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Autore: Amarant    30/04/2008    3 recensioni
E' proprio questo l'effetto che ci fa l'amore
Genere: Generale, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vivere e morire E' per questo che manca il respiro quando il corpo è fisicamente sano.
E' per questo che senti un dolore fortissimo al petto che non accenna ad andare via.
E' per questo che vorresti morire proprio nel momento in cui hai l'assoluta certezza di essere vivo.
E' la cosa più infida e subdola di questo mondo.
Entra nella tua vita senza alcun preavviso.
Certo può portare felicità ma è misera in confronto alle preoccupazioni, la gelosia, la paura.
Non è una ricompensa adatta. E' come essere tossicodipendenti. Ma forse è anche peggio.
Quando sei un tossico hai un motivo per smettere. Sai che fa male al tuo corpo.
Quando sei innamorato il tuo corpo non ne risente. E' solo il tuo cuore che si lacera ogni secondo in cui non sei con la persona che ami.
Il cuore non è razionale. Non gli interessano i danni. Vuole soltanto essere appagato e come ogni tossico che si rispetti non gli interessa disintossicarsi.
E ti ritrovi li.
Nel migliore dei casi a ridere e scherzare con le persone di sempre ma assente con la mente. Pensando a qualche altra cosa, dove sia lei; cosa faccia.
Nel peggiore sei da solo in una stanza chiusa a sentire a ripetizione qualche canzone malinconica piangendo e maledicendo il giorno in cui ti sei innamorato.
In un'ottica perversa è proprio questo che fa piacere alle persone.
Provare dolore per non sentirsi vuoti.
Non hai alcuna ricompensa per tutti gli sforzi, per tutto il dolore, per tutto l'impegno che ci metti.
Se ogni scambio portasse una ricompensa l'amore sarebbe quello più conveniente.
Ma non è mai così. Dare il cuore a qualcuno non significa necessariamente che il nostro cuore sarà ben custodito.
Gli altri non hanno molta cura di ciò che non è proprio. I sentimenti non fanno eccezione.
Anzi sono fra le cose più maltrattare.
Sono incorporei e non è possibile constatare il danno.
Puoi saperlo solo tu quanto stai male.
Quanto quel gesto o quella parola ti abbiano lasciato un segno indelebile.
E magari sei talmente buono che mascheri quella lacrima e lasci andare.
Fai finta di niente perchè a rinfacciare quanto stai male ti senti in colpa.
Quel peso però così non fa che diventare più oppressivo sul petto.
Dal petto poi passa al cervello e ti riduce ad un automa.
Niente più fame, sete o bisogni simili.
La parola giusta anzichè automa sarebbe zombie.
Quelli sentono solo lo stimolo della fame.
Beati loro.
Non soffrono, non hanno sensi di colpa. L'unico scopo è nutrirsi e questo è quanto.
Non esistono "bene", "male", "giusto", "sbagliato", "se" e "ma".
Solo l'imperativo che fa muovere tutto il corpo "cibo"
L'innamorato invece sente tutto. E più di tutto sente l'irrefrenabile pulsione ad avere con sè e solo per sè quella persona.
Tutto ciò però non accade mai.
E a cosa si arriva?
Di nuovo al dolore.
Per certi versi tutto ciò potrebbe far anche ridere.
Ma di una risata isterica.
Perchè quando il cuore cede con lui cede tutto.
E la prima cosa che ti abbandona è la facoltà di ragionare lucidamente.
Una persona (quella di cui ti sei perso/a) improvvisamente diventa uno stinco di santo.
Improvvisamente non farebbe più del male a nessuno.
E allora chi è che provoca quel senso di soffocamento?
Ti rispondi subito che non è colpa sua.
E quando si prende gioco di te?
E' colpa mia
E se lei ti ha mentito?
E' stata costretta
Perchè?
Non voleva farmi soffrire
E se lei ti ha tradito?
E' perchè l'ho resa infelice
Questo è il tipico dialogo interiore di chi è innamorato di un/a bastardo/a e non vuole rendersi conto di dover trovarsi qualcun altro da amare.
E gli amici intorno non fanno altro che tentare di salvarti.
Ma se qualcuno non vuole essere salvato niente può essere d'aiuto.
Neanche terapie d'urto.
A volte sembra che l'innamoramento sia direttamente proporzionale a quanto ci facciano soffrire.
Strano eh?
O no?
In fin dei conti l'uomo è masochista.
Farsi (ma soprattutto fare) del male è nella sua natura. Ci fa sentire vivi. In assenza di qualcosa ci occupi l'esistenza.
Altrimenti ci accorgeremmo di quando siamo infimi.
Ci troveremmo davanti al vuoto.
E allora ci rifugiamo nel dolore.
Paradossalmente l'amore è quella cosa che ci fa sentire più vivi e ci fa desiderare di sparire per sempre.
Che ipocriti eh?
Quando poi ci troviamo di fronte l'occasione giusta per farlo diventiamo tutti codardi.
L'amore ti toglie la vita, che sia ricambiato o meno.
Se non lo è ti rende uno zombie
Se lo è.... Può dirsi "vivere" il dedicarsi a qualcun altro?
Non cominciamo con le frasi fatte.
Tutti, innamorati o meno, siamo sempre egoisti.
Quindi in fin dei conti. Tanto vale evitare di sprecare tempo in attività che non porta alcun profitto.
Porta soltanto....
....dolore.....

  
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