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Autore: manies    23/11/2013    2 recensioni
E poi la vedo, e torno bruscamente alla realtà. La ghiandaia imitatrice è sporca di fango e cenere, ed ha uno sguardo vitreo. Io ho visto le persone morire, ho guardato i morti negli occhi e ne ho provato timore, ma lo sguardo di Katniss è il peggiore che io abbia mai visto. Questo perché lei è viva, e lo si vede dalle guance colorate di rosa ed il battito del cuore, eppure il suo sguardo ricorda quello di un morto. Forse è perché ha visto troppi cadaveri nelle ultime ore, o forse è perché ha dovuto sopportare troppo e troppo in fretta, o la mia impressione è semplicemente dovuta alla tenuta da ghiandaia bruciacchiata e la sua pelle altrettanto rosicchiata che ne fuoriesce. Fatto sta che non riesco a tenere lo sguardo fisso su di lei, e così lo distolgo. Scorgo Peeta, e Gale, e la Coin ed alcuni ribelli stravolti, ma non vedo Finnick - così schiudo le labbra con l'intento di chiamarlo, per fargli capire che io sono qui.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annie Cresta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Fuori c'è un silenzio innaturale.
Il caos sembra essersi dissolto come il sole fa nell'acqua del Distretto 4 al tramonto, e finalmente posso togliere le mani dalle orecchie ed aprire gli occhi. I rumori insistenti della guerra sono cessati e posso solo dedurre che finalmente sia finita - e ne sono felice. Ne sono felice perché la tensione che vagava nell'aria fino a questo momento, nel sotterraneo Distretto 13,  mi ricordava i miei giorni da tributo. Mi ricordava l'arena, con il fuoco e la lava e tutti quei cadaveri - tutte quelle persone che fissavano il mio viso con occhi vitrei e senza più traccia di linfa vitale. E lo so, io lo so bene che lì fuori è anche peggio. Scommetto che a Capitol City adesso sono nel panico, perché si rendono conto di quanto brutali siano stati i giochi a cui hanno fatto partecipare per così tanto tempo ognuno di noi.
I capelli castani mi ricadono dinnanzi il volto ed è solo attraverso loro che riesco a fissare la porta bianca della camera che la Coin mi ha affibbiato, stringendo le gambe al petto. Mi fisso la mano sinistra e sorrido, perché la fede è ancora lì. Poi poso entrambe le mani sulla pancia perché in qualche modo io lo sento, io lo so, che dentro di me c'è qualcuno. E la guerra è finita, e tra poco Finnick sarà di nuovo a casa. 
A questo pensiero, un'immagine fugace del suo sorriso mi attraversa la mente e mi pervade l'anima, illuminandola, ed è solo il pensiero di mio marito che torna da me a farmi alzare dal letto, coperto da lenzuola bianche. Sento gli altri tributi sopravvissuti che corrono all'ingresso oltrepassando la mia porta, e poi Johanna Mason spalanca quest'ultima facendomi segno di seguirla. Io resto in silenzio, ma le corro dietro. Sento i muscoli delle gambe che si contraggono a causa dello sforzo, eppure nelle vene sento scorrere l'adrenalina. Non riesco a smettere di sorridere, e poi ci siamo: siamo arrivati all'ingresso del Distretto. Io spingo le persone, mi faccio largo tra di esse a forza di spintoni e gomitate, e poi finalmente riesco a raggiungere la prima linea. Sono confusa, ché le persone mi fissano e non riesco a capirne il motivo. Mi ricorda la cerimonia in onore degli Hunger Games, e non posso fare a meno di premere i palmi delle mani contro le mie stesse tempie. 
E poi la vedo, e torno bruscamente alla realtà. La ghiandaia imitatrice è sporca di fango e cenere, ed ha uno sguardo vitreo. Io ho visto le persone morire, ho guardato i morti negli occhi e ne ho provato timore, ma lo sguardo di Katniss è il peggiore che io abbia mai visto. Questo perché lei è viva, e lo si vede dalle guance colorate di rosa ed il battito del cuore, eppure il suo sguardo ricorda quello di un morto. Forse è perché ha visto troppi cadaveri nelle ultime ore, o forse è perché ha dovuto sopportare troppo e troppo in fretta, o la mia impressione è semplicemente dovuta alla tenuta da ghiandaia bruciacchiata e la sua pelle altrettanto rosicchiata che ne fuoriesce. Fatto sta che non riesco a tenere lo sguardo fisso su di lei, e così lo distolgo. Scorgo Peeta, e Gale, e la Coin ed alcuni ribelli stravolti, ma non vedo Finnick - così schiudo le labbra con l'intento di chiamarlo, per fargli capire che io sono qui.
