato sul divano – tra le mani. “Lee? Leeyum?”

Liam bofonchia qualcosa, strizza le palpebre, incontra gli occhi profondi di Zayn e sorride. “Piccolo, sei qui... ho fatto un sogno così strano...”

“Intendi il fatto che Zayn sia incinto?” gli occhi azzurri di Louis entrano nella sua visuale. “Perché, caro mio, non è un sogno! Diventerete papà!”

“Ma allora sei rincoglionito forte, Louis!” è l’ultima cosa che sente prima di svenire di nuovo.

 

Quando Liam riprende i sensi sente confusamente una voce squillante e una voce profonda nell’altra stanza, probabilmente in cucina visto che sente qualcosa di morbido sotto di lui e riconosce la stoffa del divano. Socchiude gli occhi, trovando seduta vicino a sé la figura preoccupata del suo fidanzato.

“Come ti senti?” mormora Zayn, prendendogli le mani tra le sue.

“Stordito” borbotta Liam. “E sento anche un bernoccolo sulla fronte.”

Zayn annuisce, mordendosi un labbro. “Quando sei svenuto in cucina hai battuto contro il pavimento.”
Liam sospira, ma sorride. “Lo sospettavo.”

Non dicono nulla per qualche secondo

“Così...” incomincia Liam, deciso a interrompere quel silenzio gelido. “Sei incinto.”

“Sono incinto” conferma l’altro.

Liam si mette seduto a fatica. “Quindi siamo incinti.”

Zayn sorride. “Siamo incinti.”

Il castano compie un paio di respiri profondi. “Wow.”

“Solo wow?” lo prende in giro scherzosamente Zayn, nascondendo la preoccupazione.

“Non capisci, con wow intendo: wow, diventerò padre ed è grandioso, wow, sono indeciso dal mettermi a piangere o scoppiare a ridere per la felicità, wow, non capisco se sono intontito per questa notizia o per la botta, wow, sei ancora più bello adesso.”

Zayn sorride, la preoccupazione si scioglie appena. “Quindi vuoi, non so, vuoi – lo vuoi?”

Liam aggrotta la fronte. “Mi stai chiedendo se voglio avere una famiglia con te, Zayn?”

Zayn perde un battito perché, ehi, famiglia detto in questo modo da Liam assume un suono così strano e incredibile. “Sì.”

Liam ride con le lacrime che incominciano già a scendergli sulle guance; lo stringe a sé perché non riesce a parlare, infila il naso tra i suoi capelli e ispira il suo odore, che potrebbe benissimo essere shampoo al cocco regalato da Louis a Natale quanto l’odore di una nuova avventura di cui lui e Zayn saranno i protagonisti.

Zayn ricambia l’abbraccio, tenendo Liam premuto contro il petto, un nodo alla gola e le farfalle nello stomaco, gli bacia le guance umide.

“Posso chiederti una cosa, Haz?” chiede nello stesso istante Louis, qualche piastrella bianca e una porta chiusa più in là.

“Dimmi” il suo ragazzo sorride, concentrato dal compito di salvare l’arrosto abbandonato nel forno.

“Secondo te come ha fatto Zayn a rimanere incinto?”

Harry inarca un sopracciglio, si gira con un’espressione seria, squadra Louis in tutta la sua altezza – per inciso, bassezza – e si stringe nelle spalle. “Cazzo ne so?”

 

-

 

“Lo vuoi ancora il cappuccino?”

Zayn ride e scuote la testa. “No, ma ho ancora sete.”

Liam annuisce. “Dimmi di che cosa e giuro che te lo darò.”

Zayn sorride teneramente e gli prende il volto tra le mani. “Di te, Lee” bisbiglia prima di baciarlo.

 

 

*

 

 

 

“Ehi, tesoro, sei sveglio?”

“Sono sveglio.”

“Perfetto, perché ho fame!”

“Mh - mh.”

“Ti sei addormentato?”

“Mh - mh.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E boh, eccomi tornata con Zayn e Liam incinti-isterici.

Non potevo lasciare mica la Larry come unica coppia incinta, no? (Per chi non lo sapesse, sì, i miei scleri su personaggi maschili incinti hanno raggiunto anche Lou.)

Progetto già un Niall!Preg nel caso qualcuno se lo stesso chiedendo – tranquilli, so che non se lo sta chiedendo nessuno – per farmi perdonare della sua assenza qui. Scusa Nì, non sapevo come infilarti. Who, questo suona strano.

Comunque, beh, boh.

Spero che gli Ziam vi siano piaciuti e che l’entrata in scena dei Larry sia stata apprezzata!

D’accordo, evaporo.

(Non preoccuparti Bee, ora mi occupo del tuo prompt.)

Un abbraccio, Elle.

  
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