Anime & Manga > Un fiocco per sognare, un fiocco...
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Autore: Misaki Kudo    23/11/2013    7 recensioni
| HimeChan No Ribbon! | Daimeko! ♥ | One shot | 1100 words. | Sentimentale, Fluff. |
[..]Qualcosa però con il tempo era cambiato, soprattutto dopo che nella vita della piccola Himeko, maschiaccio irrecuperabile di fama nazionale, era entrato a far parte Daichi Kobayashi, ragazzo dispettoso dal nascosto carattere dolce e gentile.
In poco tempo quel ragazzo era riuscito a stravolgere il modo di pensare della ragazzina, riusciva a sorprenderla per ogni suo piccolo gesto, per ogni suo comportamento.
Sapeva che poteva sempre contare su di lui e questa sicurezza non fece altro che portarla a sperare, che lui fosse lì sempre, e solo per lei.
«Ma certo! Che sciocca che sono...io ho un fiocco magico capace di trasformarmi in chiunque io voglia!», esordì allegra festeggiando con un 'Forza, Forza! Vai, vai! JUMP!', la sua scoperta. Perchè sì, Himeko Nonohara aveva un fiocco magico consegnatole dalla Principessa del mondo della Magia, grazie a questo poteva assumere le sembianze di qualunque persona, Daichi compreso, ovviamente.
Ancora allegra per quel pensiero non fece altro che portare le mani sul viso, incociate all'altezza della fronte, recitando poi la formula magica: "Parallel, Parallel, voglio diventare Daichi!"
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daichi/Dai dai, Himeko/Himi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Una settimana, un giorno, un'ora. O poco più.
 
Era impossibile descrivere Himeko Nonohara con un aggettivo diverso da: vivace, allegra, piena di vitalità. Perché lei era proprio così da sempre, capace di farsi nuovi amici in un baleno, di cacciarsi nei guai in un millisecondo.
Erano rari i momenti in cui la ragazza si rinchiudeva in se stessa, gli amici non le mancavano certo, basti pensare al suo amato Pokotà che le faceva compagnia 24 ore su 24 da 14 anni ormai. Qualcosa però con il tempo era cambiato, soprattutto dopo che nella vita della piccola Himeko, maschiaccio irrecuperabile di fama nazionale, era entrato a far parte Daichi Kobayashi, ragazzo dispettoso dal nascosto carattere dolce e gentile.
In poco tempo quel ragazzo era riuscito a stravolgere il modo di pensare della ragazzina, riusciva a sorprenderla per ogni suo piccolo gesto, per ogni suo comportamento. Sapeva che poteva sempre contare su di lui e questa sicurezza non fece altro che portarla a sperare, che lui fosse lì sempre, e solo per lei.
Capitava non poco di rado però, che il ragazzo partisse all'avventura, alla ricerca di nuovi posti da visitare in sella alla sua amata bici. Hime sapeva benissimo quanto il suo caro amico apprezzasse questa attività, ed era molto felice per lui, ma certe volte non riusciva proprio a non vederlo per più di una settimana, un giorno, un'ora. Poco più.