« Finnick? »
Il mio tono di voce è sommesso e capisco che solo chi è in piedi accanto a me è riuscito ad udire il mio richiamo, così aspiro profondamente l'aria e ripeto a voce più alta il nome dell'amore della mia vita.
« Finnick? »
Adesso la mia voce appare cristallina come un'onda persino alle mie orecchie, e sono sicura che tutti nella stanza sono riusciti ad udirla - ma nessuna risposta mi giunge dal fondo della processione a riscaldarmi il cuore. Al contrario, vedo Katniss voltarsi lentamente verso di me, facendo ondeggiare i capelli bruciacchiati, con gli occhi colmi di lacrime non versate. Io non capisco, sono confusa. Perché Finnick non risponde? Perché Katniss piange? E' forse sotto shock?
E poi si avvicina a me, con passo felpato. Io alzo il viso, perché lei è più alta di me, e la fisso in volto. Non capisco cosa succede.
« Katniss, dov'è Finnick? »
Sembro una bambina, una bambina alla disperata ricerca della sua ancora di salvezza. Il modo in cui lo cerco ed ho bisogno di lui mi ricorda di quando eravamo bambini e mi salvò. Il mare era agitato ed io non sapevo nuotare, ma mia madre mi aveva chiesto di andare a raccogliere il pesce al posto suo. Lei non stava bene, era malata. Così accettai, e m'inoltrai nell'acqua salata fino alle ginocchia. Il vento mi sferzava i capelli e i pesci sgusciavano via, mordendomi le dita un po' paffute. La corrente sottomarina mi fece perdere l'equilibrio e mi ritrovai sott'acqua, con la bocca spalancata e alla disperata ricerca di ossiggeno. E più cercavo di salire a galla, più affondavo. Affondavo sino allo stordimento, finché qualcuno non mi tirò a riva.
« Annie... »
E, grazie al ricordo, adesso capisco. Finnick Odair, il ragazzo che mi ha salvata e che poi mi ha resa la migliore nuotatrice del Distretto 4, non ha salvato solo me. Perché lui è sempre stato un po' così, lui ama salvare le persone prima di sé stesso.
« Lui non tornerà, vero? Vero, Katniss? »
« Annie, mi dispiace tanto... »
Gli occhi mi si riempiono di lacrime. E' istantaneo, e non posso evitarlo. Ogni singolo stralcio di ricordo è andato perduto nei meandri della mia mente ed il mio cuore sembra perdere qualche battito. Lo sento appesantirsi nel petto, lo sento che si spezza in mille pezzi con un crack udibile solo alle mie orecchie, e crollo in ginocchio. Piango, mi dimeno, urlo. Urlo il suo nome. Urlo il suo ricordo. Urlo il mio amore per lui. 
No, no, no.
Non è possibile.
No.
Diventa tutto nero. Diventa tutto confuso al di fuori del mio dolore.
Le urla divampano nella mia mente e stralci di morte mi occupano i pensieri. Ma questa volta non si tratta degli altri tributi, no. Si tratta di Finnick, e mi distrugge. Sento le unghia rosicchiate delle mie dita affondare nella tenera carne delle mie stesse braccia e poi batto i pugni sul pavimento.
Sangue, morte, distruzione.
Vedo il volto di mio marito distorto dal dolore ed è come se il mio cuore si stracciasse, si distruggesse. E' come se qualcuno mi stia strappando la pelle, l'anima.
No!
Urlo, urlo ancora, urlo finché non mi si secca la gola e mi distruggo le braccia finché qualcuno non me le blocca dietro la schiena. E scalcio, cerco di liberarmi da chiunque stia fortificando il mio dolore. Sento le voci dei medici e degli altri tributi, che mi intimano di stare calma. Ma come faccio a stare calma? L'amore della mia vita è morto, Capitol City me l'ha portato via ancora una volta e definitivamente! Sento la rabbia montare ed urlo ancora, finché non diventa tutto buio ed indecifrato, persino il mio dolore. L'ultima cosa che ricordo è la figura di Katniss inginocchiata ai miei piedi e lacrime di sangue che le solcano il volto. « Mi dispiace », dice. Ma a cosa serve? Finnick è morto.
 

 
Ciao!
Niente, è la prima volta che scrivo qualcosa inerente ad Hunger Games. Non mi sono cimentata in una OS con protagonisti Katniss e Peeta perché sono sicura al cento per cento che non riuscirei a rendere giustizia a nessuno dei due - e poi io amo il personaggio di Annie tanto quanto quello di Finnick. L'idea per questo piccolo brano mi è venuta scrollando tumblr e trovando quella foto - e spero che non faccia poi così schifo.
Baci,
Lily
   
 
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