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Autore: Pure_Red_Fire    23/11/2013    5 recensioni
Una di quelle giornate così maledettamente belle che, Dio, lei vorrebbe passare con qualcuno di speciale, qualcuno la cui presenza annienti il freddo.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pure Red Fire - Autobiografia
Capitolo 1 - Ecco la fenice




E la vedi passare con quella cascata di capelli, da poco diventati rossi come la sua anima, rossi come fuoco.
La sua passi
one.
La noti, credi che sia strana.
Ha idee strane per i suoi quindici anni.
Non da peso alle cazzate delle altre ragazze, come: "Oddio non ci credo! Ho 15 anni e sono ancora vergine!! Help!", lei da peso solo ai sentimenti.
É vestita di scuro, poco trucco, indossa degli anelli, almeno uno per mano.
I suoi orecchini quasi sempre spaiati, al collo una catena c
on un teschio.
La guardi, anche per quei motivi la trovi strana.
Lo vedi, ha qualche ombra negli occhi, capisci che non é felice, perché quei pozzi neri non riflettono più alcuna luce.
Potrebbe essere senza sogni, ad un primo sguardo, ma non è così.
I suoi sogni sono tanti, troppi.
Lei vorre
bbe solo essere felice.
Quando la vedi sorridere sembra sempre sconfitta, e se la vedi sorridere devi ritenerti fortunato, perché ha smesso da tempo.
Ogni tanto la vedi lanciare frecce col suo sguardo di fuoco, come se dicesse: "Voglio avvolgerti con le fiamme della distruzione, voglio farti disperare, sentire l'odore del tuo corpo bruciare e le tue grida alzarsi da terra come un lamento di pietà."
Non si può dire che sia gentile.
Nemmeno educata, o fine.
Non é capace a camminare in modo discreto, i suoi neri stivali stringati segnano ogni suo passo.
Quel rumore somiglia al suono di una campana a morto.
E a lei piace sentire i suoi passi, avvolta nel suo cappotto grigio scuro, in una fredda giornata d'inverno.
Una di quelle giornate così maledettamente belle che, Dio, lei vorrebbe passare con qualcuno di speciale, qualcuno la cui presenza annienti il freddo.
E a puttane tutto, una cioccolata calda con quella persona speciale sarebbe perfetta.
E invece si accontenterà di entrare in un posto caldo e attaccarsi flebilmente a un termosifone.
La sua pelle é troppo chiara, troppo sottile.
Sembra quasi un fiocco di neve insanguinato, lei.
Pare finta, di porcellana, appare così fragile e debole.
Sembra che se il vento dovesse alzarsi lei cadrebbe, e si frantumerebbe in centinaia di cocci appuntiti.
A volte le persone si fermano a fissarla.
 Lei non sa il perché, ma lo odia, odia quando le persone la fissano a quel modo.
Non è aggraziata, non appare dolce, e quando inciampa impreca in dialetto.
Però lei è vera, è vera dentro.
Non ha paura di esternarlo.
E senti che c'è qualcosa in lei che ti incuriosisce.
É strana, vuoi capirla.
Pazza, dice qualcuno.
Invece è solo scontenta, scontenta e profonda.
Ascolta quello che dici, e con i suoi occhi neri ti penetra dentro, in tutti i modi possibili lei cerca di capire te, proprio te che vuoi capire lei.
Ti entra dentro, vuole analizzarti.
La mente umana la incuriosisce, così come i pensieri degli altri.
Non é la classica ragazza di quindici anni, lei.
É così simile a una fenice, così strana.
Cade e si rialza, brucia e risorge.
Anche se ci vuole sempre del tempo perché accada.
Ama l'inverno, è la sua stagione preferita, ma fanculo al freddo, lei è fuoco puro, vive del calore che le nasce dentro quando inizia a fare freddo. I suoi pensieri corrono su lingue di fuoco, é impetuosa.
Dalle una giornata d'inverno, la sua persona speciale e un modo per scaldarsi: la vedrai sorridere, e per una volta non sarà sconfitta.
  
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