 
**
Da quando la ragazzina aveva realizzato questo strano sentimento, ogni giorno della sua vita risultava essere una continua scoperta. Aveva scoperto il batticuore in gola, quello che riesce a farti sussultare con un nonnulla. Aveva scoperto la gelosia, quel sentimento tagliente che ti brucia dentro, come a logorarti. Aveva scoperto l'imbarazzo, anche solo di osservarlo dritto negli occhi. Aveva scoperto il bisogno ma soprattutto, aveva scoperto la mancanza.
Oh Daichi...è quasi una settimana che sei partito, ma dove sei andato? Non riesco a non vederlo per più di un giorno ormai, non so proprio come fare. Non posso mica dirglielo, ovvio. Ci perderei la faccia.
Himechan continuò ad osservare fuori dalla finestra della casa abbandonata, sospirando malinconica come a voler scacciare via quel pensiero, ovviamente senza riuscirci.
«Ma certo! Che sciocca che sono...io ho un fiocco magico capace di trasformarmi in chiunque io voglia!», esordì allegra festeggiando con un 'Forza, Forza! Vai, vai! JUMP!', la sua scoperta. Perchè sì, Himeko Nonohara aveva un fiocco magico consegnatole dalla Principessa del mondo della Magia, grazie a questo poteva assumere le sembianze di qualunque persona, Daichi compreso, ovviamente.
Ancora allegra per quel pensiero non fece altro che portare le mani sul viso, incociate all'altezza della fronte, recitando poi la formula magica: "Parallel, Parallel, voglio diventare Daichi!"
In men che non si dica la ragazzina si era trasformata nel giovane Kobayashi, e specchiandosi nell'alto specchio impolverato non poteva fare a meno che percepire un violento batticuore. Batticuore che aumentava, sempre più.
Poggiò il viso sullo specchio allungando le braccia, come se volesse abbracciare la sua stessa figura. Era una cosa un po' imbarazzante, lo sapeva benissimo ma tanto, non l'avrebbe vista nessuno, no?

**
«Nonohara! Ma sei impazzita?! Perchè ti sei trasformata...in me?», la voce di Daichi fece sussultare la ragazza che arrossì violentemente, agitando le braccia in segno di scuse. Il ragazzo richiuse la porta accanto allo specchio.
«Eeehm beh, v-volevo....v-volevo vedere quanto eri più alto di me, sì! Ma tu non c'eri...e allora ho f-fatto così!», rispose balbettanto, non poteva certo dirgli che l'aveva fatto perché....«Piuttosto, perché sei tornato?», chiese.
Il ragazzo spalancò gli occhi guardando un punto fisso del tetto, per poi portare una mano sul mento come se stesse pensando qualcosa da poter dire. Ormai Hime lo conosceva bene, sembrava essere imbarazzato.
«Beh...ero in viaggio e mi è venuta voglia di vederti...così ecco, sono tornato!», rispose chiudendo gli occhi e recitando la frase come se fosse una legge da pronunciare.
Himeko arrossì violentemente per poi sciogliersi in un tenero sorriso. L'aveva sorpresa di nuovo, come faceva?
«Ovviamente anche per Pokota...che ti pare, stupida!», si affrettò a giustificarsi il giovane, allungando una mano sulla testa della ragazza e accarezzandola lentamente. «Ma adesso ritrasformati! Mi fa senso accarezzare me stesso!», esordì imbarazzato, sbuffando lateralmente. La ragazzina obbedì, continuando a sorridere allegra per poi poggiare la testa sul petto del ragazzo che non sapeva che fare. «N-Nonohara..?», chiese balbettando.
Nessuno dei due riusciva a stare senza l'altro per più di un giorno, un'ora o poco più. Il problema era che, 'l'altro' in questione non poteva conoscere quanto forte era il bisogno di incontrarsi. E non l'avrebbe saputo.
Ancora per un po', ovviamente. Del resto...era un sentimento nuovo per entrambi, no?

**
«Anche io volevo vederti, stupido di un Daichi!».
Un po' di coraggio faceva bene ogni tanto, per diventare
un Himeko più matura, un Himeko migliore.






 
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Salve! E' la prima storia che pubblico qui, ma questo è uno dei manga/anime che hanno caratterizzato la mia infanzia, peccato che sono riuscita a recuperare il manga e a leggerlo solo recentemente.
Questa è una storia che mi è venuta un po' così quando ho finito di leggere il secondo volume, peccato che l'autrice avesse fatto qualcosa di simile nel quarto volume come spin-off. Sono rimasta shockata perché avevo avuto la stessa idea, solo con alcuni particolari diversi! Ho deciso comunque di pubblicarla perché adoro il manga, e amo questa coppia come poche! Se verrà apprezzata ne pubblicherò certamente un altra che ho già scritto, tanto per condividerla con voi! Datemi dei pareri su questa shot e sul manga in generale **

Misaki.

 

 
   
 
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